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Voto: 5/10 Titolo originale: Meg 2: The Trench , uscita: 02-08-2023. Budget: $129,000,000. Regista: Ben Wheatley.

Shark 2 – L’abisso: la recensione del film di Ben Wheatley coi Megalodonti ancora più grossi

04/08/2023 recensione film di William Maga

Jason Statham e Wu Jing sono i protagonisti di un sequel fiacco, che non dice niente di più - o di meglio - del capostipite

Shark 2 - L'abisso (2023) statham

Privo dell’auspicabile istinto omicida dei feroci bestioni marini del titolo, Shark 2 – L’abisso (Meg 2: The Trench) nuota pesantemente attraverso le acque della sua durata, fallendo sia come esponente del genere action-thriller che come semplice esagerato blockbusterone estivo senza pretese.

Il regista inglese Ben Wheatley (High-Rise – La rivolta, Kill List), che ha preso le redini dal collega Jon Turteltaub, che cinque anni fa aveva diretto Shark – Il Primo Squalo partendo da un romanzo di Steve Alten (la recensione), cerca di replicare quel misto di spaventelli hollywoodiani e di cafonaggine del capostipite, ma l’eccitazione mista a curiosità di guardare il prode Jason Statham affrontare a mani quasi nude degli enormi squali preistorici è ormai svanita.

E se è vero che questo sequel introduce alcune nuove creature terrificanti da accompagnare agli spietati Megalodonti, anche il pubblico in cerca di frivolo intrattenimento e urletti a buon mercato potrebbe uscire affaticato dalla visione di Shark 2 – L’abisso.

Costato, pare, 185 milioni di dollari, questo titolo della Warner Bros. potrebbe faticare ad eguagliare i 530 milioni rastrellati all’epoca da Il Primo Squalo, nonostante l’aggiunta dell’icona del cinema d’azione cinese Wu Jing al cast.

Shark 2 - L'abisso (2023)Col “Barbenheimer” che viaggia ancora forte negli USA – e con Tartarughe Ninja: Caos mutante pronto a offrire ulteriore dosi di competizione – Shark 2 – L’abisso si imbarca in un’impresa non semplice, che potrebbe avere vita più facile solamente in streaming.

Il 56enne Jason Statham interpreta ancora una volta Jonas, un sub veterano che lavora per lo Zhang Institute, un benevolo centro di ricerca oceanico che ha allevato un Megalodonte sotto l’occhio attento e amorevole del suo benefattore Jiu-ming (Wu).

Durante una spedizione sottomarina, però, Jonas e il suo team scoprono un’operazione mineraria segreta in corso in fondo a una profonda fossa, la stessa in cui vivevano i Megalodonti nel primo film. Presto, i nostri eroi si ritrovano così ad affrontare nuovi Megs e altri predatori che vengono liberati dopo una titanica esplosione sulla piattaforma mineraria.

Shark 2 – L’abisso vuole iniettare qualche emozione sriosa in questo creature feature altrimenti autoconsapevolmente cazzaro attraverso la relazione tra Jonas e Mei-ying (Sophia Cai), che è sopravvissuta alle vicende di Shark – Il Primo Squalo ed è intanto diventata una figlia surrogata per il burbero ma sensibile sub.

Irrimediabilmente, il loro fragile legame diventa principalmente una scusa per Ben Wheatley per spingere Mei-ying in una situazione pericolosa dopo l’altra, in modo che Jonas sia costretto a intervenire per salvarla. Allo stesso modo, il viaggio iniziale verso il fondo dell’oceano rappresenta un disastro per l’equipaggio di Jonas ma, poiché i personaggi secondari sono disegnati in modo così esile, è difficile preoccuparsi del destino di questi anonimi individui.

La maggior parte del pubblico si avventurerà comunque in Shark 2 – L’abisso per gustarsi enormi squali che scatenano il caos e, a questo proposito, questo sequel tira stranamente il freno nella sua prima metà, concentrandosi maggiormente sulla tensione claustrofobica e sui colpi di scena narrativi mentre Jonas e Jiu-ming svelano il mistero del motivo per cui esiste una inesplorata base mineraria in questa vasta fossa oceanica.

La sceneggiatura – attribuita a Jon Hoeber, Erich Hoeber e Dean Georgaris, che hanno lavorato tutti all’originale del 2018 – non strappa molta suspense da questi aspiranti momenti di focalizzazione sui due personaggi. Il ritmo si fa un po’ più vivace (e più sanguinoso …) una volta che i Meg iniziano a maciullare esseri umani ma, anche lì, la trama è davvero frustrantemente troppo elaborata per un film in cui la carneficina brada dovrebbe essere uno dei punti di forza.

In una certa misura, un’opera come Shark 2 – L’abisso dovrebbe prendersi gioco dei suoi dialoghi goffi e della recitazione generale tagliata con l’accetta, consapevolissimo che nulla dovrebbe essere preso troppo sul serio dagli spettatori – dopotutto, chi dovrebbe aspettarsi una qualche profondità drammatica in un film che parla di ‘super squali’ estinti da milioni di anni che riemergono e uccidono tutti?

shark 2 - l'abisso film 2023Ma il tipico raffinato dark humor che Ben Wheatley aveva infuso nelle sue opere precedenti affiora a malapena qui, col film che si poggia piuttosto su un umorismo grezzo e su sequenze di morte esagerate.

Tra l’altro, Shark 2 – L’abisso non eguaglia mai l’originale, già abbastanza ridicolo e non particolarmente ispirato di suo, ma che mostrava almeno come diventa un B-movie quando c’è un budget milionario alle spalle.

Jason Statham ha spesso imbevuto le sue stoiche interpretazioni con un brillante senso dell’umorismo, riconoscendo così sottilmente l’assurdità di quei film mentre trasmetteva al contempo con sicurezza le vibrazioni necessarie a renderci la visione piacevole. Ma i film di Shark, almeno per ora, non hanno saputo sfruttare al meglio la sua grazia atletica e il suo talento per le arti marziali, costringendolo invece a dialoghi superficiali a cui l’attore non può dare vita.

Come nel primo capitolo, Jonas compie infatti mirabolanti azioni stravaganti per portare a casa il risultato, ma traspare ben poca gioia nell’eroismo smodato del suo personaggio (e lo stesso vale per Wu Jing, che non riesce a brillare come ‘spalla’).

Un’enorme piovra e alcune mostruosità simili a dinosauri complicheranno ulteriormente la vita dei protagonisti ma, mentre fa riferimento al dimenticabile Lo Squalo 2, Shark 2 – L’abisso in realtà si avvicina di più a un sequel di Jurassic Park mal concepito, distribuendo manciate di blando terrore e di modesto caos in CGI.

Interpretando un mite ingegnere che finisce per sfoggiare un po’ di buon senso da film action, il rapper Page Kennedy almeno sembra essersi divertito nei panni della classica figurina stereotipata (e canta anche la canzone sui titoli di coda “Chomp”).

Detto questo, per un film che vuole vendersi come divertente popcorn movie estivo, Shark 2 – L’abisso offre ben poca carne in cui affondare i denti.

Di seguito – sulle note di Barracuda degli Heart – trovate il trailer italiano di Shark 2 – L’abisso, nei nostri cinema dal 3 agosto: