Voto: 5/10 Titolo originale: Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore , uscita: 06-04-2022. Budget: $200,000,000. Regista: David Yates.
Animali Fantastici – I Segreti di Silente: la recensione del terzo film, diretto da David Yates
13/04/2022 recensione film Animali fantastici - I segreti di Silente di William Maga
Stavolta ha il volto di Mads Mikkelsen il cattivo da sconfiggere, ma la saga procede senza grandi scossoni e con scelte di scrittura piuttosto infelici
Animali Fantastici – I Segreti di Silente (Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore) segue le orme di Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald (la recensione) in quanto, proprio come il predecessore del 2018 non presentava praticamente alcun crimine, questo terzo capitolo del franchise prequel della saga di Harry Potter non vanta alcun autentico segreto.
La rivelazione che Silente è gay non è certo né clamorosa in se (dal momento che era apertamente implicito già nel precedente film, peraltro dopo anni di dichiarazioni pubbliche della stessa J.K. Rowling …), né quel tipo di espediente narrativo che potrà interessare davvero a qualcuno che non sia meramente ascrivibile ai più irriducibili dei potterofili. Funzionale ma mai ‘magico’, questo prodotto hollywoodiano teso a spremere ulteriormente una property dalle uova d’oro ci ricorda, se mai ce ne fosse bisogno a 21 anni dall’esordio cinematografico della saga, che tutte le cose buone dovrebbero avere – a un certo punto – una meritata fine, e non tenute in vita coi macchinari.
Diretto sempre da David Yates, che con questo arrivato a sette film della serie, Animali Fantastici – I Segreti di Silente non include né personaggi trans né sentimenti anti-trans, il che dovrebbe impedirgli di prendere la ribalta nell’infinita ‘guerra TERF’ tra la creatrice e co-sceneggiatrice e i fan. Ciò che ha, per fortuna, è una trama considerevolmente meno contorta di quella di I Crimini di Grindelwald, che si era immotivatamente aggrovigliata.
Il veterano del franchise Steve Kloves e J.K. Rowling snelliscono infatti lo script per quanto umanamente possibile, garantendo lo slancio che era stato assente ingiustificato nel 2018. In termini di ritmo, Animali Fantastici – I Segreti di Silente si dimostra relativamente spedito, e se ancora si impantana in alcune deviazioni non necessarie, generalmente mantiene la rotta per tutto il minutaggio, culminando in una conclusione tanto dolce quanto soddisfacente.
Riprendendo da dove I crimini di Grindelwald si era interrotto, I segreti di Silente vede il professore di Hogwarts Albus Silente (Jude Law) arruolare l’uomo che sussurra alle bestiole Newt Scamander (Eddie Redmayne), suo fratello Theseus (Callum Turner), il fornaio babbano Jacob Kowalski (Dan Fogler) e altri due maghi – Lally Hicks (Jessica Williams) e Yusuf Kama (William Nadylam) – per un incarico di fondamentale importanza per i due mondi: sventare i piani del perfido Gellert Grindelwald (Mads Mikkelsen), che vuole muovere guerra al genere umano per consolidare il posto dei maghi in cima alla catena alimentare evolutiva.
Silente non può sconfiggere personalmente Grindelwald perché, quando erano giovani amanti, hanno stretto un patto magico che impedisce loro di impegnarsi in uno scontro diretto – un twist piuttosto conveniente (portato avanti dal film precedente) che viene ulteriormente ‘complicato’ dall’ottenimento e conseguente uccisione da parte del malvagio stregone di una creatura magica in grado di conferire la capacità di vedere nel futuro. Per far fronte a questa situazione, Silente escogita allora un intricato piano che nessuno dei suoi complici riesce a capire completamente, innescando mosse e motivazioni confuse che Grindelwald non sarà in grado di decifrare e anticipare.
Non c’è alcuna menzione del fatto che Grindelwald ora abbia le sembianze di Mads Mikkelsen piuttosto che quelle di Johnny Depp, e questa non è l’unica cosa elusa da Animali Fantastici – I Segreti di Silente; anche la messa in disparte della co-leader originaria del franchise Katherine Waterston è dolorosamente evidente. E tale ‘goffaggine’ di intenti si sente anche altrove, sia in Jessica Williams che assume il ruolo che fu di Zoë Kravitz nei panni dell’eroica persona di colore (e apparente interesse romantico di Theseus), sia in Queenie (Alison Sudol) che si ostini a stare artificiosamente al fianco di Grindelwald nonostante voglia passare la vita insieme all’amato Jacob, o SPOILER nella comoda scoperta che la creatura che dona a Grindelwald la preveggenza ha un gemello che finisce nelle mani di Newt (dandogli così un’arma per contrastare il potere del suo avversario).
Come avvenuto pure con le precedenti sceneggiature della saga di Animali Fantastici, c’è la sensazione che J.K. Rowling stia man mano inventando nuove regole e paradigmi e poi escogiti immediatamente modi convenienti per aggirarli, il che neutralizza una buona parte della posta in gioco drammatica.
Grindelwald è un tiranno in odore di fanatismo, e I segreti di Silente presenta la sua ascesa politica secondi ovvi termini nazisti (anche per il periodo storico in cui si muove), con il ministero della magia della Germania che cospira per renderlo un candidato eleggibile come leader del mondo dei maghi. Come Grindelwald possa conciliare le sue aspirazioni hitleriane e la sua omosessualità, tuttavia, non viene mai affrontato adeguatamente – e, peraltro, nemmeno l’orrore dell’ebreo Jacob per questa piega imprevedibile degli eventi – così come la nascita del rapporto tra Silente e Grindelwald (e la sua causa) viene appena appena sfiorata per evitare che qualcuno possa prestare troppa attenzione alla sua implausibilità.
David Yates dal canto suo prova a distrarre il pubblico dal concentrarsi su elementi inverosimili e/o illogici facendo largo uso di sfarzosa CGI. Il risultato è spesso impressionante, anche se in un modo ormai molto familiare.
Una lacuna fondamentale dell’intero franchise di Animali Fantastici è che, a differenza della saga di Harry Potter, il rapporto di Newt rispetto alla più grande battaglia decisiva contro il Male (aka Grindelwald) è solamente tangenziale; invece di avere una vera connessione personale con la lotta (come accadeva tra Harry e Voldemort), lui è semplicemente un bravo ragazzo trovatosi nel mezzo e travolto di una tempesta sociopolitica di immani proporzioni.
Eddie Redmayne continua nell’interpretare Newt come uno stramboide, ma sembra meno centrale nella storia rispetto al passato, dato che J.K. Rowling rende qui lui e la sua coorte delle mere pedine ‘cieche’ al soldo di Silente, che non è nemmeno una presenza molto carismatica, nonostante la scrittrice lo doti di un bagaglio aggiuntivo di tragedia familiare e Jude Law lo incarni con la giusta miscela di nobiltà, compostezza e animo.
Nonostante il titolo, Silente è un simpatico burattinaio non propriamente enigmatico, anche quando si tratta della sua preferenza per gli uomini, un argomento che discute con la disinvoltura di qualcuno che non pensa di dire qualcosa di sorprendente a chi lo ascolta.
Sostituendo le acconciature e i costumi bizzarri di Johnny Depp con uno stile più classico fatto di giacca e cravatta, Mads Mikkelsen è invece l’aspetto migliore de I segreti di Silente. Eppure gli viene negata l’opportunità di ravvivare veramente questo racconto, che preferisce perdere tempo con il tirapiedi di Grindelwald – e presunta ‘arma di distruzione’ di Silente – Credence Barebone (Ezra Miller), una comparsa noiosamente petulante che, come quasi tutti gli altri, si presenta in gioco come un semplice dispositivo narrativo mascherato da persona in carne ed ossa.
Il fatto che si possa capire cosa sta succedendo con largo anticipo, nonostante la patina superficiale da spy thriller, è in effetti, specie alla luce delle complicazioni di I Crimini di Grindelwald, un piccolo sollievo. E la gestione di David Yates rimane diligente, costellata di momenti lucidamente fantasiosi che non soverchiano mai il materiale emotivo, che riesce ad emergere.
Sfortunatamente, le manovre a orologeria di questa saga (mancano ancora tre capitoli, pare) sono così rozze che non c’è suspense durante i momenti di pericolo, e parimenti nessuna esaltazione per quelli di trionfo. È – nel bene o nel male – semplicemente un altro tassello dello stesso show che J.K. Rowling ci vende da un paio di decenni, portato avanti con ragionevole brio ma ormai generatore di un’eccitazione che va via via affievolendosi.
Di seguito trovate il trailer italiano di Animali Fantastici – I Segreti di Silente, nei nostri cinema il 13 aprile:
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