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Titolo originale: Terrifier , uscita: 25-01-2018. Budget: $35,000. Regista: Damien Leone.

Star di Terrifier fa causa ai produttori: “Riprese di nudo senza consenso e royalties mai pagate”

28/10/2025 news di Stella Delmattino

Coinvolto il regista Damien Leone

Catherine Corcoran film Terrifier

Come riporta Variety, l’attrice Catherine Corcoran, nota per il suo ruolo nel film horror Terrifier (2016), ha intentato causa contro i produttori e il regista della saga, Damien Leone, accusandoli di violazione di contratto e di diffusione di materiale a contenuto sessuale senza consenso.

La denuncia, depositata domenica presso il tribunale federale della California, sostiene che si tratti di “una storia fin troppo comune di produttori indipendenti che approfittano di una giovane attrice attraverso frode, molestie sessuali e, infine, tradimento”.

Tra gli imputati figurano le case di produzione Dark Age Cinema e Fuzz on the Lens Productions, il produttore Phil Falcone, Leone stesso e la sua società, Art the Clown. La causa comprende sette capi d’accusa, tra cui diffusione di materiale sessualmente esplicito, violazione contrattuale e frode promissoria.

La Corcoran, protagonista di una delle scene più controverse e violente del primo Terrifier – in cui il personaggio viene appeso a testa in giù e ucciso da Art il Clown – afferma di essere stata legata per oltre dieci ore durante le riprese, in temperature gelide, senza adeguate pause o riscaldamento.

Secondo la denuncia, l’attrice aveva accettato di partecipare al film a una tariffa giornaliera molto bassa, con la promessa di ricevere l’1% dei profitti derivanti non solo dal film originale ma anche da eventuali sequel, merchandising e licenze legate al marchio Terrifier.
Ad oggi, il franchise ha generato oltre 105 milioni di dollari al botteghino globale, oltre ai ricavi da home video e eventi a tema.

Corcoran sostiene di aver ricevuto solo 1.816 dollari in pagamenti complessivi fino a luglio 2024 e circa 6.400 dollari di royalties sul merchandising, “senza spiegazioni sul perché i versamenti si siano interrotti o dove sia finito il resto del denaro”.

Quando avrebbe chiesto chiarimenti a Falcone e Leone, le risposte sarebbero state evasive: Leone avrebbe affermato che “Falcone gestisce tutto”, mentre il produttore avrebbe reagito in modo “aggressivo e difensivo”, dichiarando di “non tenere registri contabili”.

La causa denuncia anche gravi violazioni sul set: pur avendo chiesto di indossare biancheria durante la scena di morte, l’attrice sarebbe stata filmata parzialmente nuda senza consenso scritto, in violazione delle regole SAG-AFTRA.

La Corcoran sostiene inoltre che, durante le lunghe ore di riprese notturne, il suo copriletto si fosse inzuppato di sangue finto al punto da non fornire più calore, e che, nei giorni successivi, un medico le abbia diagnosticato gonfiore cranico e danni al timpano.

Infine, la denuncia collega le presunte riprese non consensuali ai profitti del merchandising, accusando i produttori di aver guadagnato dalla vendita di prodotti raffiguranti il corpo nudo dell’attrice.

I rappresentanti di Damien Leone e dei produttori non hanno ancora rilasciato commenti sulla causa.

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