Titolo originale: The Last of Us , uscita: 15-01-2023. Stagioni: 2.
The Last of Us e il dilemma del vaccino: Joel ha fatto la scelta giusta?
30/05/2025 news di Stella Delmattino
Una riflessione sul conflitto morale che definisce la serie

Il finale della prima stagione di The Last of Us ruota attorno a una scelta tanto intima quanto devastante: Joel salva Ellie, impedendo che venga sacrificata in un’operazione potenzialmente decisiva per il destino dell’umanità. Ma quella cura sarebbe davvero esistita?
Nel corso di un’intervista al podcast Sacred Symbols, Neil Druckmann, autore del videogioco e co-creatore della serie HBO, ha dissipato ogni dubbio:
“Tutto quello che posso dire è che la nostra intenzione era che riuscissero davvero a creare una cura — è questo che rende la decisione di Joel così interessante dal punto di vista filosofico.”
La conferma spezza ogni ambiguità narrativa: le Luci avevano davvero la capacità di sviluppare un vaccino partendo dall’immunità di Ellie. Il gesto di Joel, dunque, non è una scommessa sul futuro, ma una scelta lucida: profondamente personale, emotiva e devastante nelle conseguenze. Joel non salva solo Ellie: le nega la possibilità di scegliere.
Questa tensione morale viene affrontata apertamente anche dallo stesso Druckmann e da Craig Mazin, co-showrunner, che nel dialogo hanno espresso punti di vista diversi ma ugualmente umani:
“Abbiamo opinioni differenti su questo,” ha detto Druckmann. “Io credo che Joel abbia fatto la cosa giusta. Se fossi stato al suo posto, spero che avrei avuto il coraggio di fare quello che ha fatto per salvare mia figlia.”
Mazin ha replicato:
“È molto interessante, perché penso che anch’io, se fossi stato al suo posto, probabilmente avrei fatto la stessa cosa… ma mi piace pensare che non l’avrei fatto. È questo il conflitto morale che rende tutto così interessante.”
E infatti, la narrazione non concede soluzioni semplici. Il secondo arco della serie — e la morte di Joel per mano di Abby, figlia del chirurgo delle Luci — non è solo una vendetta, ma il prezzo di una scelta che ha spezzato più vite di quanto Joel stesso fosse disposto ad ammettere.
In un flashback mostrato nell’episodio The Price, Ellie affronta finalmente la verità e rinfaccia a Joel la sua decisione:
“Se mi fossi sacrificata, la mia vita avrebbe avuto un fottuto significato.”
Ma Joel le risponde, senza esitazioni:
“Lo rifarei altre mille volte.”
In quelle parole si riflette l’essenza stessa di The Last of Us: la tensione irrisolta tra amore e giustizia, tra sopravvivenza e senso del sacrificio. Joel non è un eroe, né un mostro. È un padre segnato dal dolore che ha deciso di non perdere un’altra figlia, anche a costo del mondo intero.
Come ha sottolineato Mazin,
“Il bello del finale è che non ti lascia via di fuga morale. Non ti permette di sentirti del tutto a posto.”
E in effetti, non si esce mai del tutto “a posto” da The Last of Us. È questo che la rende un’opera tanto potente quanto necessaria.
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