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Voto: 5.5/10 Titolo originale: I Came By , uscita: 19-08-2022. Regista: Babak Anvari.

I Came By: la recensione del film thriller di Babak Anvari (su Netflix)

31/08/2022 recensione film di Marco Tedesco

George MacKay e Kelly Macdonald sono protagonisti di un'opera pregna di idee importanti, ma messe su pellicola senza un'adeguata profondità

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Under the Shadow di Babak Anvari del 2016 (la recensione) è forse uno degli horror più sottovalutati dell’ultimo decennio. Riusciva a raccontare la storia di una madre e di una figlia che stavano attraversando un periodo tumultuoso della loro vita personale, affrontando al contempo gli orrori della guerra tra Iraq e Iran negli anni Ottanta. Ritraeva in modo appropriato ciò che una donna deve affrontare per trovare un equilibrio tra l’educazione di un figlio e i suoi sogni professionali, mentre un uomo può scegliere tra l’uno e l’altro. Commentava come il bigottismo religioso persista anche quando un Paese è sull’orlo del baratro. Oltre a ciò, dava il meglio di sé in termini di spaventi.

Il regista aveva poi realizzato nel 2019 Wounds (la recensione), dove cercava di scatenare paura tra gli angoli più bizzarri di Internet. E ora torna sulle scene con I Came By, sempre distribuito in esclusiva da Netflix.

I Came By film 2022 posterScritto insieme a Namsi Khan, il nuovo lavoro di Babak Anvari racconta la storia di un duo di writers, Toby (George MacKay) e Jay (Percelle Ascott). I due vanno in giro facendo irruzione nelle case di persone ultra-ricche scrivendo la tag che dà il titolo al film sui loro muri, come a dire che essere benestanti non li rende certo invincibili. Toby vive con sua madre, Lizzie (Kelly Macdonald), e i loro rapporti sono tesi perché il ragazzo è un emo, pseudo ribelle e misogino, che si crede Batman.

Questa sua caratteristica si scontra ovviamente con gli obiettivi di vita di Jay quando quest’ultimo gli rivela che sta per avere un bambino dalla sua fidanzata di lunga data Naz (Varada Sethu). I due si separano così momentaneamente e Toby si dedica da solo al prossimo lavoro di graffitismo, che lo vede introdursi nella casa dell’ex giudice Sir Hector Blake (Hugh Bonneville). Dopo essere entrato, scopre però che Blake nasconde alcuni oscuri segreti dietro una grande porta rossa …

In poche parole, I Came By è una sorta di incrocio tra Summer of 84 (la recensione) e Man in the dark. Un apparente cittadino modello che cammina in mezzo a degli innocenti è in realtà un brutale serial killer. Sebbene appaia come un uomo debole e anziano, in realtà è piuttosto abile nel tenere testa a persone abili.

Ora, Namsi Khan e Babak Anvari cercano di aggiungere altri starti a questa nota premessa, invece di farne uno slasher puro e semplice, mostrando a) l’influenza dei ‘rivoluzionari di Internet’ sulle menti dei giovani disoccupati; b) la gerarchia interna ai circoli sociali e il razzismo che esiste ai suoi vertici; c) una ‘giustizia poetica’, forse.

I primi due punti sono rilevanti perché mostrano che il progresso dell’umanità e il miglioramento della tecnologia stanno in ultima analisi ampliando il divario tra ricchi e poveri, consentendo essenzialmente ai primi di diventare ancora più ricchi e ai secondi di diventare ancora più poveri. E che gli atti performativi di “giustizia” – alla fine – non valgono un bel nulla.

Sebbene questa idea sembri buona sulla carta, l’esecuzione complessiva è così anti-emozionante da rendere molle l’esperienza di visione di I Came by. E non è una critica al concetto di colpo di scena spiazzanti al ribasso. Se fatti bene, possono essere ugualmente di grande impatto. Ad esempio, il già citato Summer of 84 seguiva un percorso piuttosto banale per rivelare chi era l’assassino. Ma invece di assegnare agli eroi una vittoria, li lasciava con una sensazione di perdita e di terrore apparentemente infinita.

Babak Anvari cerca chiaramente di ottenere un effetto simile non una, ma addirittura due volte. Tuttavia, la rappresentazione superficiale della cultura incel e l’insipidezza di Sir Blake non raggiungono quel senso di soddisfazione che dovrebbe derivare dalla mancanza di una catarsi. Inoltre, l’unico momento di giustizia di I Came By è così banale che i ripetuti tentativi di essere sovversivi sembrano allora inutili. È l’equivalente di passare oltre sei ore in cucina e uscirne con una scatola di cereali e un bicchiere di latte.

Da un punto di vista tecnico, I Came By è comunque piuttosto dignitoso. Tutto, dalla fotografia di Kit Fraser al montaggio di Matyas Fekete e al design di produzione di Ben Smith, è fatto con competenza. Spicca in particolare la colonna sonora di Isobel Waller-Bridge, che conferisce al film un senso di tensione opprimente. La recitazione dell’intero cast è invece lodevole. George MacKay ha dimostrato più volte di avere le capacità di ‘perdersi’ in qualsiasi personaggio.

I Came By film 2022 George MacKayEsegue esercizi di callistenia con la stessa facilità con cui ritrae l’immaturità di Toby. È sempre stato un piacere vedere recitare Kelly Macdonald, fin dai tempi di Trainspotting. L’attrice fa un ottimo lavoro nell’esprimere l’ansia e la determinazione di Lizzie a mantenere Toby sulla retta via.

Percelle Ascott e Varada Sethu, nei panni della ‘tragica coppia’, sono davvero efficaci. I Came by avrebbe giovato di una loro maggiore presenza. Il ruolo del cattivo di Hugh Bonneville è in egual misura freddo e bizzarro. Yazdan Qafouri e Franc Ashman sono bravi, ma anche loro avrebbe avuto bisogno di un minutaggio superiore.

In conclusione, I Came By è la prova che Babak Anvari deve ancora scoprire quale è il suo punto di forza come narratore nel campo dell’horror, del mistery o del thriller. Ha chiaramente delle buone idee in tasca. Vuole parlare di come gli uomini bianchi con un passato coloniale alle spalle vogliano ancora possedere – e ferire – i corpi di chi non gli somiglia. Vuole parlare di omofobia.

Vuole parlare di come l’aumento della disoccupazione nel Regno Unito, unito all’aumento degli influencer di YouTube, stia promuovendo la giustizia fai da te dei vigilanti, che sta facendo più danni che benefici. E vuole parlare di come gli immigrati debbano sempre soffrire per i peccati delle loro controparti bianche.

Ma quando si tratta di metterle in pratica, incappa abbastanza chiaramente in problemi di messa a fuoco. La strada è giusta, bisogna solo mettere benzina nella macchina.

Di seguito trovate il trailer internazionale di I Came By, nel catalogo di Netflix dal 31 agosto: