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Voto: 6.5/10 Titolo originale: ??????? , uscita: 04-04-1978. Regista: Keiji Hayakawa. Stagioni: 1.

Dossier | Conan il ragazzo del futuro: il seme da cui sboccia la poetica di Hayao Miyazaki

02/04/2021 recensione serie tv di Marco Tedesco

Nel 1978 debuttava una serie animata inizialmente incompresa, capace però di guadagnarsi nel tempo il posto d'onore che le spetta all'interno della produzione del maestro giapponese

conan il ragazzo del futuro cartone miyazaki

Per quanto possa suonare strano, non si parla molto di Conan il ragazzo del futuro (未来少年コナン Mirai shōnen Konan). Datato 1978 (in Italia arrivò nel 1981), questo cartone animato in 26 episodi è basato sul romanzo Conan, il ragazzo del futuro (The Incredible Tide) di Alexander Key (pubblicato nel 1970) e, se a qualcuno potrebbe magari non suonare il titolo (ha avuto una programmazione ondivaga nel corso degli anni nel nostro paese, dove è praticamente ‘sparita’ dai palinsesti dopo il 2012), di sicuro il nome del suo co-creatore è però ben noto.

Si tratta del regista, sceneggiatore e animatore di quasi tutte le opere dello Studio Ghibli, ovvero Hayao Miyazaki, che qui collaborò con Keiji Hayakawa e il futuro socio Isao Takahata. Prima del grande successo di critica, e prima della creazione dello Studio Ghibli stesso, Hayao Miyazaki aveva lavorato a molte produzioni animate, ma è abbastanza prudente affermare che è Conan il ragazzo del futuro il lavoro dove si possono meglio scovare le origini dello peculiare stile visivo e delle influenze sullo Studio Ghibli e ciò che – probabilmente – gli ha permesso poi di consolidare la sua carriera di filmmaker.

Conanilragazzodelfuturo.jpgCome detto, Conan il ragazzo del futuro è stato realizzato sul finire degli anni ’70 e, nonostante sia quindi stato realizzato oltre cinque anni prima della fondazione dello Studio Ghibli, racchiude già tutti gli stilemi e le tematiche portanti di quasi tutti i film successivi di Hayao Miyazaki: ambientalismo, stigmatizzazione delle guerre, personaggi femminili forti, antagonisti moralmente ambigui e, nonostante un aspetto ‘arcaico’, il character design e i colori pastello che diverranno tipici dello Studio Ghibli.

Se siete già appassionati delle opere di Hayao Miyazaki, non farete certo fatica a notare tutti questi punti di contatto; se non lo siete,  Conan il ragazzo del futuro risuonerà ai vostri occhi ugualmente come una serie brillante e in largo anticipo sui tempi. Invece di essere episodica, come ci si potrebbe aspettare, come la maggior parte dei cartoni animati suoi contemporanei, ogni episodio scivola nel seguente creando una trama generale unica e organica, senza ‘riempitivi’.

Anche sotto l’aspetto più squisitamente artistico dei disegni, Conan il ragazzo del futuro era chilometri avanti rispetto alla maggior parte degli altri cartoon dell’epoca. I fondali dipinti sono incantevoli e fantasiosi, mentre i movimenti dei personaggi sono fluidi e naturali, assolutamente liberi nella loro fantasmagoricità. Non si può certo dire che, nonostante i mezzi relativamente ristretti, non sia stato fatto un grande sforzo produttivo per metterla in piedi da parte dello studio Nippon Animation (già dietro ad Ape Maia, Mimì e le ragazze della pallavolo e Peline story).

D’altra parte, però, Conan il ragazzo del futuro non è completamente avulso da qualche neo, riconducibile in larga parte al periodo di realizzazione, quando gli anime in Giappone stavano ancora affrontando problemi di budget e di tecnologia. Rivedendolo oggi poi, soffre anche delle ottimistiche visioni tecnologiche di un’epoca in cui gli scrittori (e gli sceneggiatori) avevano idee molto (troppo?) nobili su come sarebbe stato il nostro mondo di appena 30 anni dopo.

Nel primo episodio di Conan il ragazzo del futuro, dopo la gioviale sigla di apertura cantata in italiano da Georgia Lepore, una voce fuori campo in stile documentario ci comunica che gli esseri umani hanno più o meno ha distrutto la Terra e la maggior parte dell’umanità con essa, e che ora ci troviamo in mondo post-apocalittico. No, non è quello di Ken il guerriero, ma, fate attenzione, si sta parlando del 2008. A quanto pare, ormai dovremmo avere macchine volanti nei cieli, la capacità di fabbricare il pane dalla plastica e aver creato armi magnetiche tonnellate di volte più potenti della bomba atomica capaci di creare enormi fratture nella crosta terrestre in modo da sprofondare la maggior parte dei continenti, lasciando ciò che resta della razza umana ad aggrapparsi a piccole isole e a tutto ciò che potrebbe galleggiare. Questo è lo scenario dei primi cinque minuti della serie (in realtà l’inizio di ogni episodio …).

conan il ragazzo del futuro cartoneAd ogni modo, se sorvolate sull’ingenuità della ‘profezia’, sugli effetti sonori fantascientifici un po’ camp e sui disegni dalla qualità non sempre omogenea, ciò che otterrete è uno spettacolo fantastico e stratificato, animato con brio e dai contenuti pregni narrati con leggerezza.

La storia – effettivamente ambientata un ventennio dopo – segue appunto Conan, una ragazzino che vive su un’isola remota con suo nonno come unico altro residente sopravvissuto. Fin dall’inizio vediamo che non è esattamente il tipico bambino di 12 anni, poiché possiede una forza anormale e la capacità di trattenere il respiro sott’acqua per molti minuti. Diamine, nella prima scena in cui lo incontriamo abbatte uno squalo!

La vita di Conan cambia improvvisamente quando una ragazza di nome Lana appare sulle sue rive. Si scopre presto che lei possiede poteri ESP e, poiché è la nipote di un grande scienziato, è in fuga da un gruppo di loschi figuri provenienti da una città conosciuta come Industria, che vogliono sfruttare le sue capacità per trovare suo nonno e quindi usare le sue conoscenza per atti turpi. Conan finisce così per essere coinvolto in una lotta per la vita o la morte per la salvezza di ciò che resta dell’umanità quando decide di lasciare la sua piccola isola e aiutarla.

Ci sono elementi di Conan il ragazzo del futuro che sovvertono leggermente alcuni degli stilemi cari ad Hayao Miyazaki o che, almeno, vengono affrontati in modo differente da quanto ormai abbiamo imparato a vedere. Ad esempio, Lana diventa una ‘damigella in pericolo’ un po’ di più di quanto lecito, sebbene venga iniettata della giusta dose di eroismo. E forse si esagera un po’ anche nel modo in cui i due giovani protagonisti si urlino drammaticamente addosso a vicenda nei momenti più angoscianti. Infine, anche il tema del rispetto dell’ambiente e altri aspetti morali della storia tendono ad essere qui più lampanti e palesi rispetto ai suoi film successivi, dove invece sono più sottili e sfumati.

Tuttavia, parte del messaggio viene ben veicolato attraverso l’espediente del semplice confronto visivo della asettica e metallica Industria e del tranquillo e rigoglioso villaggio di High Harbour da cui proviene Lana, che – se non bastasse – fornisce anche un interessante commento su come diversi gruppi di persone possano scegliere il modo di organizzarsi e di continuare a vivere dopo un evento apocalittico epocale.

conan il ragazzo del futuro cartone cattiviDetto questo, uno dei maggiori pregi di Conan il ragazzo del futuro è la sua capacità di tratteggiare i personaggi, non soltanto nelle rispettive personalità, ma nel renderli piacevoli da seguire. Questa serie sa davvero come piegare il medium e adattarlo perfettamente al mantra “mostra, non dire”, rendendo divertente vedere e capire come i protagonisti riescano a uscire da determinate situazioni. Questo vale in particolare per Conan, quello che probabilmente si ritrova più al di fuori dalla sua abituale ‘zona di comfort’.

È allora interessante vederlo ragionare a modo suo su come fronteggiare e rapportarsi a culture e tecnologie di cui non sa letteralmente nulla, avendo vissuto per tutta la vita da eremita. Non è ritratto come un ragazzino molto intelligente, soprattutto all’inizio della serie, ma è estremamente sveglio e pieno di risorse, ed è semplicemente bello guardarlo mettere alla prova quell’intraprendenza.

Non mancano inoltre i momenti emotivi e di suspense. Conan il ragazzo del futuro è infatti inondato di cose terribili che potrebbero capitare – e che spesso accadono – ai nostri personaggi principali, quindi come spettatori si viene risucchiati dalle loro vicissitudini. Hayao Miyazaki non lesina su sequenze che potrebbero legittimamente far distogliere lo sguardo ai più sensibili, come bambini piccoli che fumano e che bevono alcolici, ricevono percosse o quasi finiscono morti annegati. Ci si preoccupa, pertanto, di ciò che potrebbe succedere loro, ci incuriosisce il modo in cui troveranno il modo di superare un certo ostacolo e ci rallegriamo quando escono da un grave impaccio.

Nel complesso, quindi, Conan il ragazzo del futuro è una serie importante e da riscoprire, un piccolo tesoro degli anni ’70 che nel 2021 sembra finalmente essere sul punto di essere completamente sdoganata al grande pubblico, come dimostrano una lussuosa edizione in Blu-ray in arrivo a maggio e l’inserimento nel catalogo di Amazon Prime Video.

Di seguito il nuovo trailer di Conan il ragazzo del futuro: