Matthew Lillard ripensa a Scream 20 anni dopo: ‘E’ inspiegabile il suo successo’
13/12/2016 news di Redazione Il Cineocchio
Il protagonista non ricorda con molto affetto il rivoluzionario slasher diretto da Wes Craven nel 1996
Sì, sono davvero passati 20 anni.
Era il 1996 quando la sceneggiatore Kevin Williamson, il regista Wes Craven e un cast di giovani stelle decisero di entrare nella storia del cinema horror con Scream, un meta slasher che decostruiva il genere e, per molti versi, ha cambiato le regole dell’intero gioco. Si tratta di uno dei film più iconici e ricordati con affetto dai fan di tutti i tempi, ma come tutti i film classici, presenta la più umile delle storie di origine.
Parlando per le celebrazioni del 20° anniversario di Scream, Matthew Lillard ha ricordato che non credeva molto nella pellicola mentre veniva realizzata:
Si trattava di un piccolo, piccolo film horror che non avrebbe avuto nulla da dire. Questo pensavo. Non è un grande film. Non è un film importante. Non è niente di speciale. Mi ricordo che ero sul set a guardare Wes che tirava fuori queste maschere dalle scatole perché non avevano una maschera per il film. Le riprese erano già iniziate e stavano rovistando per trovare una ca**o di maschera.
Courtney Cox era una celebrità, ma non una star che faceva fare grandi incassi al botteghino. Nessuno aveva mai sentito parlare di Skeet [Ulrich], mentre Neve [Campbell] era la ragazza di Cinque un Famiglia. [Ma] questo ha portato al successo del film. Nessuno se lo aspettava. Non si poteva prevedere. Non c’era nessuno a testarlo per 12 volte. Non c’era una batteria di persone dedicate alla riscrittura del finale o dirigenti andati ad Harvard che ti dicono come scrivere e girare un film. E’ stato Wes Craven, che l’aveva fatto tutta la sua vita, a realizzare il miglior film che avrebbe potuto.
Lillard, che naturalmente ha interpretato il villain Stu Macher nel film, ha ricordato anche che gli studi di Hollywood in quel periodo stavano facendo uno sforzo consapevole per non far uscire opere in quel momento specifico, ma Scream ebbe il coraggio di fare tutto il contrario. E questo è ciò che l’ha reso così speciale.
Poco prima di Scream, c’era stata una vera e propria spinta a rendere i film ‘evergreen’, ovvero non datarli e stare lontani da riferimenti popolari in modo che se qualcuno li avesse rivisti dopo 20 anni, avrebbe potuto pensare che fossero ambientati nel presente. Una delle cose che [lo sceneggiatore] Kevin [Williamson] ha fatto, è stata quella di gettar via questa idea del ‘lascia che sia per sempre’, e cercare delle ca**o di tag per quell’epoca e ancorarlo in quel preciso momento storico.
Ancora oggi, Lillard non sembra abbastanza sicuro del perché Scream sia diventato così popolare, e non ha nemmeno tutta questa considerazione per l’opera in cui ha recitato. Durante l’intervista la definisce “piuttosto pedestre” a parte la grande sequenza di apertura e l’atto finale, e riconduce l’amore duraturo alla mera nostalgia.
“Non ho idea del perché di Scream sia diventato tanto famoso”, ammette.
© Riproduzione riservata
Fonte: Consequences of Sound