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Dossier: i baffi di Henry Cavill e la guerra tra studi hollywoodiani

16/11/2024 news di Redazione Il Cineocchio

Paramount vs. Warner Bros. e una questione di CGI

henry cavill baffi

A Hollywood esiste una storia tanto intrigante quanto singolare, legata ai peli sul viso degli attori. Da quando esistono i film, il modo in cui attori e registi affrontano barbe e baffi sui volti dei protagonisti ha generato tensioni e controversie dietro le quinte, creando un curioso sottofondo che continua ancora oggi.

Già alla fine degli anni ’40, questo insolito argomento divenne oggetto di dibattito quando un dirigente della Fox cercò di pagare ben 25.000 dollari pur di far radere Gregory Peck per Romantico avventuriero. La preoccupazione del dirigente era che un volto irsuto potesse alienare gli spettatori più conservatori dell’epoca, ritenendo che un attore barbuto fosse poco accettabile per il grande pubblico.

L’episodio riflette il timore diffuso tra i produttori cinematografici di compromettere l’immagine degli attori o dei film stessi.

Negli anni successivi, le controversie non si placarono. Nel 1978, il regista Richard Donner riuscì a convincere Gene Hackman a radersi i baffi per interpretare il personaggio di Lex Luthor in Superman. Donner temeva infatti che i baffi avrebbero potuto distrarre il pubblico, compromettendo l’impatto e l’efficacia della performance dell’attore in un ruolo così iconico.

Questa preoccupazione dimostra quanto i registi siano consapevoli dell’impatto visivo che un dettaglio apparentemente banale come i baffi può avere sull’esperienza dello spettatore.

Negli anni ’90, la questione riemerse in modo piuttosto acceso. Kurt Russell presentò dei baffi folti e imponenti per il suo ruolo da cowboy in Tombstone, un look che, seppur in linea con l’estetica del personaggio, portò a una discussione con il regista George P. Cosmatos. Quest’ultimo dovette mediare per ottenere una criniera facciale più adatta storicamente, che fosse rispettosa dell’ambientazione e al tempo stesso non eccessiva per gli standard visivi del cinema.

henry cavill senza baffiQuesti episodi evidenziano quanto il controllo dell’aspetto fisico dei personaggi sia fondamentale per il cinema, in particolare per l’accuratezza storica o per preservare l’immagine che il pubblico ha di un determinato personaggio.

Tuttavia, nessun caso di peli sul viso è diventato tanto celebre e controverso quanto quello di Henry Cavill durante la lavorazione di Mission: Impossible – Fallout e Justice League, un episodio che ha dato vita a una delle più note dispute sugli effetti visivi a Hollywood.

Durante le riprese di Fallout, Cavill fu richiamato per girare scene aggiuntive in Justice League, dove interpretava Superman. La Warner Bros., studio produttore di Justice League, gli propose di radersi i baffi, offrendosi di coprire i costi necessari alla Paramount (produttrice di Fallout) per ricostruire digitalmente i baffi nelle scene del loro film.

La Paramount, però, si oppose fermamente a questa soluzione, creando un vero e proprio conflitto tra i due studi.

Poiché la Paramount si rifiutava di far radere Cavill, la Warner Bros. non ebbe altra scelta che usare la CGI per rimuovere i baffi nelle scene di Justice League. Questa soluzione, tuttavia, portò a risultati visivamente discutibili, con un effetto digitale sul labbro superiore dell’attore che venne presto deriso dal pubblico e dai critici come uno dei più infelici errori visivi della storia del cinema.

Secondo Vanity Fair, un artista degli effetti visivi di Justice League espresse pubblicamente il suo disappunto in un post su Reddit, sostenendo che la Paramount avrebbe dovuto consentire a Henry Cavill di radersi i baffi e aggiungerli digitalmente in Fallout, poiché test tecnici avevano dimostrato che sarebbe stato molto più semplice aggiungere i baffi a un volto liscio che coprire digitalmente i baffi reali. Tuttavia, la Paramount mantenne la sua posizione.

Christopher McQuarrie, il regista di Mission: Impossible – Fallout, raccontò la vicenda al Empire Podcast, rivelando che Charles Roven, produttore della DC per Justice League, lo contattò direttamente per negoziare una soluzione. McQuarrie si disse persino disposto a interrompere le riprese di Fallout per consentire a Cavill di rasarsi e girare Justice League, a patto che la Warner Bros. coprisse i costi stimati di 3 milioni di dollari per reintegrare digitalmente i baffi.

Nonostante la sua apertura, i dirigenti della Paramount rimasero irremovibili, rifiutando l’accordo. McQuarrie affermò: “Un baffo finto in primo piano su un obiettivo da 75 mm non sarà mai realistico.”

Tuttavia, a conti fatti, i baffi di Cavill sono diventati parte integrante dell’iconografia di Fallout, e probabilmente hanno contribuito a rendere il film più memorabile, mentre Justice League, pur con il labbro superiore digitalmente “corretto”, fu meno fortunato.

Questa singolare storia dimostra quanto Hollywood possa essere meticolosa e attenta a ogni dettaglio, anche quelli apparentemente insignificanti come i peli sul viso degli attori.

Di seguito trovate una clip da Fallout:

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