Jeremy Saulnier al lavoro sull’adattamento di Hold the Dark per Netflix
26/01/2017 news di Redazione Il Cineocchio
Il regista di Green Room sarà presto in Canada per portare sullo schermo il cupo romanzo di William Giraldi del 2014
Per fortuna, non è passato molto tempo prima che Jeremy Saulnier ottenesse il suo prossimo incarico. Il regista, balzato agli onori della stampa lo scorso anno con Green Room, un film apparentemente amato dalla maggior parte delle persone che lo hanno visto (non in Italia ovviamente, dove è ancora inedito…). Il nuovo progetto si intitola Hold the Dark, una storia sanguinosa e violenta ambientata in Alaska.
La fonte riporta che le riprese inizieranno tra circa un mese, il 27 febbraio. Saulnier, i cui primi tre lungometraggi sono stati decisamente originali fino ad ora, sta adattando l’omonimo romanzo di William Giraldi pubblicato nel 2014. Ambientata all’inizio di un inverno molto rigido, la storia comncia con un branco di lupi, che hanno portato via tre bambini dal remoto villaggio di Keelut in Alaska, tra cui c’è il figlio di sei anni di Medora e Vernon Slone. L’esperto di lupi Russell Core è chiamato a indagare su questi omicidi e scopre una verità profana nascosta da Medora prima che la donna scompaia. Quando il di lei marito torna a casa, trovando il suo bambino morto e la moglie svanita, inizia una ricerca maniacale che lascia una scia sanguinosa lungo il paesaggio ghiacciato. Con l’aiuto di un detective della polizia locale, Core tenta di trovare Medora prima che lo faccia il marito, mettendo così in moto una catena di eventi mortali.
La peculiare location, la gravità situazione e l’aria di morte sembrano elementi decisamente nelle corde del regista di Blue Ruin e Green Room. Hold the Dark sembrerebbe avere inoltre un budget superiore alle precedenti opere di Alexandria sarà in grado di realizzare con maggiori risorse a disposizione.
Dietro al film ci sarà Netflix, che non ha ancora comunicato notizie sul cast. Sappiamo solo che Saulnier girerà ad Alberta, Canada, per le scene dell’Alaska, ma anche un paio di giorni in Marocco, probabilmente per alcune sequenze legate a Vernon.
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Fonte: Calgary Herald