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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Flux Gourmet , uscita: 24-06-2022. Regista: Peter Strickland.

Flux Gourmet: la recensione del film di Peter Strickland (Sitges 55)

25/10/2022 recensione film di William Maga

Asa Butterfield e Gwendoline Christie sono tra i protagonisti di un thriller bizzarro e curatissimo sotto l'aspetto sonoro, compimento della poetica portata avanti dal regista

Le ‘assurdità’ sono una cosa seria nei film di Peter Strickland. I micro-mondi in cui si sviluppano le sue opere hanno sempre funzionato secondo leggi e logiche singolari e molto dirette, guidate dalle forze gemelle dell’eccentricità e della perversione. Eppure, nonostante ciò, Flux Gourmet – il resoconto del mese di permanenza artistica di un collettivo di ristoratori ‘sonici’ in una sorta di accademia – è un particolare trionfo.

È probabilmente il più divertente dei suoi film fino ad oggi, una creazione pienamente realizzata e immacolata, che nasconde un insinuante strato di malizia sotto la sua deliberata stranezza e i suoi dialoghi ornati di impassibilità.

Combinando le ossessioni sonore di Berberian Sound Studio con i rituali psicosessuali e perversi di The Duke Of Burgundy, e strizzando l’occhio al potere minaccioso della moda già espresso da In Fabric, Flux Gourmet sembra il culmine delle fascinazioni e dei temi affrontati da Peter Strickland fin qui.

Flux Gourmet poster film 2022Tanto più che il regista stesso ha abbattuto le barriere tra il ‘commestibile’ e l’udibile come membro della Sonic Catering Band, che ha creato musica elettronica dai suoni tipici delle cucine e della preparazione degli ingredienti.

Per questo motivo, Flux Gourmet dovrebbe essere accolto con entusiasmo dai fan di Peter Strickland, ma, grazie alla sua deliziosa ferocia comica e all’interpretazione magnificamente strampalata di Gwendoline Christie, ha il potenziale per conquistare un pubblico d’essai anche più ampio di quello presente all’anteprima di Berlino di inizio anno.

Narrato da Stones (Makis Papadimitriou), lo scrittore o “docierge” che ha il compito di documentare il processo artistico di ogni struttura per il ‘catering sonoro’, il film è diviso in quattro capitoli.

Questi corrispondono alle quattro settimane di permanenza, durante le quali l’ultimo collettivo – un trio guidato dalla carismatica ma autocratica Elle (Fatma Mohamed) e supportato dai tecnici Lamina (Ariane Labed) e Billy (Asa Butterfield) – si mette l’uno contro l’altro e mette in discussione i fondamenti stessi del ‘catering sonico’.

Tra i punti salienti vi sono la questione irrisolta del nome della band, la tensione sessuale derivante dalla sovrapposizione delle relazioni tra i tre e la questione sempre più controversa dell’uso o meno del flanger. Quest’ultimo è un argomento particolarmente scottante, poiché viene proposto da Jan Stevens (Christie), la regale ospite della residenza, e viene visto da Elle come un’intollerabile soppressione della loro libertà artistica.

Nel frattempo, lo sfortunato Stones si ritrova afflitto da disturbi gastrici e da un’eccessiva flatulenza, che il medico in loco (un Richard Bremmer allegramente demoniaco) gli suggerisce di curare facendo riferimento agli insegnamenti di Ippocrate: “Che il cibo sia la tua medicina”, dice sorridendo, mentre sorseggia l’ennesimo bicchiere di vino. E un collettivo di ‘catering sonico’ rivale, i Mangrove Snacks, che è stato rifiutato da Jan Stevens per l’uso ‘improprio’ delle testuggini, prende di mira l’istituto con atti di terrorismo artistico dirompenti.

Flux Gourmet ha un sapore di ‘weird wave greca’ che va al di là del casting di Ariane Labed (The Lobster) e Makis Papadimitriou (Suntan) e si estende alla bizzarria prosaica e materica dell’approccio.

Ma, come in tutte le altre opere firmate da Peter Strickland, la personalità unica del film deriva dal suo design meticoloso, dai costumi fino al suono. E forse non sorprende che quest’ultimo, un paesaggio sonoro intricato pieno di stridori analogici e nastri in loop, sia un punto di forza.

Di seguito – sulle note di Backstage di Gene Pitney – trovate il full trailer internazionale di Flux Gourmet, al momento senza una data di distribuzione italiana: