Voto: 6/10 Titolo originale: The Mangler , uscita: 03-03-1995. Regista: Tobe Hooper.
Recensione story: The Mangler – La macchina infernale di Tobe Hooper (1995)
25/01/2022 recensione film The Mangler - La macchina infernale di Marco Tedesco
Robert Englund era il protagonista divertito dell'adattamento non molto riuscito del racconto horror di Stephen King
La macchina infernale cui si riferisce il titolo non e Christine, anche se l’incubo viene ancora una volta dalla fertile immaginazione dello scrittore Stephen King (nello specifico, il racconto ‘Il Compressore’, contenuto nella raccolta ‘A volte ritornano’ del 1978). Solo che là c’era John Carpenter dietro la mdp, qui un Tobe Hooper in calo creativo.
Sembravano già molto lontani gli anni di Non aprite quella porta (la recensione), quando il cineasta texano rovistava nella cronaca locale per impaginare, a bassissimo costo, una fantasia sanguinaria sulla ferocia insita nell’America. Nel 1995, infatti, Tobe Hooper poteva sì forse permettersi budget più sostanziosi, ma il tocco horror non era più quello di allora: in The Mangler – La macchina infernale il gioco gotico stinge nel manierismo, la dimensione esplicitamente metaforica penalizza la storia, con effetti comici piuttosto incongrui.
Siamo nel New England, ai giorni nostri, anche se alla Blue Ribbon Laundry sembra di vivere in pieno Ottocento. In un clima di miseria quasi dickensiana. tra capannoni degradati, tubi corrosi e condizioni igieniche inesistenti, muggisce un’enorme pressa, la Hadley Wetson, che ingoia quintali di bucato.
A pilotare la lavanderia industriale c’è un bieco capitalista, William ‘Bill’ Gartley (Robert Englund), ultimo discendente di una schiatta di imprenditori. Vecchio, deforme, il sigarone in bocca, l’andatura grottesca per via delle gambe artificiali, l’uomo gestisce l’impresa senza un briciolo di pietà. “Tutti dobbiamo fare dei sacrifici”, teorizza ai suoi dipendenti, e presto sapremo che i
sacrifici di cui parla sono umani.
Nel senso che il gigantesco mangano è una macchina demoniaca che ‘esige’ periodicamente un tributo di sangue, perché il potere possa essere trasmesso e riconfermato.
La prima a rimetterci la pelle è un’anziana operaia sfiancata dalla fatica e restituita maciullata dalla macchina. A indagare sul tragico ‘incidente’ viene allora spedito un detective dal passato glorioso e dall’incerto presente, l’agente John Hunton (Ted Levine). Sembrerebbe un semplice caso di sfruttamento, ma c’è sotto dell’altro: una pratica antica, un rito capitalistico che si rinnova periodicamente ai danni di una vergine sedicenne.
Tra citazioni evangeliche, esorcismi vari e fenomeni soprannaturali assistiamo così al dipanarsi della vicenda, che fila diritta verso lo scontro finale in stile Sam Raimi, con l’Inferno che si apre sotto il macchinario, a ingoiare i sopravvissuti in una lotta tra il Bene e il Male dagli incerti risultati.
Presentato in anteprima nel giugno del 1995 al Festival del Fantastico a Roma, The Mangler – La macchina infernale resta un film bizzarro, controcorrente, ma non propriamente riuscito. Gli attori recitano senza troppa convinzione, i trucchi sono un po’ scontati e le atmosfere crepuscolari e vagamente hard boiled impresse da Tobe Hooper stonano con l’ambientazione metà-ottocentesca.
Per chi lo abbia letto, il racconto originale di Stephen King era più allarmante e allusivo, mentre nella trasposizione per il grande schermo rimangono a malapena i ghigni e le secchiate di sangue.
Una curiosità però c’è. Seppellito il boogeyman Freddy Kruger in quello stesso anno in Nuovo Incubo (la recensione), Robert Englund si diverte apertamente in The Mangler – La macchina infernale nell’impersonare con una punta di dolente partecipazione il vecchio capitalista ‘schiavo’ di quel macchinario tritacarne. Fateci caso: così camuffato sembra un disturbante mix tra l’ex presidente italiano Francesco Cossiga e Braccio di Ferro. E vale quasi da solo la (re)visione.
Di seguito trovate il trailer internazionale di The Mangler – La macchina infernale:
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