Chiacchierando con Mads Mikkelsen (Como Fun 2024): da Bruce Lee a Corto Maltese, passando per gli zombi
23/04/2024 news di Luca Zanovello
L'attore danese, ospite d'onore dell'edizione, ha risposto a numerose domande, parlando di cinema, serie TV e di passioni personali
“Non voglio deludervi, ma non sono mai stato un grande fan dei videogames …”. Così ha esordito Mads Mikkelsen, ospite d’onore della convention Como Fun 2024 andata in scena lo scorso weekend (20-21 aprile).
L’attore danese classe 1965 ha ripercorso la sua carriera proprio partendo dall’esperienza di Death Stranding, videogioco fanta / post-apocalittico ideato e diretto dal maestro Hideo Kojima (Metal Gear) in cui interpreta – tramite motion capture – il personaggio del capitano delle Forze Speciali U.S.A. Cliff Unger.
È stata comunque un’esperienza intrigante sia dal punto di vista artistico che tecnologic; l’incontro con Kojima è stato qualcosa di straordinario. Lui ha una visione creativa trasversale, profondamente cinematografica, e non vedo l’ora che le nostre strade si incrocino nuovamente.
Mads Mikkelsen è tra i pochissimi attori a vantare la partecipazione in tutte le saghe contemporanee di maggior successo commerciale, da Star Wars (Rogue One) a Harry Potter (lo spin-off Animali Fantastici), dalla Marvel (Doctor Strange) a 007 (Casino Royale) fino al recentissimo Indiana Jones e il Quadrante del Destino.
Eppure, il fronte nerd oltranzista rischia di essere deluso:
Sono orgoglioso di questo “primato”, ma in realtà sono ruoli che non ho cercato a tutti i costi. L’adolescente Mads non è cresciuto col mito di Star Wars, né quello di Bond, e tutto quello che so riguardo Harry Potter e dintorni lo devo a mia figlia, che è una grande fan di libri e film.
Le mie due grandi passioni erano i film di kung-fu, in particolar modo quelli con Bruce Lee, e le avventure di Indiana Jones. Per questo quando ho ricevuto la chiamata da James Mangold per interpretare il malvagio Dr. Voller dell’ultimo capitolo, ho gridato di gioia!.
A proposito, come mai viene chiamato così spesso ad interpretare villains o quantomeno personaggi con un lato diabolico?
Non saprei, forse il mio sguardo e il mio accento straniero suscitano un po’ di inquietudine nel pubblico, soprattutto quello americano… Ma non vorrei finire per fare sempre il bad guy, anche perché si sa, il cattivo alla fine spesso muore!
Un caso a parte è Hannibal Lecter nella serie Hannibal: quel ruolo l’ho desiderato profondamente, pochi personaggi nel cinema hanno una tale ambiguità, un tale fascino, un tessuto cerebrale così conturbante e sfaccettato. È stato un privilegio interpretarlo per tre anni…
Il suo ruolo in Animali Fantastici – I Segreti di Silente invece è stato una sfida molto particolare: innestarsi in una saga “ereditando” il personaggio interpretato nel capitolo precedente da un altro grande attore
È vero, ricevere il testimone di Johnny Depp è stato nel contempo un onore ma anche un compito inedito e complicato. Serviva raccogliere il suo grande lavoro ma dovevo giocoforza spingere Grindelwald in una direzione impercettibilmente ma inevitabilmente differente. In quel caso, la continuità registica è fondamentale per integrare chi arriva dopo con il mosaico del cast e della storia e David Yates in questo è stato esemplare.
C’è un personaggio del mondo del fumetto, che le piacerebbe interpretare?
Sono fan di Hugo Pratt e di Corto Maltese, sarebbe un sogno interpretare quel personaggio in un film. Sempre ammesso che un regista e il pubblico accettino un Corto Maltese danese e sessantenne!
Ed un ruolo cinematografico che ancora le manca?
Non voglio smettere di recitare prima di aver interpretato uno zombi … Magari uno di quelli che non si beccano una fucilata nella prima scena, ecco… Tutte le opere sugli zombi occupano un posto speciale nel mio cuore. E ci vorrei anche qualche bolide. Sì, un bel film con tanti zombie e grosse macchine.
Prima di – ed attorno a – Hollywood, Mads Mikkelsen è stato ed è portabandiera del cinema di Danimarca, dagli esordi con il Pusher di Refn a Il Sospetto di Vinterberg, che gli è valso il premio come Miglior Attore a Cannes 2012
Questi grandi autori mi hanno lanciato e hanno proiettato il cinema danese verso l’attenzione del pubblico globale. Per questo gli sono doppiamente grato. E forse il personaggio de Il Sospetto, il maestro di asilo accusato ingiustamente di molestie, è il ruolo più prezioso della mia carriera. Come me, tanti hanno visto in lui una tragica verità: la vita di una persona comune è fragile, tremendamente vulnerabile, esposta ad essere ribaltata o annientata a causa di fattori che non sono e non potranno mai essere interamente sotto il nostro controllo.
Manca un solo grande autore danese nel suo CV …
Ahhh Lars! (Von Trier ndr). Lo amo, è un pazzo ed un genio. Mi è piaciuto ogni suo film, dal Dogma ad oggi. Semplicemente, non è mai capitato… Se mi telefonasse e mi offrisse una collaborazione risponderei presente… Forse non ha il mio numero!
E’ vero che è un grande sportivo ed un fan del calcio?
Assolutamente! Amo soprattutto la pallamano e il calcio. Tra l’altro so che la squadra della vostra città, il Como, sta facendo una grande stagione, complimenti! Ecco, un altro sogno sarebbe stato giocare a calcio a buoni livelli… Ma anche qui non è arrivata la giusta chiamata, mi sa che neanche il Barcellona ha il mio numero!
In chiusura, un accenno a un progetto futuro
Dopo Hannibal tornerò a lavorare con Bryan Fuller in un dramma/horror dal titolo Dust Bunny. È la storia di una bambina tormentata dal classico “mostro sotto al letto” e io, che sono il suo vicino di casa, intervengo per salvarla. O provo a farlo…
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