Justin Lin garantisce che la serie TV di Warrior renderà onore agli scritti di Bruce Lee
08/06/2017 news di Redazione Il Cineocchio
Il regista ha raccolto il progetto a cui il campione di arti marziali stava lavorando alacremente prima di morire, in collaborazione con sua figlia Shannon
È passato quasi un anno da quando vi abbiamo dato notizia del progetto Warrior, ovvero da quando Cinemax aveva deciso di puntarci lo scorso settembre. Ebbene, la rete via cavo non l’ha accantonato, bensì ha garantito ora una prima stagione da 10 episodi!
Prima della scomparsa prematura, Bruce Lee aveva cominciato a lavorare a un film veramente importante per lui. Il regista Justin Lin (Fast & Furious, Star Trek Beyond) ha raccolto il progetto per svilupparlo ulteriormente:
Warrior è stato l’appassionato progetto a cui Bruce Lee lavorò per molti anni, ma non è mai stato pubblicato o prodotto. Anni dopo l’improvvisa morte di Lee nel 1973 a 32 anni, sua figlia trovò una grande collezione di note scritte a mano che Bruce aveva scritto di suo pugno sul concept della serie, che è diventato l’ispirazione per lo show.
Lin ha collaborato con la figlia di Lee, Shannon e la Bruce Lee Enterprises per sviluppare e produrre la serie insieme al co-creatore di Banshee Jonathan Tropper.
Warrior è descritto come “un crime drama crudo e ricco di azione ambientato durante le brutali Guerre Tong della Chinatown di San Francisco nella seconda metà del XIX secolo. La serie segue Ah Sahm, un prodigio delle arti marziali che migra dalla Cina a San Francisco in circostanze misteriose, e diventa il braccio armato di una delle tong (la famiglia della criminalità organizzata cinese) più potenti di Chinatown”.
Lin ha dichiarato:
Ho sempre ammirato Bruce Lee per i suoi incredibili sforzi per aprire le porte agli asiatici nel mondo dell’intrattenimento e oltre. Quindi mi sono incuriosito quando Danielle [Woodrow, della Perfect Storm] mi ha parlato della leggenda metropolitana riguardante la sua idea mai prodotta di una serie televisiva e ha suggerito di portarla in vita. Poi, quando Shannon ha condiviso con noi gli scritti di suo padre – ricchi delle filosofie uniche di Lee sulla vita e con un punto di vista raramente rappresentato sullo schermo – Danielle e io abbiamo capito che la Perfect Storm avrebbe dovuto farla.
Difficile capire come potrà svilupparsi questa idea, ma certamente è sufficiente a stuzzicare la curiosità latente dei fan di Bruce Lee.
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Fonte: THR