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Voto: 5.5/10 Titolo originale: Run Sweetheart Run , uscita: 27-01-2020. Regista: Shana Feste.

Run Sweetheart Run: la recensione del film horror di Shana Feste (su Prime)

28/10/2022 recensione film di Gioia Majuna

Ella Balinska e Pilou Asbæk sono i protagonisti di un'opera tonalmente bizzarra, che prova ad essere più impegnata di quello che in effetti è

Run Sweetheart Run è il primo lungometraggio horror di Shana Feste ed è sicuramente il suo lavoro migliore fino ad oggi. Dopo molti anni passati a scrivere e dirigere melodrammi mediocri, questo film – rimasto in sospeso per ben due anni a causa della pandemia – è infatti lontano dai suoi abituali territori e la sua esecuzione è efficace, soprattutto dal punto di vista della regia.

Per essere un progetto della Blumhouse (e sappiamo quanto sono normalmente bassi i budget dei loro titoli), Run Sweetheart Run presenta una varietà di stili, perché inganna con la sua estetica. All’inizio della storia, Cherie e Ethan hanno un primo appuntamento, studiato in modo convincente per restituire le atmosfere di una simpatica commedia sentimentale grazie a luci seducenti e ambientazioni colorate. Quando Cherie entra nella sontuosa casa di Ethan e pochi secondi dopo ne esce insanguinata e piena di lividi, Shana Feste toglie però rapidamente la benda dagli occhi del pubblico, sorprendendolo prima con un thriller ben più cupo e poi ancora con un horror dai toni grotteschi.

run sweetheart run film prime 2022 posterCherie (Ella Balinska, Charlie’s Angels), timida e laboriosa madre single, si libera delle esitazioni e decide di tornare a frequentare la scena degli appuntamenti dopo essere stata spronata dai suoi colleghi.

È quindi entusiasta quando il suo capo le propone un appuntamento al buio con Ethan (Pilou Asbæk, Ghost in the shell), che inizialmente si dimostra affascinante e magnetico come nelle foto. L’uomo, però, non può nascondere a lungo la sua vera natura e quando le cose si fanno rapidamente sinistre, Cherie deve trovare un modo per fuggire.

Costretta ad attraversare di notte e a piedi le strade di Los Angeles, Cherie scopre che Ethan è molto più ‘ammanicato’ e pericoloso di quanto potesse immaginare.

Ci sono alcuni motivi ricorrenti distinti, presentati in modo abbastanza creativo dallo script. Ogni volta che Ethan attacca Cherie, si rivolge direttamente alla telecamera, rompe la quarta parete e poi la allontana in modo che non si veda l’effettiva violenza sullo schermo.

All’inizio può sembrare uno scherzo pensato dalla Blumhouse per impedirci di vedere il tipo di orrori di cui Ethan è capace, ma man mano che si procede ci si rende conto che si tratta di un’allegoria per quegli uomini che aggrediscono le donne in privato e lo fanno con la certezza di essere sempre completamente scagionati.

Ella Balinska è sotto i riflettori per l’intero film e offre una buona performance, che le ha richiesto molto lavoro fisico. Vedere l’attrice passare dall’essere una vera e propria badass (in Charlie’s Angels) all’impersonare una persona vulnerabile, incanalare tutti gli attributi di una tipica scream queen e quindi scatenare tutto il suo potenziale in un’unica performance, è una prova del suo talento.

Pilou Asbæk riesce invece sempre a brillare quando si tratta di interpretare un bastardo. Che sia in Il Trono di Spade o in Run Sweetheart Run, è così diabolicamente divertente da guardare. Nei panni del terribile Ethan, l’attore danese ci mostra questa calma e seducente personalità ben educata nonostante sia un vero e proprio mostro. Ogni volta che è in scena emana una grande minacciosità, senza dimenticare comunque il carisma.

La trama di Run Sweetheart Run è, banalmente, un gioco di sopravvivenza tra il gatto e il topo e per la maggior parte della sua durata è una divertente passeggiata per gli appassionati dell’horror, con Shana Feste che non nasconde affatto le sue influenze, da Non aprite quella porta ad Halloween.

run sweetheart run film prime 2022 ellaÈ apprezzabile il fatto che la regista si impegni a raccontare questa storia attraverso una prospettiva femminile. La premessa scaturisce dal peggior primo appuntamento di sempre – un elemento con cui la maggior parte delle donne può facilmente confrontarsi – ma, man mano che procede, la storia si discosta non poco da questo punto di vista.

Come accennato, la maggior parte della vicenda è un classico inseguimento tra il villain e l’eroina, condita però da uno spiazzante (nel bene o nel male) tocco personale, e Shane Feste lascia da subito intendere una ‘mitologia occulta’ per Ethan, che sembrerebbe più un essere soprannaturale che un semplice mortale.

E un effetti, a causa del genere in cui ricade il film, degli orrori mostrati e dell’assurdità di certe sequenze, è facile arrivare alla risposta anche prima dell’effettiva rivelazione. Quello che è assai meno prevedibile è cosa c’è veramente dietro alle azioni del demoniaco Ethan e al grande significato che ha il sangue.

Nel finale, tuttavia, Run Sweetheart Run esagera un po’ troppo. Si possono ammirare le ambizioni di incorporare un messaggio #MeToo e collegarlo – naturalmente – a Ethan, ma diverse ‘sviste’ lungo il percorso ne sminuiscono la portata. Lui è sicuramente uno stronzo, ma non sono da meno anche l’ex fidanzato di Cherie, il suo capo (interpretato da Clark Gregg) che le organizza l’appuntamento al buio col ‘fidato’ Ethan, e c’è persino una scena che coinvolge lui e sua moglie (Betsy Brandt) che viene un po’ buttata lì senza ulteriori sviluppi.

Il messaggio di empowerment, allora, finisce per risultare talmente confuso e ambiguo che, quando ritorna prepotentemente alla ribalta nel terzo atto, non può che apparire come una bislacca forzatura. Purtroppo, la ferrea intenzione di aggiungere la componente #MeToo (ricordiamo che è un film del 2020, quindi pienamente ‘sul pezzo’) alla ricetta du Run Sweetheart Run per ‘elevarlo’ da semplice visione spensierata del venerdì sera ne rende incoerente tutta la narrazione.

Resta un horror soprannaturale sufficientemente ritmato, ma molto meno sapido di quello che vorrebbe far credere.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Run Sweetheart Run, in esclusiva su Prime Video dal 28 ottobre: