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Voto: 4.5/10 Titolo originale: The Misfits , uscita: 03-06-2021. Regista: Renny Harlin.

The Misfits: la recensione del film di rapina di Renny Harlin

26/07/2022 recensione film di Francesco Chello

Pierce Brosnan è lo sprecato protagonista di un dimenticabile heist movie che si crede brillante senza esserlo e fallisce sia nella costruzione dei personaggi che, soprattutto, di quel colpo che avrebbe dovuto essere il punto focale di un prodotto di questo tipo

The Mistfits film brosnan

Spulciando le uscite streaming di luglio, mi sono imbattuto in The Mistfits, uno degli inserimenti di Prime Video avvenuti nel corso dell’ultimo mese. In realtà, non parliamo di un prodotto freschissimo. Basti pensare che, restando in ambito italiano, il film era arrivato sul nostro mercato home video lo scorso novembre distribuito da Eagle Pictures riuscendo persino, nel frattempo, a finire nei cestoni svuotatutto di Feltrinelli.

In patria e altri paesi del mondo The Mistfits era arrivato pure in sala, tra giugno e luglio del 2021. Cinema in cui aveva fatto registrare un sonorissimo flop, incassando la miseria di un milione e seicentomila dollari a fronte di un budget dieci volte superiore.

Quante volte abbiamo sentito di quei film che falliscono dal punto di vista commerciale e poi … e poi niente, The Misfits ce la mette proprio tutta per meritarselo il suo insuccesso al botteghino. Che se lo chiedete a me, quel milione e sei di incasso è anche troppo. E mi dispiace dirlo, perché sono coinvolti almeno un paio di nomi che hanno la mia stima.

The Mistfits film poster harlinA partire da Renny Harlin. Sì, lo so che la seconda fase di carriera del regista finlandese è ormai settata su livelli non esattamente entusiasmanti (anche se io qualcosa lo salvo), ma con titoli sul curriculum come Cliffhanger e Die Hard 2 (ma anche, in seconda battuta, Nightmare 4, Blu Profondo o Driven, giusto per fare qualche altro esempio) non si può mettere da parte l’affetto. Uno che comunque il mestiere lo conosce e sa come ricorrerci anche nei film meno riusciti – beh The Covenant a parte, quello era un cesso.

Succede anche in The Misfits, in cui Renny Harlin per prima cosa imbastisce una cornice dignitosa, 15 milioni di dollari di budget possono sembrare tanti e magari lo sono se devi girare un paio di DTV in Bulgaria, ma per un progetto di questo tipo sono una cifra miserabile.

Cifra che per forza di cose ti costringe a rinunciare a certi elementi, in questo caso all’azione la cui piccola quantità diventa uno dei tanti difetti di un prodotto concepito male. Un inseguimento tra le dune, una scazzottata veloce.

Troppo poco per un heist movie dal tono leggero che avrebbe bisogno anche di questo per imprimere un ritmo che invece perisce a colpi di chiacchiere che si credono divertenti senza esserlo.

Lo script è il problema principale (e tra poco ci arrivo), a Renny Harlin forse si può rimproverare di aver cercato uno stile visivo/narrativo che cerca di assecondare ed enfatizzare quel mood, attraverso scelte derivative che lo rendono una brutta copia di altre cose. Le scritte sbattute in sovraimpressione, il voice over, quella simpatia forzata a tutti i costi. Un accompagnamento musicale che scimmiotta in maniera spudorata Ocean’s Eleven (e derivati).

La sceneggiatura, dicevamo. La formula dell’heist wannabe brillante è più o meno risaputa, l’importante è rendere il furto (e le sue fasi) interessante e affidarlo al giusto gruppo di rapinatori. Niente di tutto questo. Robert Henny e Kurt Wimmer optano per le soluzioni più piatte e scontate possibili. A cominciare da quel colpo che avrebbe dovuto essere il focus della trama, per niente elaborato o stratificato.

Un paio di scene di pianificazione, il doppio in siparietti (che in un discorso più ampio sono un po’ la piaga del film) e travestimenti scemi. Per arrivare a una messa in pratica che come diversivo punta tutto su una disgustosa epidemia di vomito, dovrebbe far ridere ma finisce per essere la pietra tombale sulle speranze di riuscita di The Misfits.

The Mistfits film cheungPrima di questo climax fallimentare c’era stata un’ora di costruzione inutile. Personaggi banali, mezzo rigo di background, a fine visione non ricordi chi interpretava cosa. Che mi offre il gancio per parlare del secondo motivo di rimpianto. Quel Pierce Brosnan che a quasi 70 anni non perde coolness e fascino, dà un senso alle scene a cui prende parte, sembra anche avere un ghigno divertito, forse inconsapevole del risultato finale. Il suo personaggio viene svilito da un profilo scontantissimo, quello del ladro infallibile che cerca redenzione per amore paterno.

Peccato che però ci venga mostrato solo mentre ruba portafogli, quando nella suddetta pianificazione ed esecuzione del colpo si limita a fingersi operatore di call center, fare due vocine e fondere l’oro. Hai Pierce Brosnan come nome forte in locandina e non gli costruisci nessuna scena madre intorno. Shame on you.

Come del resto non mi sembra una grande scelta metterlo al centro di un cast anonimo che dovrebbe valorizzare personaggi che erano scritti male già in partenza. Nick Cannon è la spalla comica che non fa ridere, ma anche il 50 Cent dei poveri che va in giro in canottiera per fare il figo. A Pirat Nitipaisalkul il ruolo dell’esperto di esplosivi che si aggiusta il ciuffo e nella preparazione di una bomba fa un balletto che ti fa provare imbarazzo per lui. Rami Jaber interpreta il mediorientale esperto di non so cosa.

Jamie Chung è un filino la migliore del lotto, non tanto per la citazione cretina a Matrix ma perché almeno spacca la faccia ad un paio di sgherri. Hermione Corfield è la chiave del gruppo, figlia del ladro e promotrice del furto di beneficenza. Perché quasi dimenticavo, il nostro team ruba ai ricchi per dare ai poveri. Il rimando a Robin Hood è così telefonato, che è lo stesso voice over di Ringo a scherzarci su.

The Mistfits film tim rothTra gli sprechi anche Tim Roth, villain che vede il suo unico scatto di violenza lasciato al buio di un fuori campo, mentre dopo deve accontentarsi di due o tre scene quasi innocue.

Come se non bastasse, The Misfits ha causato anche una mezza crisi diplomatica. In Qatar non hanno preso bene i riferimenti negativi ai Fratelli Musulmani ed i finanziamenti al terrorismo e considerando che il film è co-prodotto da una società di produzione degli Emirati Arabi ecco che la frittata è cosa fatta.

Che altro dire, The Misfits serve a rimpolpare la library di Prime Video, perché in quell’ottica tutto fa brodo. Farà i suoi click, tra nomi di richiamo e l’ora e mezza di durata, ma se vi piace il genere il mio consiglio è di dirottare la vostra attenzione su altro. Che tanto per rendere giustizia a Pierce Brosnan o Renny Harlin le alternative non mancano.

Di seguito trovate il trailer internazionale di The Misfits: