Dossier | Ronnie Rocket: il film annunciato – e mai realizzato – di David Lynch
28/08/2020 news di William Maga
Nelle mente del regista fin dalla fine degli anni '70, il bizzarro progetto è stato quasi vicino all'essere prodotto, salvo incontrare una serie di ostacoli
” … l’altro film a cui mi dedicherò [dopo l’uscita di Dune] invece è Ronnie Rocket, un “film sull’elettricità, di cui è protagonista un uomo piccolo piccolo, alto appena tre piedi, rosso di capelli con qualche problema fisico …”.
Così parlava David Lynch nel 1984 di un progetto che non avrebbe, però, mai visto la luce. Vediamo di ricostruirlo.
Molto tempo fa, verso la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, il regista di Missoula aveva appena distribuito con successo Eraserhead – La mente che cancella e stava cercando di capire cosa sarebbe successo dopo. Così, iniziò a lavorare a Ronnie Rocker, or The Absurd Mystery of The Strange Forces of Existence.
Questa la trama, naturalmente piuttosto bizzarra:
Ronnie Rocket racconta la storia di un detective che cerca di entrare in una misteriosa ‘seconda dimensione’, aiutato dalla sua capacità di stare in piedi su una sola gamba. Viene però ostacolato in questa ricerca da uno strano paesaggio di ambienti bizzarri e da un treno minaccioso; è inoltre inseguito da alcuni “Uomini Ciambella”, che utilizzano l’elettricità come un’arma.
Oltre alla storia del detective, il film racconta anche di un certo Ronald d’Arte, un adolescente affetto da nanismo, vittima di un incidente chirurgico a causa del quale deve collegarsi, a intervalli regolari, a una fonte di energia elettrica; grazie a questa dipendenza, Ronald riesce a controllare l’elettricità e ad usarla per produrre musica o causare distruzione. Il ragazzo si auto proclama Ronnie Rocket e diventa una rockstar, accompagnato da una ballerina di tip-tap di nome Electra-Cute.
Come sappiamo, dopo Eraserhead David Lynch girò The Elephant Man (1980), ma Ronnie Rocket non era stato dimenticato. Pesi massimi come Francis Ford Coppola e Dino De Laurentiis (che avrebbe prodotto i suoi Dune e Velluto Blu) vennero ‘schierati’ come possibili produttori del film, che, tuttavia, non arrivò mai vicino all’effettivo inizio delle riprese (anche a causa del fallimento delle due compagnie di produzione). David Lynch aveva persino scelto l’attore protagonista, Michael J. Anderson, che sarebbe entrato nell’immaginario collettivo solamente nel 1990, con la serie I Segreti di Twin Peaks.
Inoltre, sebbene i primi due lungometraggi per il cinema di David Lynch fossero stati girati in bianco e nero, aveva sperato di filmare Ronnie Rocket a colori, ispiranto dalle opere del regista francese Jacques Tati.
Lasciamo che siano le parole di David Lynch stesso a illustrare a grandi linee il progetto:
Non è esattamente un film violento, ma per certi versi è completamente astratto, come Eraserhead. Ho bisogno di lavorare con persone che non siano alla ricerca di un enorme ritorno commerciale. Parla del’assurdo mistero delle strane forze dell’esistenza … e … questo è … quello è. Voglio avere il tempo per poter entrare in quel mondo e viverci per un po’, e questo costa denaro. Non voglio avere un normale programma di riprese di undici settimane per Ronnie Rocket.
Preferisco usare una troupe più piccola, costruire i set e viverci per un po’. L’ambientazione è quella industriale americana – ha a che fare con carbone, petrolio ed elettricità. È una commedia dell’assurdo, la storia di un nano con i capelli rossi e problemi fisici. Probabilmente ci saranno Isabella Rossellini, Dennis Hopper e Dean Stockwell. Non credo che Kyle MacLachlan sarà in Ronnie Rocket perché sembra troppo normale per quel tipo di film.
Dopo anni di silenzio in merito, nel 2013 il filmmaker oggi 74enne, in una intervista a Bomb, confermava che l’idea era ancora lì nella sua testa, ammonendo però sul fatto che potesse sembrare ora obsoleta, senza contare le difficoltà di trovare le location adatte per girarlo:
Sì, è ancora possibile, ma Ronnie Rocket è ambientato nel mondo dell’industria delle ciminiere, e questo è un mondo che non esiste più oggi. Era ancora vivo negli anni ’50 e ’60, ma questo settore se ne sta andando. E poi è successa una cosa. Questa cosa chiamata graffiti. I graffiti per me sono una delle cose peggiori accadute al mondo. Hanno completamente rovinato l’atmosfera di quei luoghi. I graffiti eliminano la possibilità di tornare indietro nel tempo e avere gli edifici come erano un tempo. Vetrate e graffiti da quattro soldi hanno rovinato il mondo adatto a Ronnie Rocket. In ogni caso, il film non è mai stato realizzato in parte perché non pensavo che sarebbe andato a buon fine, e in parte perché ritengo che la sceneggiatura necessiti di più lavoro.
Se foste interessati a leggere la sceneggiatura completa di Ronnie Rocker, or The Absurd Mystery of The Strange Forces of Existence, vi agevoliamo il link.
Di seguito un’intervista in cui David Lynch parla di Ronnie Rocket:
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