Trent DeMarco collega gli universi di Venerdì 13 e Transformers
27/06/2017 news di Redazione Il Cineocchio
Che mondo sarebbe quello in cui convivono robottoni senzienti e serial killer immortali col machete?
Transformers – L’ultimo cavaliere (la nostra recensione) è da poco approdato nelle sale nostrane, rappresentando, con ogni probabilità, l’ultimo capitolo del prolifico franchise sui robottoni firmato da Michael Bay. Il regista, che ha diretto tutti i film della saga, è stato senza dubbio molto attivo su più fronti, con più di 50 titoli all’attivo in carriera, tra cui Bad Boys e The Rock, nonché una florida attività di produttore con la sua Platinum Dunes. Non stupisce dunque che i progetti a cui ha preso parte, in differenti vesti, possano avere tratti in comune, ma è assai singolare che due distinte pellicole, afferenti a due universi cinematografici e generi del tutto separati, e peraltro assai dissimili, condividano il medesimo personaggio. Di chi stiamo parlando? Di Trent DeMarco!
Interpretato da Travis Van Winkle, DeMarco compare anzitutto nel primo Transformers del 2007, stereotipato ragazzo di Mikaela Banes, ovvero Megan Fox; il suddetto è il tipico bullo americano, nerboruto e atletico, che gioca nella squadra di football, ha una fidanzata trofeo e una bella macchina, ma soprattutto odia i nerd. Ovviamente la protagonista lo molla prontamente appena si rende conto di quanto sia stupido e superficiale e l’atleta scompare così celermente dalla saga.
Tuttavia Van Winkle ricompare magicamente in tutt’altri lidi, ossia nel remake di Venerdì 13 (Friday the 13th) ad opera di Marcus Nispel, prodotto da Bay attraverso la Platinum Dune due anni dopo. Anche quivi il biondo palestrato ha il medesimo nome e cognome, Trent DeMarco, è incarnato dallo stesso attore ma non solo; come il suo predecessore, anche qui la caratterizzazione dello stesso è piuttosto simile, sebbene lo scarso approfondimento psicologico possa in parte spiegare il curioso clone. Uno snob di buona famiglia che ama far pesare la sua estrazione sociale e che, ulteriore fatto bizzarro, guida la medesima auto. Tuttavia il poverino subirà una punizione forse un po’ eccessiva per la sua spavalderia, venendo squartato da Jason Voorhees un paio di anni dopo esser stato mollato dalla sexy Mikaela.
Forse è un po’ eccessivo e forzato il pretendere di dimostrare con la sola condivisione di un personaggio secondario che l’universo in cui operano Autobot e Decepticon sia in qualche modo lo stesso dove il killer armato di machete di Crystal Lake miete indisturbato plurime vittime, eppure si tratta davvero di una strana e immaginifica coincidenza!
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