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John Landis: “Il Dark Universe non ha rispetto per i mostri classici, Tom Cruise scelta sbagliata”

13/06/2017 news di Redazione Il Cineocchio

Il regista ha detto la sua sulla nuova versione di La Mummia, ricordando il passato della Universal

John Landis è sicuramente un filmmaker che la sa lunga sui mostri, avendo diretto nel 1981 Un lupo mannaro americano a Londra (An American Werewolf in London), che da molti è considerato come uno dei migliori film di licantropi mai realizzato.

La pellicola è stata prodotta non troppo curiosamente dalla Universal Pictures, quindi nel corso di una recente chiacchierata, a un intervistatore è giustamente venuto in mente di chiedere al regista cosa ne pensasse del neonato Dark Universe (che prende ufficialmente il via con La Mummia di Alex Kurtzman), con cui lo storico studio hollywoodiano intende creare un universo condiviso in cui far (ri)vivere i suoi mostri classici.

Queste le parole di Landis:

dark universePrima di tutto, non è un’idea nuova. Se vi ricordate la Universal degli anni ’40, una volta realizzati tutti i loro classici, iniziarono questa operazione di inter-impollinazione. La casa degli orrori, Al di là del mistero, Frankenstein contro l’uomo lupo – sapete come li chiamavano? Raduno di mostri! [Ride] E poi, naturalmente, uno dei più ironici è quello che è stato descritto come … ‘OK – E’ terminato finalmente!’ … Si tratta di Il cervello di Frankenstein, che è in realtà un film molto divertente e molto rispettoso dei mostri. Sapete, penso che forse, uno dei problemi del Dark Universe della Universal sia che non abbia rispetto per i mostri.

Landis ha continuato:

Ciò che sta succedendo è che gli studi ora girano film da 150, 200 milioni di dollari, ma hanno paura di prendersi dei rischi. Mi avete chiesto del Dark Universe … Se intendi realizzare un film della Mummia, perché ca**o ti servono Tom Cruise e Russell Crowe?! Non appena annunci che Tom Cruise sarà in La Mummia, capisci subito che non vedrai un horror! Non sarà La Mummia, sarà lo show di Tom Cruise. Non lo so. Quello che nessuno capisce è che di idee ce ne sono a centinaia di dozzine. Un’idea non ha un valore reale. Tutto gira piuttosto intorno all’esecuzione di quell’idea.

Sapete, quando vogliono reinventare, talvolta ci riescono bene – guardate a La Mosca di David Cronenberg o La Cosa di John Carpenter. Può essere fatto.

Parole forti ma non certo prive di fondamento.

Fonte: entertainment.ie