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Voto: 5/10 Titolo originale: Nowhere , uscita: 29-09-2023. Regista: Albert Pintó.

Nowhere: la recensione del film col container alla deriva di Albert Pintó (su Netflix)

01/10/2023 recensione film di Gioia Majuna

Anna Castillo è la sfortunata protagonista di un survival poverissimo, che fatica a rimanere a galla

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Per centinaia di anni, se non migliaia, le catastrofi in alto mare hanno regalato al pubblico sani brividi di paura. Nowhere, l’ultimo nato da questa ampia tradizione di ‘survival thriller marini’, finito in esclusiva nel catalogo di Netflix senza passare dai cinema, non sarà però ricordato più a lungo di un paio di giorni dagli abbonati che sceglieranno di guardarlo.

La protagonista del film è Mía (Anna Castillo, la cui interpretazione è più facilmente apprezzabile in lingua originale), una rifugiata incinta in fuga da un regime violento e totalitario insieme al suo ragazzo, Nico (Tamar Novas).

nowhere film 2023 posterUna trasmissione radiofonica suggerisce che stanno scappando da una Spagna ormai devastata dalla guerra, eppure Nowhere si dimostra – abbastanza a sorpresa – completamente disinteressato ad esplorare oltre il breve prologo questa potenzialmente interessante distopia, scegliendo invece di adagiarsi su un più comodo e molto più generico ‘sensazionalismo da sopravvivenza’.

Mía e Nico iniziano il loro viaggio insieme a decine di altri migranti, ma gli intermediari del loro passaggio verso la salvezza li costringono a separarsi. I due innamorati vengono divisi. Le difficoltà della ragazza si intensificano quando le forze governative fermano i viaggiatori clandestini: lei si nasconde in mezzo al carico, mentre gli agenti di polizia uccidono a sangue freddo coloro che la circondano, per lo più donne e bambini. Il container viene quindi ripulito dal sangue e caricato su una nave.

Mía resta così completamente sola. E questa condizione di solitudine diventa assoluta quando una tempesta fa precipitare il suo container nell’oceano. Fori di proiettile e leggi della fisica alquanto dubbie impediscono comunque al container di riempirsi completamente d’acqua e così Mía resta alla deriva in mare aperto, responsabile della sua sopravvivenza e di quella del figlioletto che sta per nascere.

Diretto dallo spagnolo Albert Pintó (Matar a Dios – Killing God)), Nowhere è uno spettacolino low budget di fortune e di disastri, di buona sorte e di sventure. Vediamo comunque alcune piccolissime innovazioni che risaltano effettivamente in modo intelligente all’interno del sottogenere: ad esempio, Mía riesce a costruire ‘aggeggi’ per il galleggiamento da semplici tupperware, o a realizzare un fondamentale lucernario ricorrendo a un trapano a batterie.

Cionondimeno, è difficile appassionarsi davvero agli strenui sforzi della protagonista per sopravvivere quando la trama è guidata dalle sole coincidenze e la produzione grida povertà a ogni scena.

Ci sono un solo set, pochi oggetti ad ‘arredare’ l’ambiente e l’ammirevole interpretazione di una Anna Castillo che, inzuppata d’acqua, prova a tenere a galla questo instabile vascello in balìa delle altissime onde della sospensione dell’incredulità. Magari a qualche abbonato potrà pure bastare, sia chiaro, ma a furia di accontentarci di ogni cosa …

Di seguito trovate il trailer internazionale di Nowhere, nel catalogo di Netflix dal 29 settembre: