Locandine ad acquerello per i boogeyman dei film horror più famosi
27/06/2018 news di Redazione Il Cineocchio
Da Pinhead a Freddy Krueger, il francese Jérémy Pailler si è cimentato con una lunga serie di ritratti inediti a evocativi colpi di pennello

Il francese Jérémy Pailler è senza dubbio un artista dotato di grandissimo talento, capace di combinare una perfetta tecnica con una vera e propria passione per i capolavori dell’horror del presente e del passato.
A dimostrarlo è la bellissima serie di dipinti intitolata giustamente Horror Genesis, in cui ritroviamo alcuni dei film del terrore più iconici e rappresentativi di sempre del genere, come IT, Gremlins, Non aprite quella porta, Hellraiser, Candyman, Puppet Master, Re-Animator e così via.
Si tratta sostanzialmente di una raccolta di bellissimi acquerelli (quasi delle locandine alternative), che rielaborano sequenze e ritratti inediti dei villain di ciascuna pellicola e ne esplorano in poche pennellate le origini in modo poetico e assolutamente unico.
Parlando della sua Horror Genesis, Jérémy Pailler ha dichiarato che il suo impegno in questa serie non si è affatto concluso con l’aggiunta dei pezzi da poco pubblicati sul suo sito ufficiale:
Questa è una collezione in crescita, quindi ci saranno altri mostri nel prossimo futuro.
Se vi piace quanto già vedete qui sopra, date uno sguardo allora anche ai 10 quadri che trovate nella gallery sottostante e andate a cercare i molti altri sulla pagina dell’artista.
Horror & Thriller | |
Trailer per Relay: Riz Ahmed e Lily James in fuga tra corruzione e inganni di Stella Delmattino | |
In regia c'è David Mackenzie |
Horror & Thriller | |
Non ho sonno, Dario Argento e un omaggio autocritico al giallo che fu di Gioia Majuna | |
Nel 2001 il maestro del brivido tornava sulle scene con un thriller visivamente potente ma narrativamente debole, tra omaggi, sangue e contraddizioni |
Horror & Thriller | |
Dark Water di Hideo Nakata: un horror psicologico tra maternità e perdita di Marco Tedesco | |
Nel 2002 il regista di Ringu portava al cinema a modo suo un altro lavoro di Koji Suzuki |