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Voto: 5.5/10 Titolo originale: The Portable Door , uscita: 23-03-2023. Regista: Jeffrey Walker.

The Portable Door: la recensione del film fantasy di Jeffrey Walker (su SKY)

08/04/2023 recensione film di Gioia Majuna

Christoph Waltz e Sam Neill sono tra i protagonisti dell'adattamento della saga letteraria di Tom Holt, un primo capitolo in linea con la mediocrità dei molti predecessori che han tentato di bissare il successo di Harry Potter

the portable door film 2023

Con la sua magia, i suoi stregoni adolescenti e la gente che cammina attraverso i muri, The Portable Door potrebbe facilmente sembrare un altro ‘derivato’ della saga di Harry Potter. Ma questo sarebbe abbastanza offensivo nei confronti del suo creatore. L’avvocato e scrittore britannico Tom Holt si cimenta infatti con folletti e affini da quasi 40 anni ormai. Ha pubblicato il suo primo romanzo fantasy nel 1987, ben dieci anni prima dell’arrivo nelle librerie del clamoroso successo targato J. K. Rowling.

Non esattamente conosciuto dalle nostre parti (non c’è nemmeno la sua biografia tradotta su Wikipedia, per dire …), ha lavorato a ritmi piuttosto sorprendenti – a volte addirittura due libri all’anno – con molti dei suoi lavori che riprendono personaggi di storie classiche o della mitologia, con l’aggiunta di tocchi di satira politica.

Nello specifico, The Portable Door, pubblicato nel 2003, oltre che leggermente a I guardiani del destino del 2011 (basato su Philip K Dick), si rifà a The Sorcerer, un’opera comica teatrale del 1877 di W.S. Gilbert e Arthur Sullivan che portava in scena un’antica impresa famigliare inglese di stregoni chiamata ‘J. W. Wells and Co.’. Tom Holt ha quindi ripreso il nome dell’azienda per il suo romanzo, che narra le gesta di due giovani e brillanti stagisti che entrano in questa azienda, senza però sapere che c’è di mezzo la magia. Ora ci sono altri sei libri di questa serie.

the portable door film poster

Circa quindici anni fa, quando fu chiaro quanto sarebbe stato grande il successo dei film di Harry Potter, i cinema furono debitamente inondati da trasposizioni di romanzi fantasy per ragazzi, tutti desiderosi di sfruttare la redditizia tendenza.

La loro qualità, come noto, quasi mai ha corrisposto a quella delle fonti letterarie: La bussola d’oro di Philip Pullman e Il risveglio delle tenebre di Susan Cooper vennero ad esempio surclassati da opere più scadenti come Ember – Il mistero della città di luce e Spiderwick – Le cronache.

Eppure, nell’attuale carestia di saghe fantasy realizzate appositamente per i preadolescenti, è difficile non guardare con nostalgia a quel florido periodo di altalenante lucentezza.

Forse perché The Portable Door non era stato scritto specificamente per i lettori più giovani, al tempo venne trascurato da Hollywood. Ma ora è il suo turno. Pensato dichiaratamente per le famiglie, ricorda – ammesso che sia un complimento – uno dei prodotti migliori di quella corsa all’oro della metà degli anni 2000.

Come The Portable Door sia diventato un adattamento cinematografico australiano, diretto da un regista australiano (Jeffrey Walker, Il matrimonio di Ali) e con un cast in gran parte australiano, è un altro mistero, ma meno rilevante. Il genere fantasy, più di molti altri, è ‘portatile’. Eppure, anche solo il fatto che – almeno in Italia – arrivi dritto su Sky senza passare dai cinema, fa capire come i distributori credano ben poco nel suo successo (e di conseguenza difficilmente vedremo un sequel …).

Il film si apre con una ripresa di Londra per stabilire da subito l’ambientazione, ma – come facile intuire – la maggior parte dei set è stata costruita sulla Gold Coast (il resto è ‘magia’ del green screen). Anche la Jim Henson Company ha collaborato al progetto, che ha attratto alcuni finanziamenti da parte del governo australiano, attivati dall’emergenza COVID.

Detto questo, nel complesso la versione ‘dal vivo’ di The Portable Door scatena sensazioni alterne. I protagonisti ‘anziani’ Sam Neill e Christoph Waltz garantiscono una bella scarica di energia comica quando sono in scena, ma la storia si aggroviglia un po’ troppo nel tentativo di essere inventiva.

Finisce così per assomigliare più che altro a un ‘episodio perduto’ di Dr. Who, con giovanotti di bell’aspetto che corrono in giro per scenografie intricate, inseguiti da ghouls e goblin dalla faccia verrucosa. La sceneggiatura, firmata da Leon Ford, è ricca di idee che si contendono l’attenzione. Abbiamo manciate di azione e di caos, ma pochissima tensione drammatica.

the portable door film waltzPatrick Gibson (The OA) interpreta Paul Carpenter, un ragazzo ingenuo che ha disperato bisogno di un lavoro. Viene attirato nello palazzo della J.W. Wells dal ‘puro caso’, senza sapere nulla del business della società, se non che lo fa da molto tempo.

Quasi subito dopo essersi sistemato e aver scambiato due chiacchiere imbarazzanti con l’altra stagista Sophie (Sophie Wilde), il ragazzo viene coinvolto in una caccia attraverso i meandri degli uffici per trovare l’oggetto del titolo: un portale verso qualsiasi luogo che può essere evocato semplicemente tenendo in alto un asciugamano incantato e facendolo cadere mentre si grida “toc toc!”.

Sam Neill ruba la maggior parte delle scene nel ruolo del sarcastico e caustico vice di Waltz, il burbero Signor Tanner, attraversando le quasi 2 ore di The Portable Door con le mani sui fianchi e la testa inclinata in modo strano. Si comporta come se fosse in una sorta di folle pantomima, un ruolo sospeso tra l’eroe e il cattivo. Miranda Otto, Jessica de Gouw e Rachel House sono invece streghe della Wells ‘di passaggio’ con l’aspetto di chi potrebbe lavorare di notte in uno show di burlesque.

Più di tutto, The Portable Door potrebbe allora essere curiosamente ricordato come il primo film fantasy incentrato sulla chiacchieratissima raccolta di dati. La J.W. Wells è infatti impegnatissima a raccogliere grandi quantità di informazioni personali dai cittadini, per prendere un giorno il controllo delle masse e far loro comprare ogni genere di cose per avidità di denaro. Suona familiare?

A lato, Jeffrey Walker e Leon Ford infarciscono il labirinto di corridoi e di stanze che è il palazzo della Wells con quel tipo di allettanti misteri capaci di mandare in tilt l’immaginazione dei minori di 12 anni, cospargendo The Portable Door di doverosa fascinazione per il fantastico, ma non si preoccupano troppo di pensare anche al resto del pubblico.

Ah si, c’è una breve scena dopo i titoli di coda.

Di seguito trovate il trailer internazionale di The Portable Door, in esclusiva per SKY e NOW TV dall’8 aprile: