Intervista esclusiva a Javier Botet, dagli esordi con REC e Alex de la Iglesia a IT e Alien: Covenant
22/02/2017 news di Alessandro Gamma
Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con l'attore spagnolo, figura 'occulta' di primissimo piano nel cinema fanta-horror degli ultimi 15 anni
Il nome Javier Botet a molti dirà ben poco. Eppure si tratta probabilmente dell’unico vero e incontrastato ‘scream king’ del cinema fanta-horror degli ultimi 15 anni. Un’affermazione esagerata? No di certo, visto che ha preso parte – tra gli altri – a saghe di successo internazionali come [REC] e The Conjuring, passando per Crimson Peak e Le streghe son tornate, fino ai prossimi attesissimi remake/reboot di IT e La Mummia e Alien: Covenant. Dove sta il trucco (è proprio il casi di dirlo) allora? Ebbene, sul grande schermo nessuno ha mai visto il vero volto di questo ragazzone nato a Ciudad Real nel 1977, perchè è sempre stato ricoperto da pesanti strati di trucco, tesi ogni volta a trasformarlo nella spaventosa creatura del caso. Eppure un modo inconfondibile per riconoscerlo c’è: la sua statura (quasi 2 metri) e i lunghissimi e affusolati arti, che gli hanno garantito un accesso privilegiato agli incubi degli spettatori di tutto il mondo.
Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con l’attore (che è anche illustratore e regista), che partendo dagli esordi ci ha snocciolato aneddoti su quasi tutte le produzioni alle quali ha partecipato.
Dicci qualcosa di te, come sei arrivato al cinema e come ti sei specializzato in questo tipo di ruoli molto “particolari” (non tutti, ma la gran parte)?
Amo il cinema da quando ho memoria, ho sempre desiderato una videocamera e quando ne ho finalmente comprato una mentre studiavo a Granada ho iniziato subito a realizzare cortometraggi con gli amici. Quando ho terminato gli studi mi sono trasferito a Madrid. Lì ho incontrato altre persone con le mie stesse fantasie e ho cominciato a pensare che fosse un’opzione interessante passare più tempo a girare e a recitare piuttosto che disegnare (attualmente il mio lavoro consiste nell’illustrare libri e disegnare cartoni animati).
Un giorno su un giornale ho trovato un annuncio per delle lezioni di make-up prostetico e sapevo che sarebbe stata una buona opportunità per conoscere dei professionisti che di sicuro avrebbero apprezzato il mio corpo particolare [ndr. i suoi arti lunghi e sottili sono il risultato della sindrome di Marfan]. Mi sono unito alle lezioni e pochi giorni dopo ho chiesto all’insegnante di usarmi come modello, dicendogli che ero un attore dilettante con l’intenzione di lavorare nel cinema, e quello è stato l’inizio. Mi ha suggerito per un piccolo ruolo nel film Beneath Still Waters – Dal profondo delle tenebre, diretto da Bryan Yuzna in Spagna e dopo altri truccatori hanno richiesto i miei servigi, fino ad oggi.
Sei contento di interpretare quasi esclusivamente personaggi inquietanti? Sembra davvero divertente!
Sì, amo anche gli altri ruoli che mi capita di interpretare, ma naturalmente il mio buon lavoro per ruoli horror mi ha fatto ottenere molte altre offerte in questo genere. Ne sono molto felice e grato. E’ piuttosto complicato a causa del trucco, ma tutti queste sforzi vengono ripagati quando vedi nel monitor quanto è bella la cornice del film. Se ami il cinema, niente può farti sentire più felice di così.
Dicci allora qualcosa di più sul tuo rapporto con l’horror e il fantasy
Tutte le creature che compaiono nei fumetti e nei film rappresentano sempre le parti migliori. Che si tratti di fantascienza, fantasy o horror. Così ho passato tutta la vita a disegnare e scolpire creature. Penso che fossi predestinato. Questi generi sono i miei preferiti, quindi cerco di vedere ogni pellicola che esce. Per quanto riguarda i film, sono molto legato alle saghe di Star Wars, Alien e Nightmare, anche a Shining e a molti altri. Sono affezionato anche a manga come Akira e ad altri vecchi fumetti e riviste europee come CIMOC, Totem e 1984.
Come ti prepari per un ruolo?
Dipende da quanto tempo ho a disposizione prima dell’inizio delle riprese per parlare con il regista e fare un brainstorming privato. Di solito trovo un concept, ma poi cambia tutto quando mi vengono dati maggiori dettagli.
Ce n’è stato uno più complicato degli altri da interpretare?
Non credo di riuscire a sceglierne uno, tutti sono stati complessi. A volte posso scegliere i più semplici, che di solito significa quelli che necessitano di minore make-up. In ogni caso, forse quello più complicato è stato il ruolo per Devil’s Gate di Clay Staub – che ancora non è stato distribuito – perché non potevo vedere, sentire e quasi nemmeno respirare.
Hai mai rinunciato a un ruolo perché troppo duro o estremo?
No, mai, e spero che non accada mai. A volte chiedo una piccola pausa, ma nient’altro. Torno sempre a chiederne ancora!
Ci sono differenze tra lavorare in produzioni europee e americane?
Sì, alcune, ma non tanto grandi. Il denaro è la differenza più evidente.
Dopo il corto Star Love (2010) e il segmento di Al final todos mueren (2013), pensi tornerai prima o poi dietro la macchina da presa?
Sì, lo farò di sicuro. Al momento sono felice e non ho fretta, ma ho un paio di idee in mente. Ora non è facile però trovare il tempo e l’energia per pensare alla regia. Ma presto mi ci dedicherò.
Gestisci un account ufficiale su Twitter e Instagram: che rapporto hai con i fan?
Non sono molto attivo, ma non ho un cattivo rapporto con i social network. Non conosco molto dei miei fan, ma tutto quello che ricevo è bello, quindi penso che i miei ammiratori siano perfetti! Non sono molti, pertanto sono facili da gestire, non mi infastidiscono mai.
Parlaci del tuo rapporto con Alex de la Iglesia, visto che hai lavorato con lui in tre film
Alex è un grande regista che rispetto. Abbiamo un bel rapporto di amicizia che ci lega. Abbiamo lavorato in alcuni progetti insieme e mi auguro di poterlo fare ancora presto. Sono molto grato a Alex.
Che ricordi hai della saga di [REC]?
[REC] è stata la saga horror di maggior successo nel cinema spagnolo. Cosa ne penso? Il ruolo che ho interpretato nei quattro film della serie [ndr. era la terribile Niña Medeiros] e la saga in generale mi hanno dato un sacco di gioie. Averne fatto parte è un onore. E ora che lavoro in tutto il mondo scopro fino a che punto si è spinto il successo di queste pellicole.
Ricordi sparsi su:
Revenant – Redivivo (la tua sequenza è stata purtroppo tagliata in fase di montaggio …) di Alejandro González Iñárritu
E’ stata un’esperienza straordinaria lavorare insieme a Leo di Caprio, Tom Hardy e Alejandro Iñarritu ed Emmanuel Lubezki. Un sogno.
Crimson Peak e il tuo rapporto con Guillermo del Toro
Guillermo è un regista dal cuore grande, e puoi davvero percepire quanto sia felice mentre sta dirigendo un film. È come un bambino che gioca e disegna. La nostra relazione è splendida, e sono sicuro che lavoreremo di nuovo insieme!
Don’t knock twice / Non bussate a quella porta di Caradog W. James
Non ho ancora avuto modo di vederlo e sono molto curioso. Sono stato sul set soltanto tre giorni, quindi non avevo un’idea ben chiara del film. Mi piace, sapere il meno possibile prima di vedere un film è qualcosa di totalmente nuovo per me. Aver incontrato e poter lavorare con Katee Sackhoff è stato poi sorprendente. Sono un grande fan di Battlestar Galactica.
The Other Side of the Door di Johannes Roberts
L’esperienza di lavorare e vivere per alcuni mesi in India è qualcosa che non dimenticherò mai. È stata un’esperienza dura, molto dura (pur con uno dei più make-up più semplici), ma positiva. Il film è molto speciale per me.
La madre (Mama) di Andres Muschietti
Mama è uno dei miei ricordi più belli. Ho lavorato per tre intensi mesi a Toronto e mi sono sentito assolutamente a mio agio con tutta la troupe. Ho lavorato di nuovo con Andy, il direttore, la scorsa estate. Per me Andy, sua sorella Barbara e l’equipe del trucco guidata da David Martí e Montse Ribé sono come membri stretti della mia famiglia.
The Conjuring – Il caso Enfield di James Wan
E’ stato un piacere incontrare e lavorare con James Wan e interpretare un bel ruolo che spero di riprendere di nuovo nei prossimi spin-off, il Crooked Man. In più ho lavorato con uno studio di Hollywood storico come la Warner Bros, il sogno di ogni attore. Ho solo ricordi felici di questa esperienza.
Puoi anticiparci qualcosa sui tuoi numerosi progetti in arrivo?
Sì, ci sono molti film in arrivo e sono felicissimo. Voglio continuare a girarne di nuovi e non smettere mai di farlo. E’ eccitante aspettare che vengano distribuiti, è come quando si va a dormire la vigilia, aspettando Babbo Natale e pensando a quanto sarà bello scoprire cosa ha lasciato sotto l’albero la mattina dopo.
IT di Andres Muschietti
Sarà assolutamente divertente!! Ne vorrete di più, ne sono sicuro.
The Crucifixion di Xavier Gens
E’ una parte piccola ma molto interessante. Durante tutte le riprese sono stato praticamente ‘cieco’, quindi non mi ricordo quasi nulla.
La Mummia reboot di Alex Kurtzman
Completeranno il mio lavoro con il computer, quindi sono molto curioso di vedere i risultati.
Insidious: Chapter 4 di Adam Robitel
La troupe è stata fantastica, con un grandissimo amore per questo lavoro e spero di lavorare ancora con loro. Non vedo l’ora di vederlo. È il quarto capitolo della saga, ma potrebbe essere il più interessante. Il mio ruolo è figo!
Alien: Covenant di Ridley Scott
Un onore pazzesco poter far parte di una delle serie che mi hanno fatto innamorare del cinema. Un vero sogno.
Di seguito il videobook di Javier Botet, con una carrellata di tutti i personaggi interpretati fino al 2011:
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