Curiosità e aneddoti sulla lavorazione dello spin-off di Spider-Man, con Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie Brock alle prese con un simbionte alieno alter ego ghiotto di pancreas umano
Diretto da Ruben Fleischer (Benvenuti a Zombieland) e scritto da Scott Rosenberg, Jeff Pinkner e Kelly Marcel, Venom (la nostra recensione) – che vede protagonisti Tom Hardy (Mad Max: Fury Road), Michelle Williams (Tutti i soldi del mondo) e Riz Ahmed (Rogue One: A Star Wars Story) e si basa sull’omonimo personaggio creato da David Michelinie e Todd McFarlane – è stato prodotto dalla Columbia Pictures in associazione con la Marvel e distribuito dalla Sony Pictures Releasing ed è stato pensato per essere il primo film riconducibile al Sony’s Marvel Universe.
Eddie Brock (Hardy) diventa l’ospite del simbionte alieno Venom. Da giornalista, Eddie ha cercato di smascherare il famigerato fondatore della Life Foundation, il geniale Carlton Drake (Ahmed), e questa ossessione ha rovinato la sua carriera e il rapporto con la sua fidanzata, Anne Weying (Williams). Dopo aver indagato su uno degli esperimenti di Drake, l’alieno Venom, Eddie vede fondersi il suo corpo con l’alieno simbionte, ed assume improvvisamente dei nuovi incredibili super poteri oltre alla possibilità di fare qualsiasi cosa desideri. Contorto, oscuro, imprevedibile e alimentato dalla rabbia, Venom porta Eddie a lottare per il controllo di queste abilità pericolose che considera anche emancipanti e inebrianti. Mentre Eddie e Venom hanno bisogno l’uno dell’altro per ottenere ciò che vogliono, diventano sempre più interconnessi – dove finisce Eddie e inizia Venom?
Di seguito, nelle 29 cose da sapere, scoprite curiosità e aneddoti sulla lavorazione di Venom:
1) Tom Hardy ha rivelato che sono stati tagliati 30/40 minuti dal montaggio finale.
2) Venom è ambientato nello stesso universo di Spider-Man: Homecoming del 2017.
3) Sul set, durante la produzione, il team dei VFX ha avuto a disposizione una controfigura di Tom Hardy alta circa 2 metri, che arrivava ad esser ancor più alta con un casco su cui era posizionata una sfera di riferimento dei VFX. Quest’ultima era il punto in cui doveva guardare il cast quando interagiva con Venom; dal momento che riflette la sede dei suoi occhi, la creatura in effetti misurava circa 2.2 metri di altezza.
5) Il set dove si svolge l’ultimo combattimento del film ha costretto i membri del cast su impianti di cavi metallici, con prestazioni molto fisiche. Nonostante il blue screen circondasse gli attori, il gantry è stato costruito praticamente su una pendenza di 30 gradi, in modo che gli attori potessero interagire, cadere e rotolare giù.
6) E’ stata necessaria per le riprese una ricostruzione parziale dei piloni del Golden Gate Bridge e del Bay Bridge.
7) Sono state effettuate scansioni in 3D di tutti i protagonisti, catturate da 130 fotocamere DSLR che si attivavano in una frazione di secondo, trovando tutti i punti di contatto tra le immagini e creandone una versione in 3D ad alta risoluzione. In questo modo, qualsiasi membro del cast poteva essere creato in CGI e completamente renderizzato in 3D.
9) Koff e il suo team hanno creato singoli file per i dialoghi di Venom, aggiungendo degli effetti speciali alla sua voce per renderla più inquietante. Hardy, da un auricolare ascoltava la voce e il dialogo di Venom rivolto a lui durante la scena. L’auricolare nell’orecchio di Hardy significava che nessuno degli altri attori sulla scena poteva sentire Venom.
10) Ha detto Ruben Fleischer: “Il direttore della fotografia Matthew Libati ed io abbiamo parlato molto di diversi film nella fase di preparazione dell’aspetto di questo progetto, ed abbiamo optato per l’atmosfera di un film horror di John Carpenter degli anni ’80 – molto crudo ma bello, e ispirato ai fumetti.
11) Mesi prima che iniziassero le riprese, nella sua casa di Londra, Tom Hardy si è sottoposto ad un rigido regime di Mixed Martial Arts per essere completamente preparato. Il coordinatore degli stunt Chris O’Hara ha dichiarato: “Le tecniche di MMA di Tom si concentravano su pugni, calci, lanci al volo … e si è allenato come un matto. Tutto quel duro lavoro nel Regno Unito ne è sicuramente valso la pena per il film. Anche la sua fermezza e il suo autocontrollo, quando non c’è CGI ed è solo uno contro uno, sono stati davvero straordinari”. Ha poi aggiunto: “Nella maggior parte degli stunt delle lotte è due contro uno, un po’ diverso da un normale combattimento, poiché dobbiamo sempre considerare Venom nell’azione. Tom è un vero uomo e gli piace interpretare personalmente le azioni. Ha una grande controfigura in Jacob Tomuri, ma comunque cerca di fare lui stesso tutto il possibile“.
13) Lo scenografo Oliver Scholl e il suo team hanno avuto un breve tempo di preparazione, due mesi, per dare vita al laboratorio della Life Foundation. La struttura ha due modalità: in quella ‘fuori orario’ appare molto buio, mentre nella modalità orario di lavoro, è ben illuminato. Ha detto: “Lo spazio del laboratorio era disorientante. Per me è diventato come il film muto horror tedesco degli anni ’20, Il gabinetto del dott. Caligari: un posto in cui può accadere qualsiasi cosa, o l’interno di un labirinto in cui potresti perderti”.
14) Un ulteriore set della Life Foundation è un luogo del mondo reale: si tratta dell’ingresso, dove Carlton Drake spiega a dei bambini tutto ciò che riguarda la scienza, dal lancio orbitale alla chimica interstellare. Questa scena è stata girata nell’edificio dell’American Cancer Society ad Atlanta, un luogo progettato dal famoso architetto neofuturista John Portman.
16) Molti degli abiti per il film sono stati creati da zero, la tuta di volo per la scena dell’astronave non fa eccezione. La costumista Kelli Jones non voleva semplicemente affittare una tuta della NASA, e il budget / i limiti di tempo impedivano comunque tale opzione. Così ha disegnato 30 modelli di tute per il regista Ruben Fleischer, che ne ha scelto uno e la Jones ne ha cuciti 3 in diversi tessuti, fino a quando non è stato deciso il vestito dell’eroe. Altrettanto creati intenzionalmente da zero, sono stati i camici da laboratorio della Life Foundation. Tutti su misura, più aderenti e con risvolti leggermente più fini del normale.
18) Sono presenti nel film anche dei Dodge Jeep Cherokee SRT guidati dai mercenari di Carlton Drakes. Questi veicoli normalmente funzionano a 480 cavalli, ma Ryan e la sua squadra li hanno potenziati a 707 cavalli, per sostenere le sequenze dell’inseguimento.
19) Louis Thomas Hardy, il figlio di 10 anni del protagonista, era già prima un grande fan di Venom e ha ‘aiutato’ il papà ad entrare meglio nel personaggio, consigliandolo e raccontandogli le sue varie sfaccettature.
20) La Sony aveva preso in considerazione Finn Wittrock (American Horror Story) per il ruolo di Venom; Walton Goggins, Jim Carrey, Cameron Monaghan e Alan Tudyk per Carnage.
21) In origine si era pensato di renderlo R-rated, ma è stato in seguito preferito il più morbido PG-13 così da facilitare l’eventuale crossover con i nuovi film di Spider-Man in futuro.
24) Il protagonista ha detto di essersi ispirato per la sua performance come Eddie Brock / Venom a Woody Allen, Conor McGregor e al rapper Redman.
25) Alex Kurtzman (La Mummia) e Dante Harper erano stati inizialmente contattati per rispettivamente dirigere e scrivere il film.
26) Il personaggio interpretato da Jenny Slate, Dora Skirth, è stato creato appositamente per il lungometraggio.
27) Originariamente, Tom Hardy avrebbe dovuto interpretare Venom con la motion-capture, ma questa idea è stata scartata perchè i lineamenti facciali del simbionte non potevano essere imitati.
28) I filmmaker hanno citato i cruciali archi narrativi a fumetti Protettore Letale (Lethal Protector) e Il pianeta dei simbionti (Planet of the Symbiotes) come influenze per il film.
29) Sono presenti 2 scene dopo i titoli di coda.
Di seguito il secondo full trailer italiano e internazionale (che ci permette di apprezzare le voci originali) di Venom, nei nostri cinema dal 4 ottobre: