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David Cronenberg: “La sala cinematografica è morta; una lunga serie per Netflix nel mio futuro”

16/07/2018 news di Redazione Il Cineocchio

Il regista canadese ha spiegato come a suo modo di vedere il cinema si stia evolvendo e come lo streaming seriale sia ora la via da seguire per un autore che ha molto da dire

Il canadese David Cronenberg, regista di opere controverse e seminali come La Mosca, Videodrome e Il Pasto Nudo, prima di ricevere il Leone d’Oro alla Carriera alla prossima Mostra del Cinema di Venezia ha fatto recentemente tappa al Neuchatel International Fantasy Film Festival, dove è stato presidente della giuria internazionale.

Intervistato circa lo stato di salute del cinema attuale, il regista 75enne ha dichiarato:

Non vado più al cinema. [Qui a Neuchâtel] ho visto più film di quanti ne abbia visti negli ultimi cinque anni. [La giuria] vede 16 film. Non penso di essere stato in una sala cinematografica 16 volte negli ultimi cinque anni. In questo senso, per me, quel cinema è già morto. Tuttavia, il fare cinema non è morto. La creazione di immagini non è morta. Il cinema diventa qualcos’altro. Non è più la cattedrale in cui ti rechi e dove sei in comunione con molte altre persone. 

David Cronenberg ha rivelato invece di essere un grande appassionato di Netflix:

[Netflix] ha i suoi algoritmi e so che si è presa la sua dose di bastonate per questo motivo. Le persone hanno provato a suggerire che gli algoritmi siano usati per decidere quali progetti approvare e quali no, ma ho parlato con alcune persone di Netflix. Dicono – e io gli credo – che ciò non sia assolutamente vero. Possono dare diversi suggerimenti a diversi membri della stessa famiglia nella stessa casa. Sanno chi è che sta guardando [un film o una serie TV]. Ma quando si tratta di dire sì o no a una serie o a un film, si fa un faccia a faccia con dell’interazione umana, non si usa un algoritmo.

Il regista non ha ancora lavorato con il gigante dello streaming, ma ha sottolineato che spera di realizzare presto una serie drammatica:

Ci sto pensando seriamente. Ho alcune cose che vorrei dire.

David Cronenberg ha anche paragonato uno show di Netflix a un romanzo:

Ho iniziato a pensare che forse l’equivalente cinematografico di un romanzo sia in realtà una serie Netflix che potrebbe andare avanti per cinque o sette anni. Davvero, questa è una nuova forma d’arte. Non è come per le vecchie serie televisive. Sto vedendo alcuni show che penso siano davvero brillanti, come Babylon Berlin di Tom Tykwer. Fantastico – e proprio come un romanzo. Ritengo che forse il cinema, così come lo conosciamo, sia come un racconto breve, ma se vuoi scrivere un romanzo, allora devi girare una serie TV. Ho iniziato a pensare che forse non ho finito di fare cinema esattamente se pensiamo al cinema che si sta evolvendo … è possibile che invece di scrivere un romanzo decida di girare una serie per Netflix.

I più attenti sapranno che il romanzo d’esordio del 2014 di Cronenberg, intitolato Consumed (pubblicato in Italia col titolo ‘Divorati‘) è già stato opzionato ed è destinato ad essere trasformato in una serie dalla AMC. Lo stesso scrittore non sarà tuttavia direttamente coinvolto nello sviluppo:

Ho messo in chiaro che non volevo scrivere la versione seriale del mio libro. Potrei forse fare il produttore esecutivo o qualcosa del genere.

Di seguito il trailer italiano dell’ultimo film diretto da David Cronenberg, Maps to the Stars del 2014:

Fonte: SD