Tra verità e credenze popolari, esploriamo le vicende di una manciata di opere ritenute comunemente malauguranti esposte (o nascoste) in giro per il mondo
I quadri ‘maledetti’ nel cinema horror non sono certo una cosa inusuale. Ne abbiamo avuto una riprova con Vigo di Carpazia in Ghostbusters II, in IT di Andrés Muschietti del 2017 (ricordate il dipinto alla Amedeo Modigliani che improvvisamente si animava?) e nel recente Velvet Buzzsaw di Dan Gilroy (la nostra recensione), satira sociale intrisa di terrore prodotta da Netflix e incentrata sul cinico mondo dell’arte contemporanea, con Jake Gyllenhaal nei panni di un pretenzioso critico che viene suo malgrado in contatto con le ‘mortifere’ creazioni di un anziano pittore sconosciuto e visionario.
Eppure, esistono apparentemente davvero quadri e sculture con sinistri pregressi anche nella realtà, e così abbiamo deciso di esplorare, folklore, fosche leggende, voci e fatti veri celati dietro ad alcune opere pittoriche dal passato spaventoso.
Scoprite dunque con noi la storia dietro ai 10 dipinti più inquietanti al mondo.
1) The Hands Resist Him di Bill Stoneham
Secondo la descrizione messa sulla piattaforma digitale, durante la notte i personaggi del dipinto si animerebbero e, usciti dalla tela, si aggirerebbero per la stanza. Non solo. La bambola, stando ai racconti, pare avesse una volta minacciato addirittura il bambino con una pistola (l’oggetto che tiene in mano nel dipinto e che in verità sono le sue batterie), perché lui la seguisse nella nostra dimensione. Inoltre, all’inserzione erano allegate foto a riprova di quanto affermato e un esonero da parte dei proprietari di ogni responsabilità per gli eventuali sinistri capitati al nuovo acquirente. Che fosse vero o meno, The Hands Resist Him acquisì in brevissimo una notevole fama e divenne un fenomeno virale, mentre la pagina di eBay fu visitata da oltre 30.000 utenti (diversi dei quali sostennero di essersi sentiti male alla sola visione dell’immagine …). La fosca backstory fu un toccasana anche per le sue quotazioni ovviamente: il quadro maledetto, partendo da una base d’asta di 199 dollari arrivò a ben 1.025 dollari, offerti dalla Perception Gallery di Grand Rapids, Michigan, che contattò Bill Stoneham per raccontargli della vicenda. Il pittore ne fu molto stupito, anche se già in precedenza attorno al suo dipinto si erano già verificati fatti piuttosto allarmanti: rivelò infatti che a solo un anno da quando ne vennero in contatto, morirono sia il critico del New York Times che il gallerista che lo espose per primo.
2) I ritratti di bambini piangenti di Giovanni Bragolin
A dare il via alle voci riguardo al ciclo dei bambini piangenti fu un fatto assai strano: il 3 settembre 1985 a Rotherham, in Inghilterra, una casa venne del tutto distrutta da un incendio e l’unica cosa a essere ritrovata intatta fu proprio una replica di un quadro maledetto di Giovanni Bragolin. La stampa locale affermò, poco dopo, che più volte erano stati ritrovati lavori del pittore in simili sciagure e il 4 settembre sul Sun fu pubblicato l’articolo intitolato “Blazing Curse of the Crying Boy!“, in cui si sosteneva che le tele spiritate causassero la combustione degli ambienti in cui erano esposti. La questione era particolarmente problematica, dato che le loro riproduzioni erano state stampate tra gli anni ’50 e ’70 in migliaia di copie e in molti li avevano appesi tra le mura domestiche. Si scatenò quindi il panico generale e a poco valsero le dichiarazioni ufficiali dei vigili del fuoco, che sostenevano che essi prendessero fuoco con maggiore difficoltà perché stampati su pannelli di legno trattato. L’isteria collettiva fu ulteriormente montata dal Sun, che, utilizzandola come trovata pubblicitaria, spronò i propri lettori a inviare in redazione i quadri maledetti, per poi organizzare un rogo con gli oltre 2.500 pervenuti. Dopo il pirotecnico evento, non si verificarono più incidenti simili e la psicosi fu superata.
3) La madre morta / The dead mother di Edvard Munch
Il malessere provato da Edvard Munch, sapientemente catturato nell’opera, è immediatamente trasmesso allo spettatore, il quale viene colto dopo poco che lo osserva da una profonda angoscia. Che sia la scena rappresentata, la semplice suggestione, o qualcosa di più sinistro, molti tra quelli che si sono soffermati a rimirare La madre morta per più di qualche istante, hanno poi dichiarato di aver provato una forte sensazione di disagio. Non vi sembra abbastanza? Ebbene, alcuni individui hanno addirittura asserito di vedere gli occhi della bambina muoversi e seguire i loro passi, altri di udire le lenzuola del letto della madre frusciare.
4) Il ritratto di Bernardo De Galvez
La raffigurazione di Bernardo De Galvez, di cui si ignora l’autore, fu esposta in un corridoio al pianoterra. Tuttavia, più che ammirazione, il dipinto suscitò sin da principio paura e lamentele nei clienti. Infatti, numerosi tra coloro che pernottavano nell’albergo si lamentarono che l’effigie li seguisse con gli occhi mentre gli passavano davanti, trovando il fatto assai spaventoso. Inoltre, secondo le testimonianze di coloro che stazionavano vicino al quadro maledetto per un lungo lasso di tempo, questi sentivano freddo e un inspiegabile malessere. In ultimo, quelli che, senza permesso, hanno provato a immortalarlo hanno ottenuto solamente fotografie sfocate; solo chi ha chiesto con gentilezza l’autorizzazione a Bernardo De Galvez (o almeno al suo doppio dipinto) ha potuto ottenere un’immagine perfettamente a fuoco.
5) L’uomo propone, Dio dispone / Man Proposes, God Disposes di Sir Edwin Henry Landseer
Il dipinto, realizzato nel 1864 (a circa un ventennio dalla scomparsa dei membri della sventurata spedizione del 1845), fu esposto quell’anno alla mostra estiva presso la Royal Academy e ricevette diverse recensioni positive, tra cui quella dell’Art Journal, che lo descrisse come “poetico, pieno di pathos e di terrore” e caratterizzato da una “tragica grandeur“. Nel 1881 fu poi venduto all’asta a Thomas Holloway ed è attualmente esposto nella galleria pittorica a lui intitolata, la Royal Holloway, nella University of London. Tuttavia, per una superstizione di lunga data (le prime tracce risalgono agli anni ’70), durante le visite degli studenti nei suoi corridoi, L’uomo propone Dio dispone deve obbligatoriamente essere coperto con la bandiera britannica. La credenza popolare vuole che esso renda folle chiunque vi si sieda vicino.
6) L’uomo angosciato / Anguished Man
Il nipote, che era scettico riguardo al potere maligno dell’oggetto, decise così di appenderlo alla pareti della stanza per gli ospiti del terzo piano della medesima casa, che dalla nonna aveva ereditato al suo trapasso. Incuriosito poi dagli strani fenomeni occorsi, tra cui l’effettiva comparsa di un’oscura presenza e il diffondersi di pianti e lamenti, decise di riprendere tutto quello che avveniva all’interno della stanza tra la 1.00 e le 5.00 del mattino con una telecamera. Il secondo giorno, a quanto lui stesso rivelò, il quadro sarebbe caduto da solo, benché saldamente attaccato al muro, intorno alle 3.25. Inoltre, si materializzò dal nulla una nuvola di fumo, seguita da un netto abbassamento della temperatura. Negli anni, eventi altrettanto inspiegabili si susseguirono alla presenza di L’uomo angosciato: ad esempio, recatosi in visita dai genitori e portando il dipinto con sé, Sean Robinson ha raccontato che la terza sera, nello stesso momento, suo padre e suo figlio caddero dalle scale in circostanze non chiare, ma si trovavano in abitazioni differenti!
7) L’uomo impiccato / The Stagecoach o The Hanging Man di Laura P.
Laura P., incuriosita dall’immagine e dal ‘fantasma’, aveva quindi chiesto a James Kidd di riprodurre la misteriosa fotografia su tela e, ricevuto il permesso, si era accinta a dipingere. Tuttavia, a metà del lavoro era stata assalita da un’insolita sensazione: d’improvviso si era scoperta a domandarsi per quale motivo al mondo avesse sentito la necessità di eseguire la replica di quell’immagine, ma i dubbi non la fecero desistere dall’ultimare quanto stava facendo. Subito dopo che ebbe posato il pennello, una serie di eventi bizzarri iniziarono a susseguirsi, proprio dove il quadro maledetto si trovava. Inizialmente fu esposto in un ufficio, dietro a una scrivania e, dopo tre giorni, coloro che occupavano la postazione chiamarono l’autrice chiedendo di riprenderselo perché il manufatto si muoveva da solo! Ogni mattina, infatti, era storto, lo raddrizzavano, e il giorno dopo era di nuovo storto; inoltre i loro fogli venivano mischiati non si sa bene da chi, oppure sparivano nel nulla. E non è tutto: Laura e il marito si trasferirono in una nuova casa, per qualche arcano motivo portarono il dipinto con loro e lo misero su una parete che confinava con il garage, in cui si verificò una perdita dal tetto quando pioveva. Cercarono invano di farla riparare, nessuno riusciva a trovarne l’origine. Però nel momento in cui spostarono il quadro, la perdita magicamente svanì nel nulla. Poi, sale e pepe furono sparsi per la cucina ovunque da una non ben definita entità e i coniugi assistettero più volte a oggetti inanimati che si muovevano da soli, o udirono il bussare alla porta senza che però ci fosse nessuno fuori.
8) Love letters di Richard King
D’altro canto, anche la replica della raffigurazione della piccola Samantha avrebbe oscuri risvolti. Taluni sostengono che se ci si attardi troppo ad ammirarlo, si avvertano nausea e vertigini, oppure smarrimento e alterazione della vista. Inoltre, dei medium contattati dagli attuali proprietari dell’albergo, hanno confermato la presenza della bimba, di cui si sentono le risa per le scale, mentre alcuni visitatori e membri dello staff hanno testimoniato di uno spirito dispettoso che mette a soqquadro le stanze o ferma gli ascensori.
9) Woman of the rain di Svetlana Telets
Arrivata poi nella città di Vinnitsa, esibì la tela nella galleria d’arte locale. Dopo qualche tempo, una donna d’affari che viveva da sola la comprò, ma dopo pochi mesi chiese di poterla dare indietro, poiché sentiva una presenza nel suo appartamento e non riusciva a dormire. Anche con il secondo proprietario successe la stessa cosa; dopo qualche tempo riportò indietro Woman of the rain, sostenendo che l’ombra di una donna camminasse intorno a lui mentre era addormentato. Un terzo compratore si fece avanti, dichiarandosi scettico, ma dopo essersi appropriato della tela e aver osservato a fondo gli occhi della figura, disse che questi avessero cominciato ad apparirgli ovunque, contemporaneamente a terribili emicranie. Ancora una volta il quadro maledetto fu riportato indietro.
10) Le opere senza titolo di Zdzisław Beksiński
Alcuni ritengono addirittura che i suoi dipinti, sovente privi di titolo, fossero ispirati direttamente da visioni dell’Inferno. Non solo, si dice che lui stesso ne avesse bruciati alcuni nel cortile dietro a casa, senza permettere a nessuno di vederli prima che andassero distrutti. Secondo un’altra diceria, le sue creazioni sarebbero state maledette e farebbero impazzire chiunque le guardi a lungo, o porterebbero comunque terribili sventure. Ne è un’esempio la sua stessa esistenza, che fu travagliata da più di una tragedia. Nel 1998 morì la moglie Zofia e solo un anno dopo il figlio, Tomasz, si suicidò. Tragedie da cui Zdzisław Beksiński non fu mai capace di riprendersi. Da quel momento, l’artista cercò di stare lontano dai riflettori e di condurre un’esistenza solitaria a Varsavia. Tuttavia, le sciagure non terminarono: anche la sua vita ebbe un tragico e brutale epilogo; nel 2005 il figlio diciannovenne della sua badante, Robert Kupiec, lo pugnalò a morte ripetutamente perché aveva rifiutato di prestargli dei soldi.