Wellington ospiterà il museo delle creature delle saghe fantasy di Peter Jackson
08/12/2015 news di Redazione Il Cineocchio
La capitale neozelandese ospiterà presto anche le riprese dei seguiti di Avatar, i cui Na'vi dovrebbero essere celebrati a loro volta accanto a Hobbit e orchi
Le creature fantastiche vi affascinano? Allora potreste essere interessati al museo che Peter Jackson, Fran Walsh e Richard Taylor stanno collaborando a costruire, con 90 milioni di dollari, nella capitale della Nuova Zelanda. Il regista di Il Signore degli Anelli ha infatti in programma – d’accordo con le autorità cittadine – di ricreare in uno spazio espositivo per hobbit, orchi, giganti e altre creature fantastiche del suo universo filmico. L’interessante progetto, ormai in procinto di essere realizzato, è appena stato ufficialmente approvato dal Consiglio della città di Wellington.
La struttura polivalente prevederà un museo del cinema e un centro congressi, che sorgeranno di fronte al museo nazionale Te Papa, su un terreno che il Consiglio ha votato per l’acquisizione a titolo di locazione per 25 anni. Il fine ultimo del polo museale è di celebrare il patrimonio cinematografico della città che, come asserisce il Consiglio cittadino, è stata il luogo dove sono stati prodotti “cinque dei 12 film coi maggiori incassi al mondo di tutti i tempi.”
Wellington, casa della prolifica compagnia di fornitura di materiali di scena Weta Workshop di Jackson e Taylor, ha ospitato diversi capitoli di Lo Hobbit e di Il Signore degli Anelli, come anche il set di Avatar di James Cameron, che presto girerà qui anche il sequel. Alla fine del 2013, il Governo Kiwi ha firmato un memorandum d’intesa con la Lightstorm Entertainment di Cameron e la Twentieth Century Fox per girare anche le future pellicole della saga (nelle previsioni del regista, una all’anno tra il 2017 e il 2019).
Il fine ultimo delle operazioni è rendere la contea un’attrazione turistica, con 310.000 visitatori per il futuro museo (che dovrebbe essere ultimato entro il 2018) nei prossimi tre anni e un introito di 25 milioni di dollari all’anno.
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Fonte: Deadline