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Voto: 4.5/10 Titolo originale: Night Hunter , uscita: 29-08-2019. Regista: David Raymond.

Night Hunter: la recensione del film di David Raymond (con Daddario e Cavill)

11/09/2019 recensione film di Sabrina Crivelli

L'inglese David Raymond esordisce alla regia con un deludente e sconclusionato film di serial killer immotivatamente R-Rated, appesantito da una coppia di protagonisti non particolarmente emotiva o espressiva

night hunter film alexandra daddario

Night Hunter – Il cacciatore della notte (noto anche come Nomis), esordio alla regia di un lungometraggio dall’inglese David Raymond (che ne ha scritto anche la sceneggiatura), è indubbiamente figlio di quella nutrita filmografia thriller incentrata su un folle serial killer, le cui gesta sono ispirate – più o meno alla lontana – a fatti realmente accaduti. Ne sono un esempio il capolavoro di Jonathan Demme Il Silenzio degli Innocenti (il nostro speciale sul ‘Macellaio di Plainfield’), oppure il decisamente meno riuscito e più recente biopic con Zac Efron Ted Bundy – Fascino criminale di Joe Berlinger (la nostra recensione).

Tuttavia, non esiste alcuna fonte diretta di cronaca per Night Hunter, che risulta invece solo l’ennesimo clone para-televisivo (è andato in onda in esclusiva su DirecTV) alla lontana del suddetto classico del 1991 e di molti altri titoli affini per tema trattato, senza però nulla aggiungere a ciò che in precedenza è già stato detto o mostrato. Della intensa crime story con Anthony Hopkins nelle vesti del perverso e geniale Hannibal Lecter viene ripreso in maniera piuttosto evidente il personaggio di Jodie Foster, a cui David Raymond chiaramente guarda per la caratterizzazione della sua ‘eroina’ incarnata da Alexandra Daddario (Baywatch).

Ancora peggio, poco c’è della suspense dell’indagine e della ricerca del pericoloso assassino, che qui viene caratterizzato in maniera piuttosto inverosimile e forzata da Brendan Fletcher (Freddy vs. Jason). Ciò che tuttavia affligge il film più d’ogni altra cosa è il fatto che voglia inserire un numero eccessivo di elementi stravaganti ed estremi, creando più che tensione una gran confusione.

La storia si concentra anzitutto su Marshall, interpretato da uno statuario, burbero e non troppo espressivo Henry Cavill (L’uomo d’acciaio), nei panni di un agente della omicidi divorziato, con un rapporto problematico con la ex moglie e con la figlia adolescente. Nel corso delle investigazioni su una serie di omicidi perpetratati da uno stupratore e assassino, s’imbatte in un singolare duo di giustizieri, Cooper (Ben Kingsley) e la giovanissima Julia (Eliana Jones), che adescano online i pedofili e predatori sessuali e li rendono ‘inoffensivi’ per sempre. In una delle loro missioni, in cui peraltro viene rapita la ragazza, la polizia, Cooper e Marshall sono condotti proprio nel covo dell’autore dei turpi crimini su cui quest’ultimo stava conducendo le sue indagini (siamo così giunti a malapena a circa un terzo del minutaggio totale).

Una volta catturato l’artefice, però, non arrivano le risposte sperate: il prigioniero è infatti gravemente malato (è affetto, forse, da disturbo dissociativo dell’identità) e durante gli interrogatori si rivela del tutto incapace di rispondere alle domande che gli sono poste, o a fornire informazione sulle molte donne scomparse. Sarà davvero inabile mentalmente o sarà solo una farsa per confondere i suoi interlocutori? L’unica ad avere un’intuizione utile a risolvere il dilemma è Rachel (Daddario), anche lei membro della omicidi attiva sul caso che ritiene che il sospettato, collegato ad anni di rapimenti e femminicidi, sia affetto invero da una grave forma di schizofrenia e manifesti una serie di personalità multiple.

Ovviamente ciascuna di esse non ha totale coscienza delle azioni delle altre. L’unico modo per risolvere il mistero sarebbe quindi approfondire la sua complessa psicologia, ma a causa delle pressioni del pubblico e del commissario in capo (Stanley Tucci) in cerca di un capro espiatorio e di una pena esemplare, la situazione non può che complicarsi.

La trama di Night Hunter, è lampante, è ricolma di ingredienti a effetto. In primis c’è il padre poliziotto che affronta il suo ruolo genitoriale con atteggiamento controverso e il cui lavoro lo coinvolge da vicino e porta a proiettare i timori sulla figlia. Ovviamente si tratta di una figura estremamente stereotipata … e non aiuta certo la recitazione monocorde di Henry Cavill, parco sopratutto di sfumature espressive nei momenti più drammatici. Poi, ci sono personaggi al limite dell’assurdo che agiscono indisturbati (anche quando sono colti sul fatto).

night hunter film 2019Ci riferiamo al team di vendicatori che opera al di sopra della legge con punizioni corporali estreme. Le loro gesta, quantomeno dubbie, sono affrontate con un semplicismo disarmante. Ok, neutralizzano dei recidivi molestatori e abusatori di ragazzine, ma commettono comunque a loro volta dei crimini niente affatto trascurabili! L’apice però viene toccato dalla parabola e dalle mille vicissitudini del killer dalle molte personalità.

Il susseguirsi di una serie di eventi oltre il limite dell’assurdo a lui connessi porta a un’evoluzione dell’intreccio davvero troppo fantasiosa, con trappole letali, incidenti imprevedibili e un improbabile quarto d’ora finale ricolmo di rivelazioni pirotecniche

Classificato addirittura R-Rated negli Stati Uniti per ‘contenuti violenti e disturbanti, linguaggio inappropriato e scene ad alto contenuto sessuale’, una volta visto Night Hunter non si capisce proprio il perché sia stato valutato dall’MPAA in tal eclatante maniera. Non ci sono infatti immagini particolarmente scioccanti, o quantomeno nulla che non sia stato messo in onda in una normale puntata dei serial da prima serata Criminal Minds o Law and Order, con cui la censura non è mai stata certo così rigida. Di sangue se ne vede pochissimo, di nudi anche meno, mentre di sequenze realmente scabrose a carattere sessuale nemmeno la lontana ombra. A parte qualche parola un po’ troppo colorita, anche sul fronte del gore il thriller rasenta la calma piatta.

In definitiva, chiunque si facesse tentare dall’apparente V.M. 17 perché in cerca di qualche emozione forte, lasci perdere, perché non c’è proprio nulla di sconvolgente. in questo film. Altro discorso se lo si vuole guardare per il cast, ma qui si entra nel campo della soggettività morbosa e masochista.

Di seguito – sulle note di A Little Lost dei Group Listening – trovate il trailer internazionale di Night Hunter – Il cacciatore della notte, al momento senza una data di distribuzione italiana: