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Voto: 4.5/10 Titolo originale: Salem's Lot , uscita: 03-10-2024. Regista: Gary Dauberman.

Le notti di Salem (2024): la recensione del film kinghiano di Gary Dauberman

15/10/2024 recensione film di William Maga

Una compressione eccessiva rovina l’ennesimo adattamento del romanzo, che avrebbe meritato ben più ampio respiro e caratterizzazione

salem's lot film 2024

Questa è la terza volta che il romanzo Le notti di Salem di Stephen King, viene adattato per il grande o piccolo schermo. Le prime due versioni, una del 1979 e una del 2004, erano entrambe miniserie con una durata di poco più di tre ore ciascuna. Per condensare l’intera storia in un unico film di meno di due ore destinato alla distribuzione cinematografica, lo sceneggiatore e regista Gary Dauberman (già noto per aver adattato con successo commerciale It in due capitoli) ha dovuto effettuare quindi molti tagli – troppi, alla fine.

Sebbene il Salem’s Lot del 2024 – presentato in anteprima al Festival di Sitges – sia generalmente fedele al romanzo del Re del Brivido, risulta inevitabilmente accorciato e frettoloso. I personaggi sono solo parzialmente sviluppati e la costruzione dell’universo narrativo è incompleta.

Salem's Lot (2024) film posterAnche se ci sono alcune sequenze spaventosamente efficaci verso la fine (soprattutto man mano che aumenta la popolazione di vampiri), il film nel suo complesso manca dell’impatto sia del libro che della sua prima trasposizione televisiva.

In un’intervista prima dell’inizio delle riprese, Gary Dauberman aveva dichiarato che il suo obiettivo con Salem’s Lot era rendere nuovamente spaventosi i vampiri, “tornando alle origini” del sangue e del gore, piuttosto che alla loro recente romanticizzazione, che è stata centrale in molte rappresentazioni moderne.

In una certa misura, è riuscito nel suo intento. Come nella miniserie del 1979, l’aspetto del vampiro è fortemente influenzato da quello del Conte Orlock di Nosferatu (non c’è nulla di attraente in un cadavere ferale e disseccato). Il problema, tuttavia, è che la narrazione si muove così velocemente che non c’è il tempo di costruire tensione.

I vampiri sembrano assomigliare a quello che gli zombie sono diventati nel cinema moderno: mostri senz’anima, privi di personalità, che vagano nella notte.

Il film inizia con Ben Mears (interpretato da Lewis Pullman, che somiglia notevolmente a suo padre Bill) che ritorna nella sua città natale, Jerusalem’s Lot, nel Maine, dopo un’assenza di venticinque anni. Ben è uno scrittore, tornato per scrivere un libro sulla Marsten House, una vecchia casa fatiscente con una storia oscura, recentemente acquistata da due commercianti di antiquariato: Richard Straker (Pilou Asbaek), che gestisce il nuovo negozio in città, e il suo misterioso socio, Kurt Barlow (Alexander Ward), raramente visto in giro.

Mentre Ben si stabilisce, fa amicizia con Matt Burke, un insegnante di liceo (Bill Camp), e sviluppa una relazione sentimentale con Susan Norton (Makenzie Leigh). Questi tre, insieme a Padre Callahan, alla Dottoressa Cody (Alfre Woodard) e allo studente Mark Petrie (Jordan Preston Carter), si trasformano in cacciatori di vampiri quando scoprono che non solo accade qualcosa di soprannaturale alla Marsten House, ma che Barlow, un antico vampiro, è responsabile della scomparsa di diversi bambini della cittadina.

La differenza principale tra la versione del 2024 e quella del 1979 è evidente: sebbene entrambe utilizzino il romanzo di Stephen King come base, l’ora in più concessa alla miniserie permetteva alla trama di svilupparsi in modo più organico. I personaggi erano meglio delineati, e la città di Jerusalem’s Lot sembra davvero un tipico piccolo centro abitato americano, pieno di individui eccentrici e riconoscibili.

Nella versione del 1979, la tensione veniva costruita gradualmente fino alla prima apparizione del vampiro, creando un’atmosfera di attesa che manca nella nuova versione, nonostante i tentativi di Dauberman di utilizzare tecniche di ripresa variegate per ottenere lo stesso effetto.

Il vampiro è inquietante e sconcertante, ma questo è vero per qualsiasi film che segua da vicino l’interpretazione di Max Schreck in Nosferatu. Tuttavia, non fa molto altro se non nascondersi nelle ombre e lanciarsi occasionalmente in attacchi violenti, il che lo rende un avversario nebuloso.

Salem's Lot (2024) film horrorAllo stesso modo, gli eroi non sono particolarmente eroici e, anche se questo è vero anche nel romanzo, King usava circa 400 pagine per caratterizzarli adeguatamente – cosa che Dauberman, con il tempo limitato a disposizione, non riesce a fare. I personaggi finiscono per sembrare delle vittime predestinate, simili ai protagonisti degli slasher, che attendono il loro turno per essere eliminati. Le interpretazioni degli attori sono adeguate, ma poche spiccano.

Salem’s Lot è stato sviluppato inizialmente sulla scia del successo dell’It di Muschietti, per soddisfare l’interesse del pubblico per un altro grande adattamento di King. Le riprese sono state completate nel 2022 e il film ha subito una serie di rinvii nella distribuzione, finché la Warner Bros. ha deciso di bypassare le sale cinematografiche e di distribuirlo negli USA direttamente su Max (considerata questa decisione, ci si chiede perché non sia stata reintegrata l’ora di materiale tagliato …).

Sebbene il Re del Brivido abbia dato la sua benedizione (come spesso fa quando un film segue da vicino la trama di base), i fan potrebbero rimanere molto delusi. Questo Salem’s Lot appare più usa e getta di quanto dovrebbe essere, e, sebbene l’atmosfera sia a tratti forte, la narrazione risulta frammentata, con segni troppo evidenti del pesante editing.

Un adattamento cinematografico del miglior romanzo di King meriterebbe qualcosa di più epico di questa produzione frettolosa e priva di profondità. Ma non è certo una novità.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Le notti di Salem:

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