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Dossier: Blumhouse e il classico horror della Universal che non vuole rifare

07/12/2024 news di Redazione Il Cineocchio

Lo ha spiegato Jason Blum

mostri classici universal

Blumhouse Productions, una delle case di produzione più prolifiche nel genere horror, ha avuto un successo altalenante con remake e sequel di classici del terrore. Da una parte ci sono stati risultati deludenti come L’esorcista – Il credente, ma anche reboot impressionanti come L’uomo invisibile di Leigh Whannell e la controversa trilogia di Halloween di David Gordon Green.

Tuttavia, nonostante la propensione della compagnia di Jason Blum a riportare in vita proprietà iconiche, ci sono alcuni classici dell’horror che restano fuori dai suoi progetti. Uno di questi è il film del 1935 La moglie di Frankenstein.

In un’intervista con Den of Geek, Jason Blum ha spiegato perché Blumhouse non ha intenzione di rifare La moglie di Frankenstein, affermando che la visione del film non si allinea con l’approccio che il suo studio adotta per i mostri classici della Universal:

Non so davvero cosa potremmo fare con quel film; è una questione da valutare caso per caso. Era sempre un po’ divertente o un po’ camp, e non sono mai riuscito a trovare un modo per trasformarlo in un horror serio, quindi non lo abbiamo affrontato.”

la sposa di frankenstein 1935 filmSebbene Blumhouse abbia prodotto commedie horror di successo come Freaky e Auguri per la tua morte, è sorprendente scoprire che Blum non sia interessato a trasformare La moglie di Frankenstein in un film divertente. Tuttavia, è anche rassicurante sapere che Blum non vuole sfruttare proprietà popolari solo per mera convenienza commerciale, preferendo invece mantenere il tono spaventoso e autentico dei mostri della Universal.

Jason Blum e la difficoltà di modernizzare La moglie di Frankenstein

Il prossimo progetto di Blumhouse è un reboot sanguinolento di Wolf Man, con Leigh Whannell che torna a esplorare l’universo dei mostri della Universal dopo il successo di L’uomo invisibile. Nell’intervista con Den of Geek, Blum ha spiegato che sono questi i tipi di remake che lo ispirano e che definiscono la visione del suo studio per il genere horror:

“Ho sempre pensato che, se L’uomo invisibile avesse funzionato, mi sarebbe piaciuto provare con L’uomo lupo e fare con lui quello che Leigh ha fatto con L’uomo invisibile. Lo descriverei come prendere il mostro e non trasformarlo in un film per tutti, ma riportarlo alle sue radici, un vero film horror.”

Questa filosofia di riportare i mostri classici al loro nucleo spaventoso è ciò che guida Blumhouse, e La moglie di Frankenstein, con il suo tono campy e ironico, non sembra adattarsi a questa visione.

Il futuro di Frankenstein e i progetti in cantiere

Nonostante la riluttanza di Blum a lavorare su La moglie di Frankenstein, il produttore non esclude di realizzare un film su Frankenstein in futuro. Tuttavia, al momento, il progetto non è una priorità, in parte perché Guillermo del Toro sta già dirigendo un adattamento del classico per Netflix, previsto per il 2025. Inoltre, Maggie Gyllenhaal sta lavorando a un altro progetto, The Bride!, che darà un tocco musicale alla storia de La moglie di Frankenstein, in uscita l’anno prossimo.

Questi nuovi adattamenti dimostrano che, anche se Blumhouse non è interessata, la leggenda della “sposa” troverà comunque il suo spazio sul grande schermo, con prospettive diverse che promettono di rinnovare l’interesse per il personaggio.

Di seguito trovate il trailer di Wolf Man: