Home » Cinema » Horror & Thriller » Intervista a Hideo Nakata: il successo del ‘tranquillo’ Ring, lavorare con l’acqua sul set di Dark Water (esclusivo)

Intervista a Hideo Nakata: il successo del ‘tranquillo’ Ring, lavorare con l’acqua sul set di Dark Water (esclusivo)

30/10/2023 news di Alessandro Gamma

A Sitges 2023 abbiamo incontrato il regista giapponese, ripercorrendo alcune tappe fondamentali della sua carriera

hideo nakata sitges 2023

Ospite d’onore all’ultimo Festival di Sitges, dove ha ritirato un premio alla carriera e ha presentato in anteprima la sua ultima fatica, il mystery thriller The Forbidden Play, abbiamo avuto il piacere di incontrare faccia a faccia il regista giapponese Hideo Nakata, noto ai più per essere uno dei nomi di spicco dell’ondata J-horror di fine anni 90 e inizio 2000 col suo Ring (Ringu), ispirato dall’omonimo romanzo di Koji Suzuki (il nostro approfondimento).

E la nostra intervista non poteva che partire da questo significativo film e sulla sua implacabile protagonista, la spettrale e iconica Sadako, che proprio nel 2023 festeggiano i 25 anni dall’uscita nei cinema.

Secondo lei quali sono gli ingredienti che hanno permesso a Ring – e a Sadako – di superare ampiamente indenni la prova del tempo e diventare un punto di riferimento per il cinema horror ancora oggi? 

ring - ringu sadako 1998 filmTi racconto questo piccolo aneddoto: Ring ha decisamente lanciato la mia carriera, tanto che ancora oggi il 90% dei fan – nonostante abbia girato svariate altre opere da allora – mi chiedono di autografare un poster o un DVD di questo film.

La cosa buffa è in genere che mi chiedono di mettere la firma vicino all’occhio di Sadako, ma io ogni volta rido perché quell’occhio non è affatto dell’interprete Rie Ino’o, ma del mio assistente alla regia di allora, che è un uomo!

Per quanto riguarda Sadako, non mi aspettavo certo che saremmo stati qui a parlarne ancora dopo 25 anni, ma credo che sia entrata nell’immaginario dei fan del cinema horror per il suo aspetto: indossa un abito bianco, ha i capelli lunghi e neri che le nascondo la faccia per quasi tutto il film, non parla mai … Penso che sia stata questa ‘semplicità’ a colpire.

A questo proposito, dopo aver girato negli Stati Uniti il film The Ring 2 nel 2005 ricevetti la lettera di un ragazzo americano di 15 anni, che mi ringraziava perché gli era piaciuto molto questo mio horror silenzioso, tranquillo.

Ritengo che all’epoca il pubblico occidentale fosse semplicemente abituato a film horror molto più movimentati e ‘rumorosi’, con zombie o maniaci mascherati, e abbiano apprezzato qualcosa di così completamente insolito e inedito.

dark water film nakata ascensoreNel 2002 ha invece diretto Dark Water, sempre tratto da un racconto breve di Koji Suzuki. Ha un ricordo particolare della lavorazione di questo film? 

Dark Water trasmette un senso di paura attraverso l’acqua. Nello specifico, ricordo che dovemmo aspettare il giorno perfetto per poter girare la scena iniziale con le due protagoniste che entrano nell’edificio sotto un acquazzone, e questa attesa ovviamente ebbe dei costi.

All’epoca la CGI non era molto evoluta e comunque poco usata, quindi non avremmo potuto servirci di pioggia finta per velocizzare.

Un’altra scena importantissima – e molto costosa – era quella in cui la bambina è seduta fuori dall’ascensore che si apre e le arriva addosso una valanga d’acqua. Per la sua sicurezza era necessario che andasse tutto bene alla prima ripresa, e – fortunatamente – così fu. Tra l’altro, tutto il procedimento venne fatto manualmente.

Nel 2008 lei ha invece diretto L change the WorLd, spin-off del popolarissimo Death Note di Tsugumi Ohba e Takeshi Obata, con una storia originale. Come ha approcciato un progetto così ‘delicato’?

Naturalmente conoscevo già sia il manga che l’anime. Come hai detto, il film non era un adattamento diretto di quelli, ma qualcosa di diverso, quindi più che altro ho tenuto in considerazione i due film giapponesi in live action diretti da Shūsuke Kaneko nel 2006, per far sì che L change the WorLd non sembrasse troppo diverso o ‘strano’ rispetto a quelli. 

Di seguito trovate il video integrale della VHS maledetta di Ring (Ringu):