L'autore della saga fantasy ha spiegato quelli che per lui sono stati i motivi del clamoroso fallimento dell'adattamento cinematografico con Idris Elba e Matthew McConaughey
Se il 2017 sarà ricordato come uno degli anni più importanti per Stephen King – almeno di riflesso -, non è altrettanto vero che sia stato tutto rose e fiori. Al di fuori dell’incredibile successo al botteghino del nuovo adattamento cinematografico di IT e del buon riscontro di Il Gioco di Gerald su Netflix, la chiusura della serie The Mist e soprattutto La Torre Nera (la nostra recensione) sono stati grosse delusioni, anche al botteghino nel caso del secondo (111 milioni di dollari nel mondo a fronte di un budget di 60), tanto che l’intero universo fantasy pianificato è ora in rovina e senza futuro. King è stato incredibilmente solidale durante la promozione del film diretto da Nikolaj Arcel con Idris Elba, Matthew McConaughey e Tom Taylor, ma ora, dopo le prime perplessità già condivise in settembre, ha elaborato meglio quali sono per lui i motivi del flop:
Non solo la Warner ha annacquato gli aspetti cupi e misteriosi nel film, ma la sceneggiatura approntata ha sostanzialmente distrutto la struttura dei libri di King, scaraventandoci nel bel mezzo dell’intera storia.
Il re del brivido ha quindi rivelato di aver espresso tale preoccupazione, che però non è stata ascoltata:
King non è certo l’ultimo arrivato e se è vero che teoricamente non dovrebbe intromettersi in questioni che non lo riguardano strettamente come la realizzazione di un lungometraggio, è terribilmente frustrante leggere che i suoi consigli e opinioni siano state completamente ignorate come venissero da un fan qualunque.