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Voto: 4/10 Titolo originale: The Voyeurs , uscita: 25-08-2021. Regista: Michael Mohan.

The Voyeurs: la recensione del film a tinte erotiche con Sydney Sweeney

16/03/2025 recensione film di Gioia Majuna

Michael Mohan dirige un thriller ai limiti del ridicolo lontanissimo da Hitchcock e De Palma

The Voyeurs (2021) film sweeney

The Voyeurs, diretto da Michael Mohan, è il primo film americano dai tempi di Identità violate di D.J. Caruso a essere ambientato interamente nella canadese Montreal. Non nel classico “New York, ma in realtà Montreal” o “Parigi, ma in realtà la vecchia Montreal”, bensì nella vera Montreal, un dettaglio estetico che merita almeno un minimo di rispetto.

A prima vista, il film sembra voler presentare Montreal come una grande città, ma dopo l’inquadratura iniziale è chiaro che si tratta di una versione romanzata. Tuttavia, questa licenza creativa passa in secondo piano, visto che la maggior parte della storia si svolge all’interno di un appartamento.

Qui vivono Pippa (Sydney Sweeney) e Thomas (Justice Smith), una giovane coppia che si trasferisce in un nuovo appartamento con una vista perfetta sullo studio/abitazione di un fotografo di successo (Ben Hardy), il quale ha un rapporto piuttosto bollente con sua moglie (Natasha Liu Bordizzo). Tuttavia, il fotografo nasconde un segreto: ha incontri con numerose donne nel suo studio, mentre Pippa e Thomas assistono con sguardo indiscreto alla sua infedeltà.

Mentre Thomas è riluttante, Pippa si lascia trasportare dalla sua ossessione voyeuristica, che la porta sempre più a spiare e a farsi coinvolgere nella vita del fotografo, fino a intraprendere un percorso oscuro e potenzialmente letale.

Molti critici hanno paragonato The Voyeurs a una combinazione tra La finestra sul cortile (Rear Window) di Alfred Hitchcock e Omicidio a luci rosse (Body Double) di Brian De Palma. Il problema? Entrambi sono classici del cinema, mentre The Voyeurs è uno dei thriller più assurdi e insoddisfacenti del 2021.

The Voyeurs (2021) film posterIl film parte con un’impostazione metodica e intrigante, ma più la trama avanza, più perde ogni coerenza e intensità narrativa. Se all’inizio la scelta di ambientare la storia a Montreal sembrava interessante, con il passare del tempo l’interesse cala rapidamente, soprattutto a causa della superficialità con cui sono scritti i protagonisti.

Justice Smith aveva il potenziale per offrire la miglior performance della sua carriera. Pur non essendo un attore che ha impressionato particolarmente finora (eccezion fatta per Pokémon: Detective Pikachu), il suo personaggio aveva tutte le carte in regola per metterlo alla prova. Tuttavia, il suo ruolo è scritto in modo banale e ripetitivo: per tutto il film si limita a dire a Pippa che quello che sta facendo è sbagliato, fino a quando non decide di lasciarla perché la sua ossessione è fuori controllo.

Ma il vero problema sta nella mancanza di motivazioni. Perché i protagonisti sono così ossessionati? È solo perché possono vedere il fotografo dalla loro finestra o perché Pippa ha tendenze voyeuristiche latenti?

In La finestra sul cortile, L.B. Jeffries (James Stewart) diventa ossessionato dalle persone che spia perché è costretto all’immobilità su una sedia a rotelle e cerca un modo per passare il tempo. Ma in The Voyeurs, Pippa si lascia coinvolgere senza alcuna ragione concreta, arrivando persino a commettere atti criminali per ascoltare le conversazioni del fotografo e a diventare amica della moglie tradita, che incontra nella clinica oftalmologica in cui lavora.

Più la ragazza si addentra in questa spirale, più perde il contatto con la realtà, come se dovesse scoprire la verità a tutti i costi. Ma perché? Quale soddisfazione ne trarrebbe? Nel capolavoro di Hitchcock, il protagonista sospetta un omicidio, una motivazione forte e ben strutturata. In The Voyeurs, invece, tutto sembra girare a vuoto: se Pippa si fosse fatta gli affari suoi, probabilmente nulla di ciò che accade nel film sarebbe successo.

Naturalmente, trattandosi di un film, una storia deve esserci. Ma quando è chiaro che The Voyeurs non ha nulla di interessante da dire, invece di costruire relazioni e situazioni coinvolgenti, cambia drasticamente rotta con una svolta narrativa ridicola.

Senza rivelare dettagli della trama, sfocia in territori eccessivi e forzati, sfruttando tematiche delicate in modo superficiale e insensato. Il finale è prevedibile e allo stesso tempo sprezzante, con una critica mal sviluppata sull’etica dell’arte e della fotografia che non ha la profondità che il regista crede di aver dato.

Il risultato finale è che The Voyeurs è un thriller erotico fiacco e mal concepito, in cui la follia voyeuristica di Pippa cresce senza una vera ragione, portando il film verso un crescendo di ridicolo involontario.

L’idea di un mix tra La finestra sul cortilee Omicidio a luci rosse avrebbe potuto funzionare, ma l’esecuzione è goffa e confusa. Ben Hardy è forse l’unico vero punto di forza del film, ma non è il focus della storia, e il suo talento, così come quello degli altri attori, viene tristemente sprecato.

Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di The Voyeurs: