Titolo originale: Game of Thrones , uscita: 17-04-2011. Stagioni: 9.
George R.R. Martin sul finale di Il Trono di Spade: “Alcune differenze tra libri e serie TV”
15/04/2019 news di Redazione Il Cineocchio
Lo scrittore ha anticipato che, in un modo o nell'altro, lettori e spettatori verranno accontentati
In molti non vorrebbero essere nei panni dello scrittore George R.R. Martin. Sebbene l’attesa per l’ultima stagione televisiva di Il Trono di Spade (Game of Thrones) sia infine giunta a conclusione ieri notte, molti fan dei libri stanno ancora aspettando che giunga sugli scaffali delle librerie il rimandatissimo The Winds of Winter, il volume che dovrebbe chiudere una volta per sempre le avventure ambientate a Westeros pubblicate per la prima volta nel 1996.
Immaginate di aver creato con estrema cura una complessissima storia nel corso di alcuni decenni che attraversa linee di sangue, continenti e trame sovrapposte, e che poi nel 2019 due tizi che lavorano in televisione decidano di anticipare al mondo il finale prima che possiate farlo voi.
In ogni caso, in una recente intervista video, il presentatore Anderson Cooper incalza George R.R. Martin proprio sulla misteriosissima conclusione di Il Trono di Spade, con lo scrittore che risponde sostanzialmente che, sebbene gli showrunner della serie David Benioff e Dan Weiss non potranno per ovvie ragioni replicare tutti i piccoli dettagli inerenti i moltissimi personaggi secondari, i finali dei libri e quello della serie TV non saranno “così diversi”, auspicando che in ogni caso, generino un dibattito fruttuoso in rete:
Non penso che il finale pensato da David Benioff e Dan Weiss sarà diverso dal mio finale, per via delle conversazioni che abbiamo avuto, ma potrebbe esserlo su certi personaggi secondari; su quello potrebbero esserci delle differenze. E sì, per alcuni personaggi sarà così. Ci saranno dei dibattiti, ne sono sicuro. Penso che molte persone che diranno “Oh, il finale di Dan e Dave è meglio di quello che George ci ha dato, ed è una buona cosa che lo abbiano cambiato!”. E ci saranno molte persone che invece penseranno “No, Dan e Dave hanno sbagliato, il finale di George è migliore!” e tutti quanti combatteranno su Internet. Ci sarà un dibattito, e va bene così. La cosa peggiore per qualsiasi opera d’arte, che si tratti di film o arte, è di essere ignorata.”
Un discorso simile a quello fatto per Robert Kirkman per The Walking Dead, accusato più volte dai lettori del fumetto di aver stravolto l’opera cartacea, ma apprezzato (a fasi alterne) per i cambiamenti apportati nello show televisivo da una parte degli spettatori.
Comunque, staremo tuttavia a vedere quanto tempo ci vorrà ancora per poter paragonare il romanzo alla serie TV …
Intanto, di seguito trovate l’intervista integrale a George R.R. Martin sulla stagione 8 di Il Trono di Spade, in onda dal 14 aprile:
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