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Voto: 6/10 Titolo originale: Marcel the Shell with Shoes On , uscita: 24-06-2022. Regista: Dean Fleischer Camp.

Marcel the Shell, la recensione del film in stop-motion di Dean Fleischer-Camp

08/02/2023 recensione film di Gioia Majuna

Il regista e Jenny Slate trasformano i loro amati cortometraggi per Internet in un'avventura dal sapore agrodolce

marcel the shell film 2023

Il fascino del fenomeno virale (almeno negli USA) Marcel the Shell del regista Dean Fleischer-Camp e dell’attrice Jenny Slate era duplice: il personaggio è un’adorabile conchiglietta alta un pollice capace di parlare, e i cortometraggi omonimi che la vedevano protagonista avevano la durata perfetta per poter apprezzare la sua visione del mondo originale e innocente.

Ora che ha fatto il salto al lungometraggio, Marcel rimane una visione divertente, anche se l’esilità dell’idea di base diventa molto più evidente a questo minutaggio. In ogni caso, Marcel the Shell riesce comunque a sfruttare a sufficienza ciò che inizialmente aveva reso questo piccolo protagonista una primizia inaspettata; in particolare, l’accattivante performance vocale di Jenny Slate, da apprezzare naturalmente in originale (non ci esponiamo sul doppiaggio italiano …).

Marcel the Shell film poster ITAI fan dei cortometraggi su Marcel – noto anche come Marcel The Shell With Shoes On, che hanno debuttato nel 2010 – saranno entusiasti del ritorno del loro adorabile eroe sulle scene.

Il film si può dire che riesca a replicare con successo la stessa combinazione vincente di live action e animazione in stop-motion dei cortometraggi, ma l’arma segreta si rivela essere l’aggiunta di Isabella Rossellini, che presta voce alla gentile nonna malata di Marcel, l’unica famiglia rimasta dopo la scomparsa del resto del suo clan.

Innegabilmente lezioso e piuttosto lungo (anche se dura 90 minuti), Marcel the Shell si appoggia largamente sulla popolarità del personaggio, ma potrebbe non prolungarne la vita.

Come per i cortometraggi, Marcel è concepito come uno pseudo-documentario in cui osserviamo un regista fuori campo, Dean (Camp), che intervista Marcel (Slate), una conchiglia assai precoce che indossa delle scarpe, ha un occhio incollato al guscio e parla correttamente inglese.

Il film espande questa premessa, spiegando che Dean si è appena trasferito in un Airbnb dopo la separazione dalla moglie, decidendo di raccontare le sue conversazioni con questa creaturina che ha trovato nel suo nuovo domicilio.

Nel frattempo, Marcel è triste perché il resto della sua famiglia di conchiglie – tranne la nonna Connie (Rossellini) – è stato portato via quando la coppia che viveva nella casa si è separata e ha raccolto i propri averi.

Dean Fleischer-Camp, che ha scritto la sceneggiatura con Jenny Slate e Nick Paley, inserisce un tocco metaforico rivelando nel film che i cortometraggi di Marcel, della durata di tre o quattro minuti, apparsi su YouTube all’inizio e alla metà degli anni 2010, faranno di Marcel una celebrità di Internet, suscitando addirittura l’interesse della giornalista Lesley Stahl, che vuole realizzare un servizio su di lui.

Il mite Marcel è quindi confuso da tutta questa attenzione, ma spera che il fatto di diventare virale lo aiuti a ricongiungersi con i precedenti occupanti della casa, in modo da poter rivedere la sua famiglia di conchiglie.

Purtroppo, come detto, l’effervescenza senza trama dei cortometraggi originali è più difficile da sostenere in un lungometraggio. L’eccentrica preziosità del punto di vista di Marcel sulla vita – e il fatto divertente e inspiegabile che sia senziente – inizia presto a perdere brillantezza, richiedendo al regista l’introduzione di un motore narrativo per dare slancio all’insieme. Ma la trama che coinvolge la fama virale di Marcel non è particolarmente ispirata e l’accenno autoreferenziale all’effettiva popolarità del personaggio su Internet risulta eccessivamente sdolcinato.

Eppure, nonostante questi evidenti limiti, le qualità fondamentali del progetto rimangono in gran parte intatte. La stop-motion è impressionante, integrando abilmente Marcel negli ambienti live-action, e il preciso lavoro vocale di Jeny Slate resta invariato. Marcel può essere infantile e dal cuore grande, ma è anche sornione e sarcastico, emana un’aria malinconica pur trovando molte cose nel quotidiano capaci di deliziarlo (ha ancora il suo animaletto Alan, un pezzo di lanugine che porta al guinzaglio come un cane). Marcel è una creazione così simpatica che non può che far piacere ritrovare la sua compagnia.

Marcel the Shell filmSi sospetta che i cortometraggi abbiano preso piede anche grazie alla mancanza di cinismo di Marcel, e che gli spettatori siano entrati in sintonia con questa piccola conchiglia gentile e vulnerabile (senza contare i botta e risposta improvvisati tra Dean Fleischer-Camp e Jenny Slate, che conferivano ai corti una spontaneità senza censure).

Marcel the Shell tende a esagerare con la positività – che qui sembra un po’ più consapevole – ma la crescente amicizia tra Dean e Marcel, entrambi soli, ha i suoi momenti toccanti (e sapere che Dean Fleischer-Camp e Jenny Slate, che erano un tempo sposati, oggi non stanno più insieme, aggiunge un elemento di malinconia: il matrimonio sarà finito, ma il loro legame resta).

Se quindi Marcel risulta familiare, Isabella Rossellini aggiunge freschezza a Connie, che si prende cura di Marcel e lo incoraggia. La voce dell’attrice fa da contraltare al tono più pungente di Slate, conferendo a questa nonna una grazia materna.

Marcel the Shell predica l’importanza della compassione e l’interpretazione non affettata di Isabella Rossellini emana proprio questo attributo, anche se la sua disinvoltura troppo spesso sottolinea ciò che a volte è così filtrato nella stravaganza di Marcel.

Di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di Marcel the Shell, nei nostri cinema dal 9 febbraio: