Shadow Company, l’horror natalizio mai realizzato da John Carpenter e Kurt Russell
30/04/2025 news di Stella Delmattino
Coinvolti anche Shane Black e Walter Hill

Che si tratti di camionisti alle prese con stregoni onnipotenti o soldati con una benda sull’occhio in fuga da una New York futuristica, i film di John Carpenter e Kurt Russell sono tra i più memorabili della storia del cinema fanta-action.
Ad oggi, Carpenter ha diretto Russell in cinque pellicole, la maggior parte delle quali action con forti elementi horror — una tendenza che sarebbe proseguita se Shadow Company, una storia di zombi ambientata durante le feste di Natale, fosse andata in porto nel 1988.
Carpenter rifiutò notoriamente di dirigere uno dei peggiori film natalizi mai realizzati, ma Shadow Company avrebbe potuto aggiungere un classico delle feste al suo impressionante curriculum.
La trama seguiva Jake Pollard, un veterano del Vietnam emarginato, incaricato di fermare un gruppo di super-soldati non morti intenzionati a radere al suolo una cittadina californiana la notte di Natale. Pollard conosce questi ex compagni di guerra e sa bene che ci vorrà un vero arsenale per fermarli.
Anche se la premessa è già di per sé straordinaria, potreste chiedervi perché Shadow Company sarebbe stato un classico, e non uno dei tanti filmacci degli anni ’80.
Per cominciare, era stato scritto dal maestro dei film d’azione natalizi Shane Black e dal suo collaboratore in Monster Squad, Fred Dekker. Inoltre, il leggendario Walter Hill — autore di cult come I guerrieri della notte e I guerrieri della palude silenziosa — era a bordo come produttore e aveva rivisto la sceneggiatura con i suoi tipici dialoghi da duro.
Infine, Carpenter voleva coinvolgere Russell (presumibilmente nel ruolo di Pollard), e i loro trascorsi congiunti parlano da soli, soprattutto quando si tratta di film sui soldati.
Con così tanti talenti coinvolti, Shadow Company sembrava quindi una scommessa sicura. Allora perché non fu mai realizzato?
Prima di addentrarci nei motivi per cui Shadow Company è rimasto bloccato nel limbo dello sviluppo, ricordiamo un attimo quanto fosse inarrestabile John Carpenter alla fine degli anni ’80. Questo avrebbe dovuto essere il suo progetto successivo a Essi vivono — il film che chiudeva una serie di capolavori iniziata undici anni prima con Distretto 13: le brigate della morte.
Shadow Company si muoveva nello stesso universo di quei titoli, e la sceneggiatura firmata da Shane Black, Fred Dekker e Walter Hill era piena di horror d’atmosfera, temi sociali e carneficine, tutto materiale su cui Carpenter sapeva metter mano come pochi. Il fatto che sia rimasto a prendere polvere su uno scaffale è allora una vera tragedia.
Ma Hollywood ha una lunga storia di progetti potenzialmente straordinari scartati senza troppi complimenti, e Shadow Company è stato vittima di questa mentalità.
In un’intervista concessa a Gilles Boulenger per il libro John Carpenter: The Prince of Darkness, il regista ha spiegato perché il film action-horror non ha mai visto la luce. Spoiler: tutto si è fermato per una questione di soldi (o meglio, per la loro mancanza):
«Era un grande film d’azione e horror. Non ho mai trovato il terzo atto, però. Walter Hill scrisse dei dialoghi ‘da soldato tosto’ fantastici. La Universal voleva farlo con pochi soldi, purtroppo. Come molti progetti, è semplicemente svanito.»
Carpenter ha già diretto tanti film straordinari, quindi probabilmente non si lascia distrarre troppo da storie del tipo “e se …”. Oggi si dedica ai videogames e al basket, e dopotutto i rifiuti fan parte del gioco per un regista. Speriamo che prima o poi il progetto venga resuscitato — ma sarebbe stato molto meglio se fosse successo negli anni ’80, quando Kurt Russell era al culmine della sua carriera da eroe dell’action e Carpenter non era ancora in semi-pensione.
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