Voto: 6/10 Titolo originale: The Little Things , uscita: 28-01-2021. Budget: $30,000,000. Regista: John Lee Hancock.
Fino all’Ultimo Indizio | La recensione del film di John Lee Hancock
05/03/2021 recensione film Fino all’ultimo indizio di Marco Tedesco
Denzel Washington, Jared Leto e Rami Malek sono i bravi protagonisti di un thriller poliziesco dal finale coraggioso, che potrebbe scontentare parte del pubblico
La cosa più importante da sapere su Fino all’Ultimo Indizio (The Little Things) è che non è un giallo / thriller ordinario. Il potenziale ‘problema’ più significativo, soprattutto pensando all’eventuale accettazione da parte di un pubblico mainstream, è l’ambiguità della risoluzione dell’intreccio. Alcuni spettatori odieranno il modo in cui finisce il film diretto da John Lee Hancock . Sebbene la mancanza di una ‘chiusura del cerchio’ non si avvicini a ciò che è avvenuto, per esempio, in Limbo di John Sayles nel 1999 (una scelta che indusse alcuni spettatori solitamente morigerati a scagliare addirittura oggetti verso gli schermi di sale cinematografiche normalmente tranquille), causerà – probabilmente – costernazione.
Tuttavia, sebbene Fino all’Ultimo Indizio – che è stato classificato R-Rated negli USA -possa iniziare dando l’idea di essere uguale a un altro centinaio di procedurali hollywoodiani in cui una ‘strana coppia’ di poliziotti dà la caccia a un serial killer, la sceneggiatura opta per un’innovazione narrativa tesa a invalidare la consueta limitazione della “conservazione dei protagonisti”. Il film, così, funziona bene se visto attraverso la stretta lente della redenzione personale di un personaggio piuttosto che in un’ottica più ampia.
Fino all’Ultimo Indizio trova un motivo per ritrascinare Joe Deacon (Denzel Washington) dal suo esilio rurale fin nelle selvagge strade di Los Angeles, dove una volta era solito indagare su efferati omicidi. Negli ultimi anni, Joe ha pattugliato le stradine della piccola città dove si è ritirato, un luogo dove gli omicidi non avvengono spesso (o per niente …) – una reazione diretta a un oscuro evento del suo passato di cui inizialmente rimaniamo all’oscuro, ma che siamo destinati a scoprire man mano che la trama si dipana. Il compito di Joe richiede che ritorni al suo vecchio terreno di gioco per raccogliere delle prove.
La sua “risurrezione” è accolta con un misto di benevolenza e di sfiducia, a seconda di chi sta tenendo la riunione di rito. Il suo “sostituto”, Jim Baxter (Rami Malek), esperto di media e istruito all’università, non ne rimane in principio impressionato, ma ciò non gli impedisce di invitare Joe ad affiancarlo. Inizia così una collaborazione non convenzionale che si traduce in un’indagine sul sospetto omicida Albert Sparma (Jared Leto).
Mentre la storia scritta da John Lee Hancock si aggira per lo più in territori familiari per quanto riguarda l’indagine, il finale è notevolmente imprevedibile. Anche se inizia come un whodunit, diventa subito evidente che la rete ha pescato un singolo sospetto: Sparma. Il film diventa quindi una battaglia di volontà tra Deacon / Baxter e il ‘drogato di polizia’, come lui stesso si definisce. Ma è la palla curva lanciata nel terzo atto dal regista / sceneggiatore a distinguere davvero Fino all’Ultimo Indizio da molte opere simili.
Lungo il percorso, lo script genera comunque la sua – necessaria – dose di suspense. La perquisizione illegale di un appartamento è ricca di tensione, aiutata dal montaggio serrato, mentre l’escursione in automobile, sebbene forzando la sospensione della incredulità fino ai limiti del punto di rottura, è strutturata per garantire l’aumento delle pulsazioni nello spettatore.
La recitazione delle tre star fa molto poi per aiutare Fino all’Ultimo Indizio a superare alcuni problemi narrativi ben poco plausibili. Per dirne uno, quale dipartimento di polizia di una grande città americana permetterebbe a un ex detective semi caduto in disgrazia di essere coinvolto in un’indagine di alto profilo su un pericoloso serial killer?
Non fa per niente male avere tre vincitori del premio Oscar nel cast, e tutti quanti sono in ottima forma. L’approccio di Denzel Washington al suo Deacon è di basso profilo, ma il dolore che prova non è mai troppo lontano dalla superficie (e, grazie agli occasionali flashback, occasionalmente ribolle). Rami Malek mostra come un brav’uomo può essere trascinato ai suoi limiti. Jared Leto, invece, apparentemente si è divertito così tanto a interpretare il Joker che ha essenzialmente ricreato il villain DC qui (e senza trucco). Con buona pace di Joaquin Phoenix.
Riflettendoci, c’è qualcosa di insoddisfacente nella conclusione, anche se non è difficile riconoscerne i punti di forza da un punto di vista artistico. Ci vuole coraggio per un regista per rompere certe convenzioni e John Lee Hancock, il cui curriculum include Saving Mr. Banks e The Blind Side, non ha affatto paura di farlo. Inquadra l’indagine su un serial killer più come un ‘elemento di sfondo’. Il suo interesse non è tanto nell’identificare l’autore del reato, quanto nell’esplorare l’impatto psicologico su Deacon, che ha già percorso una strada simile prima, e su Baxter, che invece non lo ha mai fatto. Come studio dei personaggi, Fino all’Ultimo Indizio funziona. Come puro thriller, il giudizio ricade molto nella sensibilità individuale, che determinerà se classificare la risoluzione del caso come eccitante oppure irritante.
Di seguito trovate il trailer italiano di Fino all’Ultimo Indizio, disponibile in esclusiva digitale da venerdì 5 marzo per l’acquisto e il noleggio premium su tutte le principali piattaforme digitali:
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