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Titolo originale: Apostle , uscita: 21-09-2018. Regista: Gareth Evans.

Gareth Evans su Apostolo: “Volevo fare un folk horror; ispirato da Ben Wheatley e Ken Russell”

28/09/2018 news di Redazione Il Cineocchio

Il regista gallese ha parlato della sua ultima fatica con Dan Stevens e Michael Sheen, rivelando quali film lo hanno più colpito e impressionato durante la stesura della sceneggiatura

In attesa dell’arrivo direttamente nel catalogo di Netflix il prossimo 12 ottobre, il regista Gareth Evans ha cominciato a promuovere la sua ultima fatica, il revenge thriller Apostolo (Apostle), che l’ha visto passare a sorpresa al genere horror dopo aver infiammato i fan delle arti marziali e dell’azione coi due The Raid. Come confermato dallo stesso filmmaker gallese nei giorni scorsi, il terzo capitolo della serie quasi sicuramente non vedrà mai la luce, quindi bisognerà mettersi il cuore in pace e accettare il nuovo percorso scelto, che pare comunque in grado di riservare gradite sorprese.

In una nuova intervista Gareth Evans ha raccontato di essere fortemente interessato ad esplorare un nuovo territorio:

Sono tornato in Galles e sapevo di voler fare qualcosa di diverso. Volevo fare qualcosa che non fosse The Raid 3, con grande dispiacere di molte persone. Continuano a chiedermi di girare The Raid 3, il che è davvero adorabile. È così bello ed emozionante, ma volevo fare qualcosa di diverso. E volevo davvero fare un horror perché mi era rimasto il gusto sin da quando nel 2013 abbiamo girato il segmento ‘Safe Haven’ per V / H / S 2, che è stato uno spasso da co-dirigere. 

Entrando nello specifico delle influenze più dirette per Apostolo, Gareth Evans ha invece spiegato:

L’horror folk ha avuto un’influenza importante. Prima di iniziare a scrivere la sceneggiatura, ho iniziato a rivedere un sacco di film e cose che avevo visto in passato, cose che non avevo mai visto prima. Ho rivisto The Wicker Man [la nostra recensione]. Ho rivisto anche Il Grande Inquisitore. E ho rivisto I Diavoli di Ken Russell [la nostra recensione], che mi ha sconvolto perché non l’avevo mai guardato prima. Non si è trattato degli elementi estremi presenti in questo film. C’era un sottotesto. Sono stato un po’ sbalordito da quello. Ho fatto riferimento anche a opere più recenti comunque. Saltare dentro ai film di Ben Wheatley come Kill List e I disertori – A Field in England. Per me è stato importante guardare l’estetica di queste pellicole. C’è qualcosa nelle loro atmosfere, come fossero sufficientemente radicati nella realtà. Eppure, basta il comportamento di un personaggio così leggermente insolito che ti sembra di vacillare. Ed è solo una questione di cose che provengono da sinistra o da destra, che ti vengono lanciate contro, e allora inizi a sentirti incerto. Ed è la sensazione che volevo provare a trovare in Apostolo.

Questa la sinossi ufficiale:

Londra, 1905. Il figliol prodigo Thomas Richardson (Dan Stevens) è tornato a casa, solo per scoprire che sua sorella è trattenuta dietro richiesta di un riscatto da una setta religiosa. Determinato a riportarla indietro a qualsiasi costo, Thomas si reca così nell’isola idilliaca dove i membri della setta vivono sotto la guida del carismatico Profeta Malcolm (Michael Sheen). Mentre Thomas si infiltra nella comunità dell’isola, scopre che la supposta corruzione della società del continente da cui vorrebbero fuggire ha comunque infestato le fila della setta e si imbatte in un segreto molto più maligno di quanto avrebbe potuto immaginare.

Tra i protagonisti di Apostolo troveremo anche Lucy Boynton, Bill Millner e Kristine Froseth.

In attesa di vederlo il mese prossimo, di seguito potete cominciare a farvi un’idea delle sue atmosfere con il trailer originale (con sottotitoli italiani) qui di seguito:

Fonte: BD