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Titolo originale: Predators , uscita: 03-07-2010. Budget: $40,000,000. Regista: Nimród Antal.

Dossier: Predators di Nimród Antal, prede su un pianeta alieno

08/06/2022 cose da sapere di Sabrina Crivelli

Nel 2010 Adrien Brody, Danny Trejo e Laurence Fishburne erano i protagonisti di un terzo capitolo senza troppi fronzoli e capace di rinverdire la saga

predators film 2010

Il prossimo 5 agosto Prey, il quinto film della saga di Predator che è stato diretto da Dan Trachtenberg (10 Cloverfield Lane), arriverà nel catalogo di Disney+ in esclusiva, senza passare dai cinema. Secondo quanto annunciato dai 20th Century Studios, il nuovo capitolo del celebre franchise tornerà a ritroso nel tempo alle “origini sul primo viaggio del Predator sul nostro pianeta”, anticipando gli eventi al centro del classico del 1987 con protagonista Arnold Schwarzenegger (diretto da John McTiernan) e del sequel ambientato a Los Angeles con Danny Glover (girato da Stephen Hopkins nel 1990).

Per l’occasione – e cercando di dimenticare il più recente e non proprio entusiasmante The Predator del 2018 (la nostra recensione), abbiamo deciso di rispolverare uno dei segmenti meno ricordati della serie: Predators di Nimród Antal.

Predators.jpgLa paura ha una nuova stazza

Uscito nel 2010, dopo i due crossover Alien vs. Predator (di Paul W. S. Anderson, 2004, la nostra riflessione) e Aliens vs. Predator 2 (dei Fratelli Strause, 2007), Predators tornava a concentrarsi sugli Yautja con un ‘solo movie’. Allo stesso tempo, il riavvio prodotto da Robert Rodriguez – su un suo soggetto rimaneggiato dagli sceneggiatori Alex Litvak e Michael Finch – era pensato come un reboot indipendente dai due precedenti episodi “terrestri”.

In questo caso non uno, ma più alieni umanoidi erano intenti in una battuta di caccia su un pianeta misterioso, replicando concettualmente la moltiplicazione delle creature (oltre a quella della squadra di militari variopinta) già sperimentata nel 1986 con Aliens – Scontro Finale di James Cameron (il nostro dossier). Se dunque il ritorno dei letali cacciatori, insieme all’ambientazione in quella che poteva apparire come una foresta tropicale richiamava alla mente elementi già noti ai fan, il differente format e la moltiplicazione dei Predator conferiva al riavvio una formula nuova rispetto ai predecessori.

Predators si apre in medias res con Royce (Adrien Brody), un mercenario americano che si risveglia dopo essere stato paracadutato a sua insaputa in una giungla sconosciuta. Poco dopo, si rende conto di non essere da solo, man mano che altri cadono letteralmente dal cielo in mezzo alla folta vegetazione. Il narco messicano Cuchillo (Danny Trejo), la soldatessa del Mossad Isabelle (Alice Braga), lo Spetsnaz Nikolai (Oleg Taktarov), il guerrigliero africano Mombasa (Mahershala Ali), il detenuto condannato a morte Walter Stans (Walton Goggins), lo Yakuza Hanzo (Louis Ozawa Changchien) e – elemento decisamente fuori dal coro – il dottor Edwin (Topher Grace) si ritrovano tutti catapultati nella medesima paradossale situazione.

Sin dai primi fotogrammi, come anticipato, il film diretto da Nimród Antal richiama quindi lo scenario tropicale in cui il maggiore Dutch e i suoi uomini si scontravano con il Predator nel capostipite del 1987, ma la narrazione differisce sin dalle sue premesse. I protagonisti di Predators sono lungi dall’essere una squadra ben affiatata di uomini scelti; al contrario, hanno in comune una sola cosa: sono killer letali esperti in uso di armi e di combattimento (ad eccezione di Edwin, ovvero un medico). Inutile poi sottolineare che, sebbene il panorama sia simile alle lande inesplorate del Guatemala, ci troviamo in realtà un mondo alieno e artificiale creato – come si scopre poi – come ‘riserva venatoria’ degli Yautja.

predators 2010 filmAltra stimolante novità introdotta da Predators nell’immaginario legato al franchise è che, qui,  gli umani sono stati attentamente selezionati in base alle loro doti di combattenti, prelevati sulla Terra e portati sul pianeta alieno. In parte, già in Alien vs. Predator gli Yautja organizzavano un gioco mortale ogni cento anni creando una muta di Xenomorfi e liberandoli in un terreno di caccia artificiale – una piramide.

Tuttavia, l’idea è ulteriormente esplorata e si estende non solo a letali esponenti della razza umana, ma anche ad altre specie aliene altrettanto pericolose. Ne abbiamo un assaggio quando Royce e i suoi compagni arrivano a un accampamento degli Yautja dove trovano trofei di molti tipi e perfino un Predator legato e fatto prigioniero – il che fa pensare a diverse fazioni in competizione tra loro.

A ciò si aggiunge un ulteriore aggiornamento al repertorio fantascientifico che prevede non solo una espansione dei tipi di armi aliene, ma anche l’impego di mostruosi cerberi extraterrestri sguinzagliati per il territorio contro le prede (umane) e richiamati al suon di corno yautjano.

Come ci è rivelato da Nolan (Laurence Fishburne), unico superstite di un gruppo precedente, i Predator migliorano le loro strategie d’attacco e le armi via via che si cimentano in nuove battute di caccia contro alieni e umani nel territorio creato artificialmente dove lui e i nuovi arrivati si trovano imprigionati. In tal modo, imparano dalle loro prede ed evolvono divenendo sempre più veloci, più forti e più letali.

Di questo passo, sarà anche estremamente difficile sconfiggerli quando decideranno di attaccare gli abitanti della Terra o un qualche altro mondo. Inoltre, Nolan spiega che una faida sanguinaria è effettivamente in atto tra diverse (anche fisicamente) fazioni di Yautja. Il cacciatore alieno che abbiamo incontrato nel primo film, perciò, non andrebbe d’accordo con i più evoluti esemplari al centro di Predators. L’idea, peraltro, è stata ripresa, seppure in maniera piuttosto confusa, nel più recente The Predator insieme a una libera rivisitazione dei segugi extraterrestri.

I predatori più spietati dell’universo 

Ad un primo sguardo il titolo – Predators – si riferisce agli Yautja. Eppure, c’è anche una lettura meno immediata: i ‘predatori’ non sono solo i cacciatori extraterrestri dalle fattezze umanoidi che danno il nome alla saga, ma anche coloro che sono stati catturati e portati sul pianeta sconosciuto come prede.

predators film 2010 caneProseguendo su questa logica, lo scontro sarebbe in effetti tra predatori alieni e predatori umani, con questi ultimi scelti proprio per – e in base – alla loro specifica natura predatrice. Prestando allora maggiore attenzione alla backstory di ciascuno dei personaggi principali, Royce è un mercenario che abbandona più volte i compagni, Cuchillo e Hanzo sono membri della criminalità organizzata rispettivamente messicana e giapponese, Nikolai e Isabelle militari, Mombasa un guerrigliero e Walter un assassino condannato a morte.

L’unico all’apparenza innocente è Edwin, ma anche il dottore nasconde una natura infame e crudele, anzi si rivela alla fine il peggiore di tutti tradendo i compagni e cercando di uccidere Isabelle. In fin dei conti, tutti loro potranno anche essere le vittime sul mondo alieno degli Yautja, ma sarebbero invece carnefici sul loro pianeta di origine. Non esattamente il tipo di protagonisti ai quali ci si affeziona. Procedendo allora con il paragone con i primi due film dell’universo di Predator, là degli eroi –Arnold Schwarzenegger e Danny Glover – si imbattevano per caso in cacciatori alieni e si scontravano con loro, qui i Predator scelgono i più duri e violenti dei mondi in cui si avventurano per battersi con loro e sviluppare le loro tecniche di combattimento, così da diventare essi stessi i più forti predatori dell’universo.

E Predators dà il suo meglio proprio con le scene che vedono gli Yautja in azione, in cui per la maggior parte delle volte non sono più resi invisibili grazie alla tecnologia di occultamento, ma mostrati apertamente in tutto il loro mostruoso e letale splendore.

In Predators, i cacciatori alieni sono addirittura tre (senza scordare i segugi), e li vediamo in parecchi scontri, tra combattimenti, sparatorie, esplosioni di astronavi, trappole e inseguimenti vari. Insomma, il repertorio è vario e il ritmo sempre deciso. A un certo punto abbiamo pure uno scontro a filo di katana tra Hanzo (citazione diretta di Kill Bill) e un Predator dalle innovate e più raffinate doti di combattente. C’è persino una lotta all’ultimo sangue tra Yautja in cui il perdente viene decapitato e uno schizzo cospicuo di sangue verdastro finisce sul vincitore.

Predators 2010 - 3Nelle quasi 2 ore non mancano nemmeno i doverosi omaggi al primo capitolo, come Adrien Brody che, toltosi la maglietta si immerge nel fango per nascondere il calore del corpo come ai suoi tempi aveva fatto Arnold Schwarzenegger in una scena diventata iconica.

Certo, Brody non può competere con Schwarzenegger in quanto a petto nudo (e chi potrebbe?), ma nel combattimento finale cerca di stargli almeno vicino, usando un’ascia per decapitare il ‘Berserker Predator’, l’esponente più alto e robusto della sua razza.

Insomma, Predators rievoca le atmosfere e alcuni momenti topici del primo indimenticabile film, ne riprende in qualche modo lo spirito, ma al contempo introduce nuove idee (per il franchise almeno), nuove armi e nuovi nemici, ricorrendo a un cast multietnico di bravi caratteristi e finendo per diventare un soddisfacente ritorno all’universo degli Yautja dopo i due non proprio amatissimi spin-off / mash-up con il cugino franchise di Alien.

Nonostante l’alto tasso di azione e un discreto successo a livello globale (circa 130 milioni di dollari incassati a fronte da un budget di 40), gli spunti messi sul tavolo da Nimród Antal non sono però stati colti ed espansi nel successivo capitolo della saga e, sebbene qualche dettaglio sia riemerso effettivamente qua e là nel recente The Predator di Shane Black, quest’ultimo ha scelto di riagganciarsi – malamente – al primo capitolo, seguendo la moda negli ultimi anni dei ‘sequel diretti’.

Finito recentemente nel catalogo di Disney+, Predators è – a conti fatti – un fanta-action divertente e che non bada troppo al sottile a livello di finezze di sceneggiatura che, evitando paragoni molto scomodi, tiene ancora botta dopo oltre un decennio, preoccupandosi di dare ai fan della saga solamente una bella dose di morti violente (che gli sono valse il VM 14) e di Yautja che giocano al gatto col topo con un mucchio di sventurati e deboli esseri umani caratterizzati con l’accetta. Aspettarsi altro sarebbe troppo no?

Di seguito trovate il trailer ufficiale italiano: