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Voto: 6.5/10 Titolo originale: The Sacrifice Game , uscita: 07-12-2023. Regista: Jenn Wexler.

The Sacrifice Game: la recensione del film horror di Jenn Wexler (Fantasia 2023)

18/10/2023 recensione film di Sabrina Crivelli

La regista mescola con inventiva slasher e demoniaco, per un risultato piacevolmente insolito

The Sacrifice Game film 2023

Sette satinaste e demoni hanno sempre avuto un posto speciale nella produzione horror e nei cuori dei cultori del genere. Nei festival di genere, poi, non mancano mai titoli dediti a esplorare possessioni, sacrifici rituali e così via. E la recente edizione del Fantasia di Montreal non fa eccezione, dove abbiamo avuto modo di vedere in anteprima The Sacrifice Game della regista Jenn Wexler.

Siamo negli anni ‘70 in un collegio femminile. Le vacanze di Natale si avvicinano e tutte le alunne si apprestano a festeggiare con le loro famiglie, tutte tranne due. Samantha (Madison Baines) e Clara (Georgia Acken) sono costrette a trascorre la vigilia nella scuola vuota insieme a Rose (Chloë Levine), una giovane professoressa che è rimasta nell’istituto per badare alle ragazze. Con loro c’è infine il cuoco e tutto fare Jimmy (Gus Kenworthy), per cui la ragazza ha un debole.

Il cenone si avvicina e il tacchino è sul fuoco quando quattro sconosciuti, Maisie (Olivia Scott Welch), Jude (Mena Massoud), Grant (Derek Johns) e Doug (Laurent Pitre) si presentano alla porta. Si tratta dei responsabili di una serie di truci omicidi rituali che hanno diffuso il panico nella comunità e che hanno intenzione di portare a termine un’evocazione demoniaca proprio all’interno della scuola deserta. Tuttavia, ad aspettarli troveranno ben altro che un gruppo di adolescenti inermi da sacrificare all’oscura entità che mirano a risvegliare.

The Sacrifice Game film 2023 posterUn collegio femminile deserto. Gli ampi corridoi che risuonano in silenzi inquietanti e i sotterranei colmi di segreti e manufatti, o popolati di sinistre presenze. Quale scenario migliore per una strage di Natale alla Black Christmas?

Ancor più, se si sceglie la notte sacra per un sacrificio rituale … Molti sono gli elementi famigliari per gli appassionati del cinema del terrore che evocano subito le atmosfere da slasher invernale anni 70.

Il repertorio di situazioni e componenti narrative e visive connesso al sottogenere si ricollega poi con gli ingredienti fondamentali dell’home invasion. I quattro villain in stile Manson Family, che incarnano alla perfezione la rappresentazione comune dei membri di un culto sanguinario anni ’70.

Come in 10050 Cielo Drive di John R. Leonetti (la recensione), si presentano al calar delle tenebre, accedono con un escamotage all’interno di una magione isolata. In questo caso si tratta di un collegio femminile, mentre là era stata la casa di lusso dove avvenne il cruento “Massacro di Bel Air”: ma le dinamiche sono le stesse.

Inizia un crescendo di torture psicologiche e fisiche di ogni tipo. Le vittime sono terrorizzare e derise. Alcuni sventurati sono scuoiati e accoltellati in un profluvio di sangue e violenza. Ne seguono fughe e inseguimenti nei corridoi bui disseminati per la location spettrale. Così, in un ritmo serrato, viene messo in campo un repertorio all’apparenza immediatamente riconoscibile. Ma si tratta solo di una sensazione iniziale. Una volta evocata l’oscura entità tutto cambia.

Jenn Wexler gioca sapientemente con le aspettative del pubblico e con gli stereotipi di genere, sia nel senso di tipologia filmica che di dinamiche di potere tra i sessi. In una serie di colpi di scena, forse non del tutto inaspettati, ma ben costruiti, si ribalta infatti in The Sacrifice Game la situazione, col prototipo della vergine vittima predestinata che viene messo seriamente in discussione quando la tradizionale passività che gli è stata affibbiata in decadi di cinema slasher viene sovvertita.

Questo progressivo smantellamento dell’impalcatura di genere viene affrontato non con il piglio retorico e didascalico di certi film dell’ultimo periodo, ma con sguardo distaccato e ironico.

Se vengono stravolte alcune convenzioni, soprattutto a livello di sceneggiatura e caratterizzazione di alcuni personaggi, ciò non vuol dire però che non ne vengano rispettate altre. Il particolare, l’estetica tipica del cinema slasher emerge con forza in The Sacrifice Game nella dose di gore, reso con effetti pratici succosi. Peccato invece per le scene più smaccatamente paranormali caratterizzate da effetti speciali in CGI che rovinano in parte il risultato.

A reggere la suspence e mantenere il giusto tono sono anche i protagonisti e gli antagonisti. Olivia Scott Welch, Mena Massoud, Derek Johns e Laurent Pitreche riescono a rendere tangibile la minaccia mentre interpretano un gruppo di killer spietati. Al contempo, è particolarmente riuscita la performance di Georgia Acken, che nei panni di Clara dà consistenza alla psicologia complessa ed enigmatica del suo personaggio e oscilla da vittima a carnefice, da crudele ironia a terrore.

Insomma, una piccola sorpresa.

Al momento The Sacrifice Game è senza distribuzione italiana.