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Titolo originale: The Twilight Zone , uscita: 02-10-1959. Stagioni: 6.

Dossier: Rod Serling e l’ansia da prestazione per le intro di Ai Confini della Realtà

02/01/2024 news di Redazione Il Cineocchio

Dietro le quinte, il creatore dell'amata serie sci-fi era tutt'altro che pacato come appariva davanti alle telecamere

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Rod Serling, il genio creativo dietro la fortunata serie Ai confini della realtà (The Twilight Zone), è un nome passato alla storia per le narrazioni geniali e spiazzanti, narratore di storie stimolanti e iconiche, leggermente cupe, che lui stesso si premurava di introdurre a ogni episodio.

Come sceneggiatore e conduttore TV, Rod Serling ha lasciato un segno indelebile.

Tuttavia, ciò di cui potreste essere ignari è lo snervante tumulto interiore che sperimentava ogni volta che si metteva davanti alla telecamera per guidare gli spettatori attraverso il misterioso mondo di Ai confini della realtà con la sua narrazione.

confini realtà twilight zone posterLo show, rinomato per i colpi di scena e la capacità di fornire ficcanti commenti sociali avvolti in un alone di fantascienza ancora attuali oggi, ha fatto molto affidamento sulla presenza di Rod Serling sullo schermo per preparare il terreno a storie peculiari e imprevedibili.

Tuttavia, come rivelato nel libro di Marc Scott Zicree “The Twilight Zone Companion“, pubblicato per la prima volta nel 1982, il Rod Serling apparentemente calmo e raccolto che conosciamo era tutt’altro che composto e freddo di fronte all’obiettivo.

Nella seconda stagione della serie, mentre il suo ruolo di conduttore e narratore si espandeva nel minutaggio, Rod Serling era in realtà alle prese con un caso debilitante di ‘paura del palcoscenico‘.

Lamont Johnson, un regista che ha lavorato a stretto contatto con lui durante quel periodo, ne parlò diffusamente, spiegando:

Rod era un uomo molto nervoso davanti alla telecamera. Quando doveva registrare le sue introduzioni affrontava un vero e proprio inferno. Sudava, balbettava e impallidiva. Era terribilmente a disagio davanti alla telecamera.

La rivelazione che l’uomo responsabile della creazione di quelle storie inquietanti e stimolanti era, in realtà, un fascio di nervi mentre presentava le sue stesse creazioni potrebbe essere una sorpresa per i fan. Il comportamento calmo e raccolto di Rod Serling sullo schermo è infatti in netto contrasto con i suoi veri sentimenti durante la registrazione.

Per convincerlo a fornire performance ‘utilizzabili’, Lamont Johnson e la sua troupe furono quindi costretti a escogitare strategie creative, come ricordava lo stesso regista:

Facevo un po’ il pagliaccio con lui e accendevo la mdp senza farglielo sapere e gli dicevo: ‘Cos’è che hai detto??’. E lui in un certo senso mi ribaltava la cosa del tipo, ‘Furbacchione, te la faccio vedere io!’. La troupe era d’accordo con me; sarebbero stati tutti zitti e in buoni, altrimenti non saremmo mai riusciti a portare a casa una introduzione.

Un curioso ma intrigante dettaglio dietro le quinte sulle insospettabili difficoltà di Rod Serling, un piccolo promemoria del fatto che anche gli individui più esperti possono affrontare sfide e vulnerabilità, soprattutto quando si tratta di affrontare le proprie paure e ansie.

Di seguito trovate un video con alcune delle scene di apertura di episodi di Ai Confini della Realtà di Rod Serling: