Titolo originale: Back to the Future , uscita: 03-07-1985. Budget: $19,000,000. Regista: Robert Zemeckis.
Ritorno al Futuro: i retroscena della scelta del cambio tra Eric Stoltz e Michael J. Fox
09/11/2025 news di Stella Delmattino
Il protagonista e Nelle Fortenberry hanno parlato di come andarono le cose con Steven Spielberg e Robert Zemeckis

È impossibile immaginare la saga di Ritorno al Futuro senza Michael J. Fox nei panni di Marty McFly. Oltre al profondo senso di nostalgia del film del 1985, Marty è un protagonista incredibilmente umano, le cui imperfezioni lo rendono immediatamente simpatico al pubblico.
Inoltre, la chimica tra il Marty di Fox e il Doc Brown di Christopher Lloyd è istantanea: insieme formano il cuore emotivo del primo film, una base solida su cui i capitoli II e III avrebbero poi costruito con sicurezza.
Tuttavia, Michael J. Fox non era il Marty originale. Quando Robert Zemeckis iniziò le riprese, il ruolo era interpretato da Eric Stoltz, che venne sostituito dopo poche settimane di produzione.
Sebbene Zemeckis avesse valide ragioni per cambiare attore, la sostituzione dovette essere mantenuta strettamente segreta. La produzione temeva infatti che la notizia potesse essere interpretata come un segnale di un film “maledetto” o destinato al fallimento al botteghino.
In un’intervista a Entertainment Weekly, Fox e Nelle Fortenberry – coautrice della sua autobiografia Future Boy – hanno spiegato come la Universal e i produttori non volessero rischiare di compromettere la reputazione del film prima dell’uscita.
Fox ha chiarito che nessuno sapeva che fosse stato inserito sei settimane dopo l’inizio delle riprese, e che Steven Spielberg (coinvolto tramite la sua Amblin Entertainment) era preoccupato di licenziare Stoltz troppo presto:
“Finché il mio contratto non fu ufficiale,” ha raccontato Fox, “Bob Zemeckis e il suo co-sceneggiatore/produttore Bob Gale continuarono a girare con Eric Stoltz, che non era a conoscenza del cambio imminente. Spielberg temeva che, se lo avessero licenziato prima e la produzione si fosse fermata, il film sarebbe potuto crollare del tutto. La Universal voleva la certezza di avere un piano per un passaggio senza intoppi al nuovo protagonista.”
La decisione di mantenere il cambio Stoltz-Fox top secret si rivelò quindi più che giustificata. Ecco perché.
Oggi sappiamo che Ritorno al Futuro è diventato un classico intramontabile, ma all’epoca non era affatto scontato. Il film ricevette ottime reazioni alle anteprime e la sua uscita estiva fu accolta da un successo clamoroso di pubblico e critica. Tuttavia, le prime voci sul cambio di attore alimentarono il sospetto che la produzione fosse in crisi.
La Fortenberry ricorda:
“Riuscirono a mantenere segreta la partenza di Eric e l’arrivo di Michael finché quest’ultimo non iniziò a girare. Ma poi un titolo su un’importante rivista di settore rivelò il cambio, definendo il film ‘problematico’. ‘La travagliata produzione di Ritorno al Futuro’. Così molti, nell’ambiente, pensarono: ‘Deve essere un disastro. Un completo pasticcio, questo film.’”
L’uscita di Stoltz non fu dovuta a un litigio, ma alla consapevolezza che – pur essendo un attore di talento – era stato scelto male per quel ruolo.
Il suo Marty aveva un tono molto diverso da quello immaginato da Zemeckis: più drammatico, quasi tragico. Come ha spiegato Fox, Stoltz interpretava il personaggio “con un pizzico di tragedia”, in contrasto con il tono leggero e sincero del film.
Proprio per questo, Fox fu chiamato all’ultimo momento – una mossa rischiosa ma provvidenziale. Il suo carisma e il perfetto equilibrio tra comicità e umanità conquistarono subito Zemeckis e Spielberg. E il resto è storia: Ritorno al Futuro non sarebbe mai diventato ciò che conosciamo senza il Marty McFly di Michael J. Fox.
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