Voto: 6.5/10 Titolo originale: The Enfield Poltergeist , uscita: 27-10-2023. Stagioni: 1.
The Enfield Poltergeist: la recensione dei 4 episodi della docuserie (su Apple Tv+)
30/10/2023 recensione serie tv The Enfield Poltergeist di Gioia Majuna
Un'opera che mescola finzione e testimonianze storiche per provare a far luce sullo storico caso 'soprannaturale' degli Hodgson

I fenomeni rappresentati in The Enfield Poltergeist – che adotta un approccio bizzarro ma intelligentemente ‘clinico’ al paranormale – divideranno gli abbonati di Apple TV+ per le stesse ragioni per cui gli investigatori furono divisi sul caso originale indagato in questa docuserie in 4 episodi: quanto si è disposti a ‘credere’? La popolare abitazione al 284 di Green Street a Londra è stata davvero il luogo di una spettrale infestazione tra il 1977 e il 79?
Oppure i ‘giochetti’ – mobilio volante, ragazze fluttuanti e una voce ultraterrena che sembrava provenire direttamente dall’oltretomba – erano parte di un elaborato scherzo? Alcuni si aggrapperanno a qualsiasi indizio della conferma di un Aldilà. Altri li negheranno, beh, fino alla morte.
A seconda della propria predisposizione, si sarà convinti o meno dal modo in cui gli eventi sono presentati in questa produzione. Ma badate bene, nessuna testa compie un giro di 360 gradi sul collo e Satana non viene mai invocato (L’esorcista di William Friedkin era uscito nei cinema nel 1973 e la fascinazione per le possessioni demoniache era ancora fresco nell’aria quando i primi rapporti su Enfield vennero redatti nell’agosto del 1977).
Basata in gran parte su ricostruzioni, The Enfield Poltergeist adotta un approccio innovativo: gli attori che interpretano Peggy Hodgson (Paula Benson) e i suoi figli – in particolare Janet (Olivia Booth-Ford), l’undicenne che sembrava essere il fulcro di tutte le strane forze che tormentavano la casa in questione – si ‘sincronizzano’ con le registrazioni contemporanee fatte da Maurice Grosse (Christopher Ettridge), l’investigatore più tenace del caso Enfield.
L’entusiasmo dell’uomo è però, probabilmente, un punto a suo sfavore. In qualità di nuovo membro della Società per la Ricerca Psichica di Londra, aveva infatti esercitato pressioni per ottenere un caso da esaminare. “Ad essere sinceri, era una vera e propria seccatura”, dice Hugh Pincott, allora membro anziano della società.
Ma ciò che Maurice Grosse sviluppò fu una delle indagini più approfondite e sconcertanti mai condotte sull’attività paranormale, un evento in cui decine di testimoni apparentemente disinteressati affermarono di aver visto mobili muoversi senza intervento umano e di aver sentito inspiegabili rumori e colpi.
In uno dei pochi casi in cui la serie si rifà a filmati d’epoca, una poliziotta testimonia di aver visto oggetti rotolare sul pavimento, apparentemente da soli. Il fatto che il suo racconto sia così concreto contribuisce a renderlo convincente.
Persino l’accademica Anita Gregory (Helen Anderson), costituzionalmente scettica, che fungeva da investigatrice per l’SPR, riferì che, sebbene la dimora degli Hodgson fosse essenzialmente compromessa dal suo grado di squallore domestico, era anche teatro – “plausibilmente” – di “qualche autentico avvenimento paranormale“.
Peggy, una madre divorziata che viveva in Green Street con tre dei suoi quattro figli (il quarto frequentava una scuola per giovani problematici), era in difficoltà, meditava il suicidio e i fantasmi non erano certo il suo unico cruccio.
Come saprete, gli eventi di Enfield hanno fornito la base per la trama di The Conjuring 2 del regista James Wan, anche se gli investigatori Ed e Lorraine Warren non furono affatto protagonisti del caso, almeno secondo The Enfield Poltergeist.
Maurice Grosse, il suo collega Guy Playfair (Christos Lawton), il fotografo del Daily Mirror Graham Morris (Max Lohan) e altri, sia su nastro che durante le interviste, testimoniano in prima persona gli avvenimenti ultraterreni di casa Hodgson. E lo stesso fanno Janet adulta e sua sorella Margaret, per le quali l’intera esperienza sembra essere stata una specie di brutto sogno e, esattamente come un sogno (o un incubo), in gran parte inspiegabile.
Resta il fatto che il formato docudrama è diabolicamente difficile da gestire, data la complessità del bilanciamento tra realtà e finzione, e a volte The Enfield Poltergeist sembra avere una crisi di identità. È sconcertante per lo spettatore quando una scena che non sarebbe fuori luogo in L’Esorcista viene improvvisamente interrotta da uno psicologo occhialuto.
In definitiva, ci troviamo comunque di fronte a un’esplorazione intelligente e ponderata dell’ossessione della società per il mondo degli spiriti, che riesce comunque regalare dei sani brividi in mezzo alla ricostruzione della soffocante noia imperante nella Gran Bretagna degli anni ’70, un mondo di mobili squallidi e silenziosa disperazione ricreati perfettamente.
Di seguito il trailer internazionale di The Enfield Poltergeist, su Apple TV+ dal 27 ottobre:
© Riproduzione riservata