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Voto: 5/10 Titolo originale: ???????U , uscita: 06-07-2024. Stagioni: 1.

Goldrake U: la recensione dei 13 episodi della serie reboot per i 50 anni

12/01/2025 recensione serie tv di Gioia Majuna

Lo studio Gaina fatica a bilanciare nostalgia e innovazione, condensando un po' troppo il materiale a disposizione

goldrake u serie 2024 gaina

Goldrake U (Grendizer U) è il primo anime televisivo del franchise di Mazinger a essere realizzato dopo 15 anni e rappresenta il ritorno di UFO Robot Goldrake a quasi mezzo secolo dall’amata serie originale. La produzione, curata dallo studio Gaina, ha segnato il debutto giapponese su TV Tokyo dal 6 luglio al 27 settembre 2024, per un totale di 13 episodi.

In Italia, l’attesa era altissima, e la serie ha fatto il suo debutto su Rai 2 il 6 gennaio di quest’anno, rievocando i ricordi di un’intera generazione cresciuta con il classico di Go Nagai. Con un team di produzione che include nomi di spicco legati a opere iconiche come Gundam SEED, Code Geass ed Evangelion, le aspettative erano elevate.

Tuttavia, Goldrake U non riesce a soddisfare né i nostalgici né i nuovi fan, rivelandosi un prodotto carente sotto molti aspetti.

Goldrake U serie 2023 posterLa trama segue le linee guida del classico del 1975. Duke Fleed, il principe del pianeta Fleed, giunge sulla Terra dopo essere sfuggito alla distruzione del suo mondo da parte delle forze dell’impero di Vega.

Perduta la memoria, viene accolto da Sayaka e Koji Kabuto (Alcor nella versione italiana), che gli danno il nome Actarus. Quando recupera i ricordi, Actarus è inizialmente determinato a distruggere Goldrake, temendo che la potente arma possa essere usata contro la Terra. Tuttavia, grazie al sostegno di Alcor, decide di impiegare il robot per proteggere il pianeta dagli invasori di Vega.

A queste basi si aggiungono sottotrame che coinvolgono nuovi personaggi e dinamiche aggiornate, ma il risultato è una narrazione che si perde nei suoi stessi tentativi di modernizzazione.

Uno dei problemi principali di Goldrake U è il ritmo narrativo. La serie cerca di condensare una trama che avrebbe richiesto almeno 50 episodi in meno di un terzo.

Questo porta a un’accelerazione eccessiva degli eventi, che risultano privi di respiro e di profondità, con personaggi che passano improvvisamente dall’odiarsi a stringere legami profondi nell’arco di un solo episodio e un’eccessiva dose di spiegoni necessari per portare avanti le molteplici trame intrecciate.

I combattimenti, che avrebbero dovuto rappresentare il cuore pulsante della serie, si risolvono in pochi attacchi, eliminando qualsiasi senso di tensione o drammaticità, mentre parallelamente la relazione tra Actarus e Koji si sviluppa in modo così rapido da risultare forzata e priva del dovuto impatto emotivo. Le sottotrame introdotte, come quelle legate a Duke e al suo passato su Fleed, vengono invece accennate ma mai realmente esplorate, lasciando l’impressione di una serie incompiuta.

Dal punto di vista tecnico, Goldrake U presenta un’animazione altalenante. La CGI utilizzata per rappresentare i mecha è di buon livello, e i momenti in cui si passa all’animazione 2D mostrano un potenziale che però non viene mai pienamente sfruttato.

Purtroppo, il resto della produzione è ben lontano dall’essere memorabile: il design dei personaggi appare a tratti incoerente con il materiale originale (come nel caso di Sayaka, ora con capelli viola), e la colonna sonora, a eccezione di opening ed ending, è priva di brani realmente incisivi. Lo studio Gaina, erede del glorioso Gainax, non è riuscito a creare un prodotto che reggesse il confronto con l’impatto visivo e sonoro delle serie precedenti.

goldrake u serie 2024L’azione stessa, elemento cruciale per una serie mecha, risulta fiacca. Le battaglie sono brevi e mancano di quella spettacolarità che ha reso celebre il franchise. Questo è particolarmente deludente per un prodotto che avrebbe dovuto puntare sull’emozione e sull’adrenalina per coinvolgere gli spettatori.

I personaggi, invece, soffrono di una caratterizzazione superficiale, e senza un adeguato sviluppo delle loro storie, risulta difficile empatizzare con essi. Gli stessi legami tra i protagonisti sembrano costruiti in modo artificiale, privando la serie di momenti davvero memorabili.

Nonostante il potenziale narrativo e il richiamo nostalgico, Goldrake U non riesce quindi a catturare lo spirito della serie originale né a offrire una reinterpretazione degna del suo leggendario materiale di partenza. La decisione di comprimere troppi eventi in pochi episodi e la mancanza di cura nello sviluppo dei personaggi hanno reso questa serie una delle rivisitazioni meno riuscite dell’universo di Go Nagai.

Per chi desidera scoprire un remake moderno ben fatto del franchise Mazinger, consiglio di guardare Mazinger Edition Z: The Impact! del 2009, che rappresenta un esempio eccellente di come aggiornare un classico mantenendo intatta la sua essenza. Invece, Goldrake U, con i suoi limiti, resta un esperimento interessante ma fallimentare, incapace di onorare pienamente l’eredità di Go Nagai e del suo capolavoro.

Di seguito trovate il trailer di Goldrake U, attualmente in onda su RAI 2: