Michael Hirst: “Con Martin Scorsese nell’antica Roma per la serie The Caesars; pilot già scritto”
12/02/2018 news di Redazione Il Cineocchio
Il creatore de I Tudors e di Vikings unisce le forze col regista di Taxi Driver per un dramma storico che intende raccontare i primi anni al potere di Giulio Cesare
La sua saga epica Vikings è diventata uno degli show televisivi più popolari al mondo, capace addirittura di incrementare il turismo in Scandinavia. I Tudors hanno avuto un successo simile. Ora Michael Hirst, lo sceneggiatore britannico dietro alle due seri, sta unendo le forze con il regista Martin Scorsese per realizzare un nuovo prodotto su un’ossessione che i due condividono: gli antichi romani.
The Caesars racconterà la storia dei primi sovrani dell’antica Roma, a cominciare dall’ascesa al potere di Gaio Giulio Cesare [101 / 100 a.C. e il 44 a.C.]. Il pilot è già stato scritto, così come lo schema di fondo della prima stagione. Il piano è di creare un dramma televisivo, lungo diverse stagioni. Le riprese dovrebbero iniziare l’anno prossimo proprio qui in Italia.
[Scorsese] è completamente appassionato dei romani e ha cercato disperatamente per molti anni di realizzare un film o un dramma televisivo su di loro. Adora sinceramente quel periodo storico e ne sa molto. Si è messo al telefono con Justin Pollard, il mio storico consigliere. Hanno chiacchierato, in parte in latino, sulle fonti per le storie e sulla poesia romana.
Scorsese in Hirst ha trovato la persona più adatta a trasformare la storia in un dramma popolare, visto che quest’ultimo ha scritto la sceneggiatura di Elizabeth, pellicola del 1998 in cui Cate Blanchett vestiva i panni della giovane regina dei Tudor, vincitrice di un premio Oscar e nominata per altri sei.
The Caesars mirerebbe a fornire una nuova visione sul giovane Giulio Cesare:
Nei film è di solito un ragazzo di mezza età, alle prese con varie complicazioni politiche. Ma era incredibilmente interessante e ambizioso quando era più giovane. Molti dei Cesari sono saliti al potere quando erano giovani, e non abbiamo mai visto questa fase sullo schermo. È l’energia, la vitalità, l’eccesso di una giovane cultura guidata dai giovani. C’è qualcosa di sorprendente nell’ascesa di un regno relativamente piccolo a potenza mondiale in un brevissimo spazio di tempo. Non avrebbe potuto essere fatta da vecchi politicanti stanchi e guerrieri sbiaditi.
La serie sembra inoltre che traccerà parallelismi con il presente e che, pur non essendo un documentario, sarà radicato nella storia. Come Hirst ha detto:
Il passato e il presente sono praticamente la stessa cosa per me, perché si tratta di continuità. Con I Tudors e Vikings li rendiamo risonanti e rilevanti per il pubblico contemporaneo. Proprio come le opere teatrali storiche di William Shakespeare, iniziano soltanto con alcuni fatti storici, poi il dramma prende il sopravvento. Non puoi avere entrambe le cose.
Per quanto riguarda gli antichi romani, lo sceneggiatore ha infine concluso:
C’è una quantità meravigliosa di informazioni [su di loro], dai racconti contemporanei alla poesia. Anche i resoconti dell’epoca non sono poi accurati. Se tu ed io vedessimo lo stesso evento, li trascriveremmo in modo diverso. Ogni racconto è parziale. Non esiste una storia pura.
Aspettiamoci dunque una buona dose di fiction in The Caesars. Ricordiamo che quello dell’antica Roma non è una argomento esattamente inedito per la TV americana. Oltre alla costosissima – e splendida – Roma (Rome), creata da Bruno Heller e prodotta da HBO, BBC e Rai Fiction dal 2005 al 2007, girata negli studi di Cinecittà, anche Spartacus ha raccontato il periodo intorno al 73 a. C., focalizzandosi ovviamente sulle gesta del gladiatore Spartaco nell’antica Capua.
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Fonte: TG