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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Hermana Muerte , uscita: 05-10-2023. Regista: Paco Plaza.

Sorella Morte: la recensione del film horror di Paco Plaza, prima di Veronica (su Netflix)

27/10/2023 recensione film di Sabrina Crivelli

Il regista spagnolo dirige con mano sicura un'opera solo apparentemente derivativa, differenziandosi in modo saggiamente 'europeo' dagli scarsi esponenti hollywoodiani

sorella morte film 2023 paco

A distanza di 5 anni da Veronica (la recensione), lo spagnolo Paco Plaza ha portato in anteprima all’ultimo Festival di Sitges Sorella Morte (Hermana Muerte).

Presentato come un prequel, Sorella Morte si riconnette però solo vagamente all’horror demoniaco del 2017. Il punto di contatto è Sorella Narcisa (nella sua incarnazione più giovane interpretata da Aria Bedmar), ossia la ‘Sorella Morte’ che dà il titolo al film, già comparsa in un ruolo marginale in Verónica ormai in tarda età (allora interpretata da Consuelo Trujillo).

Il nuovo horror di Paco Plaza infatti compie così un passo indietro nel tempo per spiegarci le origini di questo personaggio estremamente affascinante, partendo proprio dall’inizio del suo percorso monastico quale novizia timida e remissiva.

sorella morte film 2023 posterSiamo nella Spagna del 1949. Dopo le devastazioni e gli orrori bellici, un ex convento di clausura da poco riaperto ora è diventato un collegio femminile. La poco più che adolscente Sorella Narcisa è stata inviata dal vescovo come insegnante di Letteratura spagnola, per la gioia della madre superiora, che attende con trepidazione quella che, in infanzia, era stata definita la ‘Niña Santa’, poiché nel villaggio da dove proveniva tutti erano persuasi che fosse stata epicentro di un miracolo.

Tuttavia, una volta approdata alla sua celletta e vestito il suo ruolo di maestra, la protagonista inizia presto a esperire strani e sinistri fenomeni che la portano, poco alla volta, a scoprire gli oscuri segreti del convento e a conoscere la terribile storia di Sorella Socorro.

Se edifici religiosi e antichi monasteri sono lo scenario perfetto per una storia del terrore, suore e monache in particolare sono state, in questi ultimi anni, figure predilette da registi e produttori di cinema horror.

Più precisamente, è pressoché immediato il parallelo tra Sorella Morte e il recentissimo – e peraltro di coeva produzione – The Nun II (la recensione), affini per temi, personaggio centrale, periodo storico e ambientazione.

Tra le numerose e sorprendenti affinità, la protagonista è una giovane suora, il film è collocato nel secondo dopoguerra in un collegio femminile in Europa con un fosco passato e – non bastasse – un’entità malevola aggredisce con foga studentesse e consorelle.

Tuttavia, se il concept alla base di Sorella Morte e The Nun II – per una singolare coincidenza – sembrerebbe quindi essere il medesimo , sceneggiatura, sviluppo e messa in scena sono però agli antipodi. Come già detto nella nostra recensione, il sequel diretto da Michael Chaves ripropone infatti una serie di cliché e personaggi estremamente stereotipati. Gli effetti speciali sono eccessivi e un po’ posticci e il ‘mostro’ mai davvero minaccioso. Infine, là non esisteva reale tensione, eccezion fatta per una sequela di jumpscare disseminati dentro una narrazione farraginosa e piena di incongruenze, sviluppata su diversi piani narrativi.

Al contrario, nel Sorella Morte di Paco Plaza la rappresentazione del mondo monastico è decisamente meno derivativa e piatta, a partire da Narcisa stessa. La sua caratterizzazione ed evoluzione psicologica sono ben più sviluppate di quella della giuliva e serafica sorella Irene di Taissa Farmiga. Diversamente da quest’ultima, la contraddittoria e travagliata novizia al centro dell’horror di Paco Plaza è incarnata dalla 28enne Aria Bedmar con un tocco delicato che alterna sensibilità, dubbi e paure di una giovane donna ancora in attesa di prendere i voti.

Sorella Morte - 1A completare il suo sfaccettato ritratto, la ragazza sembra essere dotata di doti medianiche e riesce a percepire le presenze che si celano nei chiostri e tra le mura dell’edificio antico.

Intorno a lei capitano una serie di eventi inspiegabili, ma si tratta di miracoli o di qualcosa di molto più oscuro?

Sospeso allora tra Divino e Maligno, il dubbio che sapientemente viene suscitato nello spettatore ricorda vagamente l’idea già alla base di Il Sacro Male (The Unholy) di Evan Spiliotopoulos. Al contrario del film del 2021 che si perdeva in un finale scontato, Sorella Morte sceglie tuttavia una via ben più coraggiosa, e più coerente.

Ciò è dovuto anzitutto alla connotazione storica, di costume e culturale per nulla scontata. Pur prendendo come spunto una storia di infestazioni maligne, l’opera di Paco Plaza riesce anche a esplorare alcuni dei momenti più cupi della Seconda Guerra Mondiale, incluse le violenze dai soldati contro le povere religiose indifese.

Forse non si tratterà dell’unico caso in cui il cinema di genere si sia avventurato in una riflessione più critica sulle barbarie in tempi bellici (ad esempio, lo scabro The Maus di Yayo Herrero ci sprofondava nell’inferno di scontri fratricidi nella ex Jugoslavia), ma comunque sia, è sempre rimarchevole che si porti il discorso filmico al di sopra di qualche mero spavento, affrontando reali sedimentati nel nostro passato.

L’approccio intelligente di Paco Plaza si applica infine all’estetica di Sorella Morte: l’edificio antico e scricchiolante, i lunghi corridoi in penombra e le camere spoglie rievocano indubbiamente un immaginario rodato all’interno del sottogenere.

Eppure, una sedia che si muove da sola o un’ombra che ci conduce attraverso lunghi corridoi nell’oscurità suscitano inevitabilmente certe aspettative radicate nel vocabolario horror, ma nulla è solo passivo riuso e il regista spagnolo riesce con grande mestiere a mantenere alta la tensione fino alla rivelazione finale.

Di seguito trovate il full trailer internazionale di Sorella Morte, nel catalogo di Netflix dal 27 ottobre: