Gavin O’Connor: ‘Il mio Green Hornet sarà un anti Bruce Wayne’
16/11/2016 news di Redazione Il Cineocchio
Il regista di The Accountant ha raccontato il suo piano per rilanciare il personaggio creato da George W. Trendle e Fran Striker nel 1936
Dopo anni come personaggio di radio, televisione e serial cinematografici, Britt Reid – The Green Hornet (Il Calabrone Verde) – è arrivato nelle sale nel 2011 come quello che era stato progettato come l’inizio di un franchise action comedy con Seth Rogen. Non ha funzionato molto, ma ora Gavin O’Connor (Warrior, The Accountant) sembrerebbe avere un piano per realizzare qualcosa di un po’ più serio.
E’ infatti notizia di oggi che la Paramount e la Chernin Entertainment hanno acquistato i diritti del personaggio, ora che la Sony li ha lasciati andare. E O’Connor è a bordo per realizzare il sogno di lunga data di riportare Reid e la sua spalla Kato (cui prestò le movenze anche Bruce Lee) in vita in un reboot che sembrerebbe più simile a Batman Begins che al tentativo strapparisate di Rogen.
“Ho voglia di fare questo film – e di creare questo franchise – dal momento in cui ho deciso di voler fare film”. O’Connor ha detto che “Da bambino, quando la maggior parte dei miei amici erano fissati con Superman e Batman, c’era un solo supereroe che ha attirato il mio interesse: The Green Hornet. Ho sempre pensato che fosse il cazzuto peggiore perché non aveva superpoteri. The Green Hornet è un supereroe umano. E lui non indossa un costume da clown. Ed era un criminale – agli occhi della legge – e agli occhi del mondo criminale. Quindi tutto questo sembrava reale per me. Immaginate scalare le vette dell’Himalaya, o il Monte Everest, il K2 più e più volte ma nessuno l’ha mai saputo? Non si può mai raccontarlo a nessuno. Questa è la vita di Britt e Kato. Quello che fanno, non potranno mai riferirlo. Non ottengono credito per niente.”
E O’Connor ha chiaramente una visione per questa cosa che va oltre gli altri tentativi supereroici di portare questi personaggi classici creati da George W. Trendle e Fran Striker nel 1936 in vita. “The Green Hornet è in definitiva un film sulla scoperta di se stessi”, ha aggiunto il regista. “Quando lo incontriamo, Britt Reid ha perso fiducia nel sistema. Perso la fiducia nei servizi. Nelle istituzioni. Se questo è il modo in cui funziona il mondo, questo è ciò che il mondo otterrà. E’ un uomo in guerra con se stesso. Una guerra segreta da sé che è collegata alla mancanza di suo padre. E’ il drago che ha vissuto con lui e che ha bisogno di uccidere. E il viaggio prosegue fino a quando diventa The Green Hornet è la drammatizzazione di esso, e diventa il vero Britt. Penso a questo film come un Batman all’incontrario che incontra Bourne al contrario alla maniera di Chris Jyke (di American Sniper). E’ l’anti-Bruce Wayne. La sua lotta interiore: è un salvatore o un distruttore? Britt ha fatto soldi facendo cose cattive, ma andando avanti sta facendo soldi facendo cose buone. Deve realizzare il suo destino come protettore e una forza della giustizia, diventando l’ultima cosa che pensava potesse mai diventare: figlio di suo padre. Il che fa di lui un Amleto moderno. Scoprendo il suo passato, e la verità sul padre, Britt sblocca il futuro.”
Sean O’Keefe si occuperà di scrivere la sceneggiatura sotto la supervisione di O’Connor, e sembra certamente che il regista abbia idee ben previse e molto interessanti per il futuro del Calabrone. Ora vedremo se una tabula rasa è ciò do cui questo eroe ha davvero bisogno.
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Fonte: Deadline