Home » Cinema » Horror & Thriller » David S. Goyer su Blade (1998): “La New Line voleva un protagonista bianco”

Titolo originale: Blade , uscita: 21-08-1998. Budget: $45,000,000. Regista: Stephen Norrington.

David S. Goyer su Blade (1998): “La New Line voleva un protagonista bianco”

24/07/2018 news di Redazione Il Cineocchio

Lo sceneggiatore del film sul 'Diurno' ha rivelato non solo che Wesley Snipes non fu subito la prima scelta, ma che lo studio aveva pensato a un whitewashing ante litteram

Wesley Snipes in Blade (1998) film

Molto prima di Black Panther c’era Blade, un film di riferimento non solo per gli eroi neri sul grande schermo, ma anche per gli adattamenti dei fumetti in generale. Successo strepitoso molto prima che il regno di dominazione incontrastata al botteghino della Marvel iniziasse veramente, il film del 1998 diretto da Stephen Norrington vedeva protagonista Wesley Snipes nei panni del cacciatore di vampiri immune agli effetti della luce solare del titolo, un ruolo che avrebbe interpretato anche in due capitoli successivi.

In una recente intervista, lo sceneggiatore David S. Goyer ha rivelato che la New Line – dopo aver preventivato un flop – non fu da subito convinta del casting di Snipes. Secondo Goyer, uno dei capi dello studio – di cui non viene svelato il nome – a un certo punto della pre-produzione gli chiese infatti di immaginare il personaggio come bianco anziché nero come nei fumetti. Queste le parole dello sceneggiatore:

Blade.jpgSuggerii Blade come una trilogia. Ricordo che entrai e dissi ‘Sto per regalarvi lo Star Wars dei film coi vampiri neri‘. Così lo rappresentai come una faida animosa razziale tra i sangue puro e i vampiri invece trasformati, i giovani rampanti come il Diacono Frost [Stephen Dorff].

E allo stesso tempo volevo parlare di razza in modo sovversivo, e la sceneggiatura giocava appunto con questa idea di mezza-razza, o se preferite – avere un piede in ciascun mondo e non essere accettati da nessuno dei due.

Ha quindi continuato:

A un certo punto, lo [studio] è venuto da noi ci chiese: ‘Blade può essere bianco?‘ E io risposi: ‘Assolutamente no, ca**o. Cioè, è semplicemente un’idea terribile. Non si può fare!.’

Dopo che David S. Goyer riuscì a convincere i vertici, questi si offrirono allora di investire più dollari qualora fosse stato preso un attore dal nome altisonante per il ruolo principale, ma lo sceneggiatore si impuntò nuovamente, rimanendo fedele alla sua visione del film:

[Il responsabile del New Line Studio] Mike DeLuca dichiarò: ‘Lo girerò per 40 milioni di dollari se riuscirai a ottenere il sì di Denzel Washington, 35 milioni se riuscirai a ottenere quello di Wesley Snipes e 20 milioni se riuscirai ad ottenere Laurence Fishburne.’ E così fu. Volevamo Wesley’.

Interpellato immediatamente dopo questa clamorosa rivelazione circa il possibile whitewashing di Blade, Wesley Snipes ha confermato che non avesse idea di come fossero andate le cose:

Non ero a conoscenza di questa storia. Riuscite a immaginare il creativo che ci ha pensato? Non sarebbe stata la stessa cosa! Questo è sicuro, baby. Non sarebbe stato così cool, lasciate che ve lo dica. 

Di seguito il trailer di Blade:

Fonte: EW

Jack Kesy, Jefferson White e Adeline Rudolph in Hellboy The Crooked Man (2024) film
Horror & Thriller

Hellboy: The Crooked Man, la recensione del film diretto da Brian Taylor

di William Maga

Jack Ksy è il nuovo Red di un adattamento più oscuro e contenuto che, tra atmosfere gotiche e CGI discutibile, non riesce però a convincere del tutto

Tom Atkins in Dimensione terrore (1986)
Horror & Thriller

Dossier: Dimensione Terrore di Fred Dekker, un esordio nel fanta-horror amorevolmente sgangherato

di Marco Tedesco

Un piccolo cult del 1986 che mescola alieni, zombie e assurdità narrative, con una performance indimenticabile di Tom Atkins

don't move film 2024 netflix
Horror & Thriller

Don’t Move: la recensione del film thriller di Schindler e Netto, produce Raimi (su Netflix)

di Gioia Majuna

Kelsey Asbille e Finn Wittrock sono al centro di un'opera che tenta di esplorare il tema dell'autonomia femminile, ma finisce per offrire una visione limitata e soffocante della protagonista

Ving Rhames e Sarah Polley in L'alba dei morti viventi (2004) film
Horror & Thriller

Dossier: L’alba dei morti viventi del 2004, prove di carriera per Snyder e Gunn

di Marco Tedesco

Già nella rivisitazione del classico di Romero, il regista e lo sceneggiatore mostravano tutte le tematiche e le dinamiche che avrebbero caratterizzato i loro lavori successivi