Home » Cinema » Horror & Thriller » Renfield: la recensione del film di Chris McKay con Nic Cage Dracula

Voto: 5.5/10 Titolo originale: Renfield , uscita: 07-04-2023. Budget: $65,000,000. Regista: Chris McKay.

Renfield: la recensione del film di Chris McKay con Nic Cage Dracula

25/05/2023 recensione film di William Maga

Il regista dirige una horror comedy che punta però forte sul personaggio sbagliato, Nicholas Hoult, a scapito della follia garantita dal Conte, tenuto fin troppo a bada

renfield film 2023 cage dracula

L’ultima volta che Nicolas Cage ha sfoderato i canini, nel film Stress da vampiro del 1988, la sua interpretazione è stata ampiamente criticata (e, in alcuni circoli, elogiata …) per il suo carattere stravagante e bizzarro. Ora, a distanza di circa trentacinque anni, l’attore ha incanalato quel medesimo spirito nel ritratto del ‘nonno’ di tutti i vampiri, il Conte Dracula in persona.

Più vicino a Christopher Lee che a Bela Lugosi (almeno in apparenza), questa ennesima versione dell’impalatore è così oltraggiosa da mettere in ombra tutti i precedenti tentativi di parodia del Conte (Leslie Neilsen compreso). Peccato che il resto di Renfield non si avvicini neanche lontanamente allo stesso livello di meraviglioso eccesso.

Ci sono si alcune buone idee, ma la sceneggiatura si lascia trascinare da una sottotrama poco brillante che coinvolge una poliziotta integerrima e si crogiola nell’angoscia del protagonista per tutte cose orribili che ha fatto in un secolo di servitù al vampiro.

renfield film poster 2023L’interpretazione di Nicolas Cage è il collante di un film disomogeneo. Il regista Chris McKay (La guerra di domani) si ispira – prevedibilmente – agli eccessi dell’attore 59enne per le scene di sangue e gore cartoonesco, ma il film si addentra incautamente in un territorio quasi serio quando Renfield (Nicholas Hoult) inizia a riflettere sulla relazione di co-dipendenza in cui si trova intrappolato. E le cose poi si bloccano del tutto quando si lega a Rebecca (Awkwafina, tragicamente sottoutilizzata), la figlia di un poliziotto morto mentre combatteva contro la corruzione.

Le scene d’azione sono divertenti, con Renfield che mastica alcuni insetti per avere la forza di strappare braccia e provocare fontane di sangue. Ma ogni volta che il film si addentra in territori vagamente seri / drammatici, cade da un dirupo in una profonda valle di banalità.

Nicolaos Hoult ha alle spalle svariate buone interpretazioni nel corso della sua carriera, ma qui lui e Nicolas Cage sono come cane e gatto e la mano registica di Chris McKay (con una sceneggiatura accreditata a Ryan Ridley) non riesce a scuotere abbastanza lo shaker per creare l’emulsione desiderata.

Renfield si apre con un uno-due che promette qualcosa di molto meglio di quello che il film alla fine offre. La storia inizia infatti nel seminterrato di una chiesa dove un gruppo di auto-aiuto si è riunito per un incontro di sostegno in stile alcolisti anonimi per coloro che sono intrappolati in relazioni tossiche.

È qui che Renfield, che inizialmente si era recato lì per trovare del cibo fresco per il suo padrone in convalescenza (troppo tempo passato al sole), ha un sorprendente momento di auto-consapevolezza. La sua storia ci viene fornita attraverso una serie di spezzoni del Dracula del 1931 di Tod Browning, con Nicolas Cage e Nicholas Hoult inseriti digitalmente nel filmato in bianco e nero (al posto di Bela Lugosi e Dwight Frye), un espediente che dà al primo l’opportunità di pronunciare la classica battuta: “Non bevo mai … vino”.

Tornato nel presente, Renfield scopre però di essere più interessato a salvare le persone (cosa che riesce a fare quando una squadra di sicari attacca un night club per uccidere Rebecca) che a dissanguarle. Quando decide di non fornire a Dracula un bus pieno di cheerleader o qualche suora, il vampiro decide così che è tempo di un nuovo famiglio. E per questo ruolo sceglie il gangster da quattro soldi Teddy Lobo (Ben Schwartz), figlio della boss della mafia Bellafrancesca Lobo (Shohreh Aghdashloo).

renfield film 2023 cageInsomma, alla fine della visione si rimane delusi da Renfield, che cade nella convinzione fin troppo comune che le horror comedy non abbiano bisogno di buone trame, purché abbiano qualche battuta divertente e una o due performance coinvolgenti.

Renfield è in realtà due film. Quello buono sguinzaglia Nicolas Cage e gli dà carta bianca per interpretare uno dei personaggi iconici della sua lista dei sogni. Quello cattivo mette insieme un mucchio di sottotrame stupide con personaggi insignificanti e monodimensionali e pensa per qualche ragione che il pubblico possa interessarsi a loro.

È un peccato che Renfield non funzioni, perché Nicolas Cage ha aspettato pazientemente il suo turno. E il film sarebbe stato probabilmente migliore se avesse sfruttato appieno la disponibilità di tempo e la volontà dell’attore. Chiamare il film Renfield impone infatti una certa quantità di tempo sullo schermo per il poco ispirato personaggio del titolo, e questo è il primo grosso errore. Si possono allora consigliare i 25 minuti circa di deliziosa follia draculesca, ma, affinché lo spettatore possa ottenere questa gustosa ricompensa, deve attraversare un’ora esangue.

Di seguito – sulle note di Creep dei Radiohead – trovate il final trailer italiano di Renfield, nei nostri cinema dal 25 maggio: