Il regista parla della controversa scena di apertura del sesto capitolo della saga di Terminator, raccontando quanto fosse necessaria per la trama e per Sarah
Attenzione agli SPOILER. Da subito, la Paramount Pictures ha venduto Terminator: Destino Oscuro (la recensione e le 13 curiosità sulla lavorazione) come un sequel diretto di Terminator 2: Il Giorno del Giudizio di James Cameron del 1991. Quello che non sapevamo è come il film diretto da Tim Miller si sarebbe svolto dopo la fatidica Apocalisse ‘mancata’.
Come ora sappiamo però, la storia si apre con gli ancora giovani Sarah (Linda Hamilton) e John Connor (interpretato in Mo-Cap di Edward Furlong in persona) che si godono la vittoria vista in T2 su una spiaggia del Guatemala. Con la guardia abbassata, un T-800 appare improvvisamente dall’acqua e ‘termina’ John. Missione completata? Più o meno.
Come prevedibile, questa scena di apertura scioccante ha scatenato le reazioni più disparate tra i fan della saga, specie per le sue implicazioni sulla trama di Terminator: Destino Oscuro.
Potreste pensare che [far fuori John Connor] sia stata probabilmente una decisione controversa, ma in realtà non è stato così. Nelle prime fasi della lavorazione abbiamo discusso a lungo se questo nuovo salvatore avrebbe dovuto essere qualcuno collegato ai Connor. Avrebbe dovuto essere la figlia di John o qualcosa del genere? Una scelta verso la quale sono sempre stato contrario, perché non sono un fan di quei film con un “Prescelto”, quanto piuttosto uno a favore di un eroe che diventa tale quando arrivano le avversità, uno che potrebbe essere un uomo o una donna qualunque. Mi identifico con quelle persone molto più di quanto non faccia con Neo in Matrix o in Re Artù o qualcosa del genere. Quindi ero assolutamente a favore che fosse un individuo nuovo, che non fosse legato ai Connor e fosse stato scelto dalla mano del destino.
Tim Miller si è quindi soffermato sul perché fosse importante che il personaggio di Sarah Connor fosse tanto tragico e motivato in Terminator: Destino Oscuro:
Il regista ha poi concluso:
In secondo luogo, la morte di John è ciò che dà la motivazione più forte a Sarah. Infine, è necessario sgombrare la scena per i nuovi personaggi. Non saranno in grado di avere il loro momento, o arrivarci, con John in giro. Non c’è un modo giusto di farlo. Tutti erano sostanzialmente d’accordo, e il modo per cominciare Terminator: Destino Oscuro era di scatenare questo impatto drammatico. Vuoi schiaffeggiare il pubblico e dirgli: “Sveglia. Questo film sarà diverso!”. Credo di esserci riuscito. Odio la violenza di una scena simile. Odio l’idea di sparare a un ragazzino, ma la carica di dramma che dà alla storia è in qualche modo innegabile.
Siete d’accordo con Tim Miller?
Di seguito il trailer italiano di Terminator: Destino Oscuro, attualmente nei cinema: