Home » TV » Azione & Avventura » Sugar: la recensione degli 8 episodi della serie noir con Colin Farrell (su Apple TV+)

Voto: 6.5/10 Titolo originale: Sugar , uscita: 04-04-2024. Stagioni: 1.

Sugar: la recensione degli 8 episodi della serie noir con Colin Farrell (su Apple TV+)

10/04/2024 recensione serie tv di Marco Tedesco

Fernando Meirelles orchestra un'opera che rispetta fedelmente tutti i dettami del genere e che si fa apprezzare soprattutto per la prova del suo protagonista

Sugar (2024) serie colin farrell

Il 47enne Colin Farrell riesce a incanalare la sua migliore versione di Humphrey Bogart in Sugar, miniserie poliziesca intinta nei cliché del genere noir diretta da Fernando Meirelles (City of God) appena finita in esclusiva nel catalogo di Apple TV+ (un nuovo episodio ogni venerdì).

Inizia in bianco e nero, prima di passare gradualmente al colore. Creata da Mark Protosevich (Io sono leggenda), la storia segue John Sugar (Farrell), un investigatore privato con un passato burrascoso che guida una macchina stilosa, si muove in modo disinvolto e sembra indossare solamente abiti firmati. Autodefinitosi un appassionato di cinema, si trova a suo agio bevendo whisky nei bar più malfamati della città.

E, anche se talvolta deve usare la violenza nel suo lavoro, non ci prova affatto gusto.

Sprizza un po’ più di allegria e di gentilezza rispetto ai soliti eroi cinici visti altrove nel noir – ma non è certo digiuno di rapide riflessioni e di malinconici pensieri che lo pongono saldamente in quella stessa tradizione.

Colin Farrell si unisce così a Matthew Rhys (Perry Mason) e Clive Owen (Monsieur Spade) nel gruppo di attori hollywoodiani di recente successo che stanno rispolverando il genere.

Sugar (2024) serie posterIn ogni caso, Sugar sfida costantemente il suo pubblico a chiedersi se il suo temperamento non sia soltanto una facciata.

Il detective sta indagando sul caso di Olivia Siegel (Sydney Chandler), una bella e ingenua ragazza scomparsa. Suo nonno, il leggendario produttore di Hollywood Jonathan Siegel (James Cromwell), ha incaricato proprio Sugar di trovarla. Così, gli 8 episodi esplorano il ventre squallido di uno scenario glamour.

Ah si, Sugar ha anche una sorta di segretaria, Ruby (Kirby Howell-Baptiste).

La serie è disseminata di monologhi permeati da toni mesti. “Trovo le persone smarrite, le riconduco a coloro che le cercano – quella parte del lavoro mi piace”, dice con la voce fuori campo, mentre in sottofondo si sente musica jazz.

“Fa sì che le occasionali risse col coltello e i completi rovinati abbiano un senso. È un lavoro duro, ma costante”, prosegue.

Parla anche della “tristezza negli occhi” di alcune persone che incontra.

Insomma, Sugar compila tutte le caselline giuste del genere noir, ma viaggia leggera e procede con sufficiente fluidità da non sembrare un semplice ‘compitino’. Gli spettatori avvezzi a queste atmosfere saranno in buone mani qui.

La storia è piena di colpi di scena e non è raccontata in ordine lineare; si sposta a suo piacimento nel tempo.

Ci sono molte dispute familiari e segreti da svelare: il padre produttore di Olivia, Bernie (Dennis Boutsikaris), non sembra troppo preoccupato per la sua scomparsa, e nemmeno il suo fratellastro, l’ex attore bambino Davy (Nate Corddry), o la sua matrigna, la madre di Davy (Anna Gunn), che garantiscono una lunga lista di sospettati (la voce fuori campo di Sugar riflette su come il viscido Davy sembri un “ragazzino spaventato”, anche se è adulto).

Detto questo, la serie non è certo priva di difetti. Ci mette troppo tempo a rivelare i segreti di Sugar e tiene gli spettatori in sospeso sul suo passato o stia solo fingendo. E il mistero su cosa sia successo davvero a Olivia non è particolarmente inventivo.

Sugar resta tuttavia lucida e ben gestita, e si sviluppa con naturale sicurezza. Avrebbe potuto non funzionare in presenza di un attore incapace al suo centro, ma Colin Farrell si dimostra una volta di più un interprete di prima classe. Le sue famose sopracciglia aggrottate si adattano perfettamente a un detective hard-boiled.

Tirando le somme, Sugar non reinventa quindi un bel nulla, ma resta ugualmente un’aggiunta al genere dignitosa, con un protagonista in versione noir sufficiente ad attirare – e mantenere – gli abbonati.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Sugar, su Apple TV+ dal 5 aprile: